Salute d'asporto
I pop corn fanno ingrassare?
Ce ne parla il biologo Giuseppe Labianca
sabato 4 dicembre 2021
15.50
L'usanza di sgranocchiare pop-corn al cinema risale al tempo della Grande Depressione americana: grazie alla facilità nella preparazione e al basso costo, il "mais scoppiato" (traduzione di pop-corn) era uno dei cibi preferiti dagli spettatori. L'abbinamento cinema e pop-corn divenne rapidamente un'abitudine: nel 1947, l'85% dei cinema americani aveva la macchina per prepararli, mentre due spettatori su tre li sgranocchiavano anche davanti alla televisione almeno quattro sere alla settimana.
La diffusione dei pop-corn fuori casa si deve a Charles Cretors che, durante la fiera di Chicago del 1893, stupì i visitatori con la prima macchina a vapore ambulante in grado di sfornare caldi e gustosi pop-corn senza bisogno dei fornelli.
Il pop corn è composto principalmente da carboidrati (78%), ma se mangiati al naturale, (senza aggiunta di ulteriori ingredienti, come ad esempio sale, olio, burro, caramello, cioccolata, etc…) possono rappresentare una buona scelta per uno spuntino, anche se presentano un basso potere saziante.
La preparazione del pop corn richiede l'uso di olio, burro o margarina, e ciò rende l'alimento estremamente calorico ed infiammatorio, poiché ricco di grassi saturi e colesterolo; inoltre dato l'elevato apporto di sale e l'elevato indice glicemico (la capacità di fa aumentare il glucosio nel sangue), non è adeguato in una dieta ipocalorica e nel trattamento di un paziente insulino-resistente, diabetico, iperteso, in insufficienza renale. Nello specifico dovrebbero essere eliminati in tutte le condizioni di obesità, malattie cardiovascolari, malattie metaboliche ed infiammatorie.
Nel 1990 il "Center for Science in the Public Interest" ha pubblicato uno studio effettuato intervistando i maggiori produttori di popcorn al dettaglio. E' emerso che la maggior parte di loro utilizzava olio di cocco, ricchissimo di grassi saturi ( a catena media, più facilmente digeribili), e ulteriori condimenti a base di margarina o burro fuso. Nello stesso lavoro si sottolineava che una porzione media di popcorn da cinema imburrata "contiene più grassi di una colazione a base di pancetta e uova, di un Big Mac con patatine fritte, di una cena a base di bistecche miste".
L'"American Academy of Pediatrics" ha da tempo inserito i pop-corn tra gli alimenti da NON somministrare ai bambini con meno di 4 anni, a causa dell'elevato rischio di soffocamento. Inoltre, in molti pop corn da cucinare al microonde è presente un ingrediente tutt'ora oggetto di studi: "l'artificial butter-flavorants", contenente diacetile che può essere responsabile dello scatenamento di malattie respiratorie.
Recentemente Michael Lynton, uno dei maggiori esponenti della Sony Pictures, si è schierato contro l'abitudine di mangiare pop-corn e patatine durante la proiezione dei film e ha proposto di portare nei cinema snack più salutari.
La diffusione dei pop-corn fuori casa si deve a Charles Cretors che, durante la fiera di Chicago del 1893, stupì i visitatori con la prima macchina a vapore ambulante in grado di sfornare caldi e gustosi pop-corn senza bisogno dei fornelli.
Proprietà nutrizionali dei pop corn
Il pop corn è un alimento cotto a base di semi di mais. Sottoposti ad una fonte di calore molto intensa, il nucleo del seme tende ad espandersi e a ribaltarsi verso l'esterno e raffreddandosi produce i ben noti fiocchi bianchi dalla tipica forma irregolare.Il pop corn è composto principalmente da carboidrati (78%), ma se mangiati al naturale, (senza aggiunta di ulteriori ingredienti, come ad esempio sale, olio, burro, caramello, cioccolata, etc…) possono rappresentare una buona scelta per uno spuntino, anche se presentano un basso potere saziante.
La preparazione del pop corn richiede l'uso di olio, burro o margarina, e ciò rende l'alimento estremamente calorico ed infiammatorio, poiché ricco di grassi saturi e colesterolo; inoltre dato l'elevato apporto di sale e l'elevato indice glicemico (la capacità di fa aumentare il glucosio nel sangue), non è adeguato in una dieta ipocalorica e nel trattamento di un paziente insulino-resistente, diabetico, iperteso, in insufficienza renale. Nello specifico dovrebbero essere eliminati in tutte le condizioni di obesità, malattie cardiovascolari, malattie metaboliche ed infiammatorie.
Nel 1990 il "Center for Science in the Public Interest" ha pubblicato uno studio effettuato intervistando i maggiori produttori di popcorn al dettaglio. E' emerso che la maggior parte di loro utilizzava olio di cocco, ricchissimo di grassi saturi ( a catena media, più facilmente digeribili), e ulteriori condimenti a base di margarina o burro fuso. Nello stesso lavoro si sottolineava che una porzione media di popcorn da cinema imburrata "contiene più grassi di una colazione a base di pancetta e uova, di un Big Mac con patatine fritte, di una cena a base di bistecche miste".
L'"American Academy of Pediatrics" ha da tempo inserito i pop-corn tra gli alimenti da NON somministrare ai bambini con meno di 4 anni, a causa dell'elevato rischio di soffocamento. Inoltre, in molti pop corn da cucinare al microonde è presente un ingrediente tutt'ora oggetto di studi: "l'artificial butter-flavorants", contenente diacetile che può essere responsabile dello scatenamento di malattie respiratorie.
Recentemente Michael Lynton, uno dei maggiori esponenti della Sony Pictures, si è schierato contro l'abitudine di mangiare pop-corn e patatine durante la proiezione dei film e ha proposto di portare nei cinema snack più salutari.