Salute d'asporto
Fegato grasso, dieta e stile di vita
Ce ne parla il biologo Giuseppe Labianca
sabato 20 gennaio 2024
La steatosi epatica, conosciuta anche come "fegato grasso" è una condizione patologica che prevede un lento e progressivo accumulo di trigliceridi all'interno delle cellule epatiche. È sempre più frequentemente nella popolazione occidentale, infatti in Italia ne soffre il 24% della popolazione tra i 18 e i 65 anni.
La dieta e lo stile di vita sono tra i primi fattori implicati nello sviluppo della malattia, in particolare i fattori di rischio sono il consumo eccessivo di bevande alcoliche, una dieta ricca di grassi (soprattutto animali), l'obesità e le malattie metaboliche.
Il fegato grasso richiede un rapido intervento, in quanto è una condizione che può evolvere in steatoepatite e successivamente può progredire fino alla cirrosi (condizione irreversibile) insieme alle complicanze ad essa correlate, tra cui l'epatocarnoma.
La steatosi epatica non presenta sintomi o disturbi specifici, ma a seguito di una visita specialistica è possibile valutare ecograficamente ed attraverso la palpazione l'entità della steatosi, inoltre grazie all'esame istologico si ha la specificità sulla tipologia di danno epatico.
Nelle steatosi e nella steatoepatite, una corretta dieta è di fondamentale importanza, proprio perché nella maggior parte dei casi la causa è legata ad abitudini alimentari sbagliate.
Innanzitutto se si è in una condizione iniziale di sovrappeso/obesità il primo passo è un lento calo ponderale, attuabile con:
- una diminuzione del contenuto di carboidrati totali, ed in particolare degli zuccheri semplici;
- una diminuzione del contenuto di grassi totali, ed in particolare quelli di origine animale, ed utilizzare l'olio evo a crudo per l'effetto antiossidante;
- preferire fonti proteiche magre ed utilizzare il pesce come proteina preferenziale;
- consumare abbondanti quantità di verdura e legumi, preferendo agrumi, carciofo, cardo mariano e cavolo, per l'effetto depurante sul fegato;
- eliminare bevande alcoliche, succhi di frutta, caffè e bevande zuccherate;
- aumentare l'attività fisica giornaliera.
La dieta e lo stile di vita sono tra i primi fattori implicati nello sviluppo della malattia, in particolare i fattori di rischio sono il consumo eccessivo di bevande alcoliche, una dieta ricca di grassi (soprattutto animali), l'obesità e le malattie metaboliche.
Il fegato grasso richiede un rapido intervento, in quanto è una condizione che può evolvere in steatoepatite e successivamente può progredire fino alla cirrosi (condizione irreversibile) insieme alle complicanze ad essa correlate, tra cui l'epatocarnoma.
La steatosi epatica non presenta sintomi o disturbi specifici, ma a seguito di una visita specialistica è possibile valutare ecograficamente ed attraverso la palpazione l'entità della steatosi, inoltre grazie all'esame istologico si ha la specificità sulla tipologia di danno epatico.
Nelle steatosi e nella steatoepatite, una corretta dieta è di fondamentale importanza, proprio perché nella maggior parte dei casi la causa è legata ad abitudini alimentari sbagliate.
Innanzitutto se si è in una condizione iniziale di sovrappeso/obesità il primo passo è un lento calo ponderale, attuabile con:
- una diminuzione del contenuto di carboidrati totali, ed in particolare degli zuccheri semplici;
- una diminuzione del contenuto di grassi totali, ed in particolare quelli di origine animale, ed utilizzare l'olio evo a crudo per l'effetto antiossidante;
- preferire fonti proteiche magre ed utilizzare il pesce come proteina preferenziale;
- consumare abbondanti quantità di verdura e legumi, preferendo agrumi, carciofo, cardo mariano e cavolo, per l'effetto depurante sul fegato;
- eliminare bevande alcoliche, succhi di frutta, caffè e bevande zuccherate;
- aumentare l'attività fisica giornaliera.