Salute d'asporto
Inganno alimentare, senza zuccheri aggiunti
Ce ne parla il biologo Giuseppe Labianca
sabato 6 luglio 2024
19.52
Sì è sempre più attenti alla salute e alla linea, per questo motivo si tende a scegliere con cura ciò che si mette a tavola. L'industria alimentare produce nuovi alimenti "sani", che offrono al consumatore l'idea di seguire un regime nutrizionale corretto, ma che in realtà nascondono prodotti ricchi di emulsionanti, dolcificanti, addensanti, etc. e, quindi, estremamente lavorati.
Una tipica dicitura che richiama l'attenzione è il claim "Senza zuccheri aggiunti", infatti leggendo questa frase si pensa di poter portare a casa un prodotto povero di zuccheri, magari anche da utilizzare in un contesto legato al diabete o all'insulino-resistenza, ma di fatto non è realmente così.
A tal proposito la normativa vigente dice testualmente: "l'indicazione che all'alimento non sono stati aggiunti zuccheri e ogni altra indicazione che può avere lo stesso significato per il consumatore sono consentite solo se il prodotto non contiene mono o disaccaridi aggiunti o ogni altro prodotto alimentare utilizzato per le sue proprietà dolcificanti".
Quindi analizzando la normativa ciò che tali prodotti non devono contenere sono lo zucchero tradizionale (saccarosio), glucosio, fruttosio, destrosio, ma vediamo nello specifico che tali prodotti contengono edulcoranti, che per normativa non sono considerati zuccheri. Quindi per esempio è facile notare come un prodotto "senza zuccheri aggiunti" possa contenere maltitolo e sciroppo di maltitolo. L'arma migliore per difendersi da questi inganni alimentari è leggere le etichette nutrizionali, soprattutto se questi alimenti vengono utilizzati nel quotidiano o somministrati a bambini o soggetti affetti da patologie, in quanto gli alimenti processati e ricchi di edulcoranti sono una delle cause di malattie metaboliche e cancro.
Una tipica dicitura che richiama l'attenzione è il claim "Senza zuccheri aggiunti", infatti leggendo questa frase si pensa di poter portare a casa un prodotto povero di zuccheri, magari anche da utilizzare in un contesto legato al diabete o all'insulino-resistenza, ma di fatto non è realmente così.
A tal proposito la normativa vigente dice testualmente: "l'indicazione che all'alimento non sono stati aggiunti zuccheri e ogni altra indicazione che può avere lo stesso significato per il consumatore sono consentite solo se il prodotto non contiene mono o disaccaridi aggiunti o ogni altro prodotto alimentare utilizzato per le sue proprietà dolcificanti".
Quindi analizzando la normativa ciò che tali prodotti non devono contenere sono lo zucchero tradizionale (saccarosio), glucosio, fruttosio, destrosio, ma vediamo nello specifico che tali prodotti contengono edulcoranti, che per normativa non sono considerati zuccheri. Quindi per esempio è facile notare come un prodotto "senza zuccheri aggiunti" possa contenere maltitolo e sciroppo di maltitolo. L'arma migliore per difendersi da questi inganni alimentari è leggere le etichette nutrizionali, soprattutto se questi alimenti vengono utilizzati nel quotidiano o somministrati a bambini o soggetti affetti da patologie, in quanto gli alimenti processati e ricchi di edulcoranti sono una delle cause di malattie metaboliche e cancro.