Salute d'asporto
Dieta nel paziente operato: colecistectomia
Ce ne parla il biologo Giuseppe Labianca
sabato 15 aprile 2023
La dieta nel paziente che ha subito un intervento chirurgico ha un valore estremamente importante, soprattutto se l'intervento chirurgico è a carico dell'apparato digerente. Nell'intervento di colecistectomia viene eseguita la rimozione chirurgica della colecisti, organo situato al di sotto della superficie epatica, sede in cui si deposita la bile prodotta dal fegato, indispensabile per la digestione ed assorbimento dei grassi introdotti con la dieta. La maggior parte degli interventi chirurgici di colecistectomia viene effettuata per casi di litiasi colecistica sintomatica, ovvero per la presenza di calcoli, ed in una minoranza di casi per problemi neoplastici. Prima dell'intervento il è opportuno utilizzare una dieta a basso tenore lipidico. A seguito dell'intervento, il problema più frequente che può intervenire nel colecistectomizzato, specie nelle prime fasi, è una digestione lenta associata a bruciore a livello dello stomaco e stitichezza. Questi sintomi sono il risultato di un insufficiente apporto di sali biliari durante la digestione nei primi mesi dopo l'intervento chirurgico, perciò è consigliabile, almeno nei primi 2-3 mesi, ridurre le quantità di grassi saturi, utilizzare latte scremato o parzialmente scremato ed evitare pasti abbondanti. Sono vietati formaggi, salumi, cibi fritti, uova, burro, grassi animali (lardo, strutto) e vegetali (margarina), carni affumicate, carni grasse, latticini, frutta secca, caffè, cioccolato, spezie ed alcolici. Possono essere consumati carboidrati complessi come cereali integrali, patate, verdura, oltre a yogurt magri e sono da preferire pasti e cotture semplici. Dopo un primo periodo dall'intervento sarà possibile reintrodurre gli alimenti gradualmente, fino ad arrivare ad un regime dietetico "tradizionale", ma comunque gli alimenti sopracitati dovranno essere sempre assunti con moderazione.