Salute d'asporto
Il pasto libero: pro e contro
Ce ne parla il biologo Giuseppe Labianca
sabato 8 giugno 2024
11.33
La dieta cheat day è essenzialmente la dieta di un solo giorno in cui c'è la possibilità e la libertà di consumare dei pasti che sono fuori regime alimentare, ovvero la quasi canonica "domenica libera".
Questa libertà presenta dei pro e dei contro; partendo dai pro un giorno del genere consente di aumentare la motivazione e di abbassare il senso di insoddisfazione e stress, quindi permette di proseguire il percorso alimentare più efficacemente. È una strategia basata sulla ricompensa che concede un breve periodo di clemenza in modo da non generare stress aderendo a una dieta rigorosa per tutta la settimana. Da un punto di vista metabolico invece un aumento delle calorie e dei macronutrienti permette di migliorare la flessibilità metabolica, ovvero la capacità del corpo di utilizzare sia i grassi sia i carboidrati come fonte energetica. Inoltre consumare un pasto libero ben pianificato e calcolato nei giorni di dieta può portare alla regolazione della leptina, un ormone responsabile dell'aumento della spesa energetica corporea ed implicato nella regolazione del senso di sazietà. Un lavoro di ricerca ha suggerito che aumentare temporaneamente l'apporto calorico consente ai livelli di leptina di aumentare del 30% nel corpo, e poiché livelli più elevati di leptina aumentano la sazietà, può essere utile per il controllo del peso .
Anche se i pasti liberi possono essere una motivazione efficace, non pianificarli in anticipo può essere controproducente. Infatti utilizzare il giorno libero come sfogo alimentare oltre a compromettere il percorso alimentare in atto, crea un impegno gastrointestinale importante, tanto da causare la comparsa di sintomi come diarrea, flatulenza, crampi addominale, reflusso, etc. Inoltre può essere un importante fattore scatenante per episodi di abbuffata, per questo è importante prendersi una piccola pausa, ma mantenendo un sano stile di vita.
Questa libertà presenta dei pro e dei contro; partendo dai pro un giorno del genere consente di aumentare la motivazione e di abbassare il senso di insoddisfazione e stress, quindi permette di proseguire il percorso alimentare più efficacemente. È una strategia basata sulla ricompensa che concede un breve periodo di clemenza in modo da non generare stress aderendo a una dieta rigorosa per tutta la settimana. Da un punto di vista metabolico invece un aumento delle calorie e dei macronutrienti permette di migliorare la flessibilità metabolica, ovvero la capacità del corpo di utilizzare sia i grassi sia i carboidrati come fonte energetica. Inoltre consumare un pasto libero ben pianificato e calcolato nei giorni di dieta può portare alla regolazione della leptina, un ormone responsabile dell'aumento della spesa energetica corporea ed implicato nella regolazione del senso di sazietà. Un lavoro di ricerca ha suggerito che aumentare temporaneamente l'apporto calorico consente ai livelli di leptina di aumentare del 30% nel corpo, e poiché livelli più elevati di leptina aumentano la sazietà, può essere utile per il controllo del peso .
Anche se i pasti liberi possono essere una motivazione efficace, non pianificarli in anticipo può essere controproducente. Infatti utilizzare il giorno libero come sfogo alimentare oltre a compromettere il percorso alimentare in atto, crea un impegno gastrointestinale importante, tanto da causare la comparsa di sintomi come diarrea, flatulenza, crampi addominale, reflusso, etc. Inoltre può essere un importante fattore scatenante per episodi di abbuffata, per questo è importante prendersi una piccola pausa, ma mantenendo un sano stile di vita.