Salute d'asporto
Integrazione nella dieta vegana e vegetariana
Ce ne parla il biologo Giuseppe Labianca
sabato 18 marzo 2023
La scelta dietetica vegetariana prevede l'esclusione alimentare di carne e pesce, ma include l'utilizzo di prodotti di derivazione animale, mentre una dieta vegana comporta la totale esclusione dei prodotti animali. Una aderenza alimentare di questo tipo richiede degli accorgimenti precisi, in quanto in primo luogo una scelta alimentare povera comporta l'aumento di alcuni macronutrienti a discapito di altri. Per esempio si potrebbe aumentare la quota di alimenti lipidici (ad esempio i formaggi) e a base di carboidrati per far fronte al senso di sazietà e al fabbisogno calorico, e questo potrebbe portare oltre che ad ingrassare, ad avere un quadro lipidemico e glucidico alterato. Inoltre questa tipologia di persone sono più soggette a sviluppare delle carenze alimentari, in particolare a carico di proteine, vitamina B12, vitamina D, ferro, zinco, calcio e iodio.
Sebbene alcuni nutrienti siano contenuti in fonti vegetali è stato visto come le biodisponibilità siano ben diverse rispetto alle fonti di origine animale: per esempio il ferro vegetale è meno assorbibile rispetto al ferro eme, ovvero la tipologia che si riscontra nelle carni.
Nello studio EPIC OXFORD, sono emersi dati preoccupanti sull'assunzione di micronutrienti nei soggetti vegani. In particolare si sono osservate assunzioni medi inferiori di Vitamina A, Vitamina B12, vitamina D, calcio e zinco, rispetto ad altri modelli dietetici, quali i vegetariani, i mangiatori di pesce o carnivori.
Le scelte alimentari sopracitate comportano diversi benefici per l'organismo, ma proprio per l'importanza di alcuni micronutrienti per lo stato di salute generale dell'individuo potrà essere necessaria l'integrazione per trattare eventuali stati carenziali, oltre che ci deve essere una supplementazione di proteine e amminoacidi nei soggetti sportivi.
Sebbene alcuni nutrienti siano contenuti in fonti vegetali è stato visto come le biodisponibilità siano ben diverse rispetto alle fonti di origine animale: per esempio il ferro vegetale è meno assorbibile rispetto al ferro eme, ovvero la tipologia che si riscontra nelle carni.
Nello studio EPIC OXFORD, sono emersi dati preoccupanti sull'assunzione di micronutrienti nei soggetti vegani. In particolare si sono osservate assunzioni medi inferiori di Vitamina A, Vitamina B12, vitamina D, calcio e zinco, rispetto ad altri modelli dietetici, quali i vegetariani, i mangiatori di pesce o carnivori.
Le scelte alimentari sopracitate comportano diversi benefici per l'organismo, ma proprio per l'importanza di alcuni micronutrienti per lo stato di salute generale dell'individuo potrà essere necessaria l'integrazione per trattare eventuali stati carenziali, oltre che ci deve essere una supplementazione di proteine e amminoacidi nei soggetti sportivi.