Kefir
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Salute d'asporto

Il kefir nel trattamento del Covid-19

Come potenziare il sistema immunitario con il latte fermentato

La malattia da coronavirus 2019 (COVID-19) è una malattia infettiva causata da un coronavirus recentemente scoperto chiamato "sindrome respiratoria acuta grave coronavirus 2" (SARS CoV-2). Diversi studiosi hanno testato farmaci e composti antivirali per superare il COVID-19.
Labianca

Le strategie utilizzate per combattere le infezioni virali sono lo sviluppo di un vaccino adatto o di un farmaco antivirale efficace per il trattamento dei pazienti infetti. Il meccanismo d'azione della maggior parte dei vaccini è la promozione della linea linfocitaria T-helper.

I prodotti naturali possono coadiuvare l'azione farmacologica nel rafforzare il sistema immunitario e sopprimere l'infezione virale. Il "kefir" è una bevanda a base di latte fermentato, a pH acido, simile ad uno yogurt magro, fatto con grani di kefir caratterizzati da un'alta concentrazione di diverse popolazioni di batteri lattici (LAB) e lieviti. La sua composizione dipende dal tipo di latte utilizzato nella fermentazione. Ha ottenuto l'accettazione globale come un probiotico sano (cioè un microrganismo vivo che può fornire benefici per la salute se consumato migliorando/ripristinando la flora intestinale) ed è stato prodotto su scala commerciale. L'importanza nutrizionale di questo alimento si basa sul suo arricchimento con varie biomolecole (es. minerali, zuccheri, carboidrati, proteine, peptidi, vitamine, grassi) e metaboliti secondari (es. catechina, vanillina, acido ferulico e acido salicilico).

Vitamine B1, B2, B5 e C, elementi in alte concentrazioni (es. calcio, magnesio, potassio, sodio) e basse concentrazioni (es. zinco, rame, ferro) nonché aminoacidi essenziali (es. serina, treonina, alanina , lisina, valina, isoleucina, metionina, fenilalanina, triptofano) sono presenti nel kefir.
Il microbioma intestinale (GM) è la totalità di microrganismi, batteri, virus, protozoi, funghi ed il loro materiale genetico collettivo, presente nel tratto gastrointestinale (GIT). Numerosi studi evidenziano le capacità dei microrganismi nel supportare e regolare il sistema immunitario, quindi con un potenziale meccanismo d'azione antivirale. Per quanto riguarda la salute umana, il kefir, ricco di batteri lattici, ha capacità antivirale, antimicrobica ed antinfiammatoria. È stato dimostrato che inibisce i livelli dell'enzima di conversione dell'angiotensina (ACE), il metabolismo del colesterolo, accelera la guarigione delle ferite, sopprime la crescita tumorale e agisce nella regolazione del sistema immunitario per migliorare i sintomi dell'asma e allergia. Kefir e derivati ​​del kefir possono sopprimere l'attività virale modulando le risposte del sistema immunitario e/o causando l'interruzione dell'adesione virale, agiscono anche come agenti antinfiammatori inibendo l'attività di citochine pro-infiammatorie come IL-1β, fattore di necrosi tumorale (TNF)-α e IL-6. Quindi, il kefir ed i suoi sottoprodotti potrebbero essere impiegati come agenti protettivi contro le infezioni virali.

È stato dimostrato che il kefir può regolare la risposta immunitaria aumentando il numero di cellule IgA+ intestinali e bronchiali, ma anche il suo potenziale fagocitario per i macrofagi peritoneali e polmonari, se applicato nei topi. Inoltre, hanno riferito che l'espressione delle citochine antiinfiammatorie IL-4, IL-6 e IL-10 è aumentata nella lamina propria dell'intestino tenue dei topi a cui è stato somministrato.

Dimostra attività contro il virus Zika, HCV, virus dell'epatite B, virus dell'influenza (H1N1), HSV, rinovirus e retrovirus. Data l'ipotesi che alcuni pazienti COVID-19 muoiano dopo la massiccia risposta infiammatoria derivante da una tempesta di citochine infiammatorie (L-6, IL-1, TNF-α e IFN-γ), il kefir può essere utile nella down-regolazione di queste molecole infiammatorie. I dati suggeriscono che l'uso del kefir come alimento funzionale potrebbe essere una via per inibire l'espressione di citochine pro-infiammatorie nei pazienti con COVID-19.
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