Salute d'asporto
Intolleranza al lattosio
Ce ne parla il biologo Giuseppe Labianca
sabato 11 novembre 2023
L'intolleranza al lattosio è una condizione che determina una difficoltà o una totale incapacità di digerire il lattosio, zucchero presente in latte e derivati, a causa di un malfunzionamento o da una mancanza dell'enzima lattasi. Il lattosio è formato dall'unione di due ulteriori zuccheri, e a livello dell'intestino tenue per esser digerito la lattasi lo scinde in galattosio e glucosio, appunto gli zuccheri che formano il lattosio. Se l'enzima non è presente o non funziona, il lattosio permane a livello intestinale senza essere digerito e causando la manifestazione sintomatica, che in genere si manifesta con dolore addominale, gonfiore, diarrea e flatulenza. Dati statistici suggeriscono che in Italia circa il 50% della popolazione sia intollerante al lattosio.Il deficit di lattasi può essere primario, per esempio quando è presente già alla nascita, o secondario, per esempio dovuto a parassitosi, infezioni. L'intolleranza al lattosio può essere una normale conseguenza della crescita, poiché durante l'infanzia i livelli di lattasi diminuiscono naturalmente. Il test più utilizzato per la diagnosi è il Breath test (test del respiro) che consiste nell'analisi dell'aria espirata dal paziente prima e dopo la somministrazione di una dose di lattosio. Se lo zucchero del latte non viene digerito ed inizia a fermentare, si ha un'iper-produzione di idrogeno e se il test rivela che nell'aria espirata è presente un livello eccessivo di questo gas, significa che è presente l'intolleranza.
Un'indagine genica invece può accertare l'eventuale origine o predisposizione genetica del disturbo. Il trattamento principale prevede l'utilizzo di una dieta ad esclusione di lattosio. Il professionista nell'elaborazione dietetica si basa sul concetto della dose massima tollerata; ovvero capire se piccole quantità di alimenti contenenti lattosio sono meglio tollerate se distribuiti nell'arco della giornata e se consumati insieme ad altri alimenti.
L'esclusione del lattosio non deve essere per forza collegata all'esclusione del latticino dalla dieta, infatti è possibile utilizzare o i prodotti senza lattosio o l'enzima lattasi sotto forma di integratore alimentare.
È importante leggere le etichette degli alimenti con particolare attenzione, perché il lattosio può essere aggiunto a molti prodotti conservati o già pronti e si utilizza molto nelle trasformazioni industriali come conservante, addensante o valorizzatore del sapore dolce, infatti può essere presente in insaccati, affettati, purè, sughi, dado da brodo ed alimenti in scatola, nonché in alcuni medicinali.
Un'indagine genica invece può accertare l'eventuale origine o predisposizione genetica del disturbo. Il trattamento principale prevede l'utilizzo di una dieta ad esclusione di lattosio. Il professionista nell'elaborazione dietetica si basa sul concetto della dose massima tollerata; ovvero capire se piccole quantità di alimenti contenenti lattosio sono meglio tollerate se distribuiti nell'arco della giornata e se consumati insieme ad altri alimenti.
L'esclusione del lattosio non deve essere per forza collegata all'esclusione del latticino dalla dieta, infatti è possibile utilizzare o i prodotti senza lattosio o l'enzima lattasi sotto forma di integratore alimentare.
È importante leggere le etichette degli alimenti con particolare attenzione, perché il lattosio può essere aggiunto a molti prodotti conservati o già pronti e si utilizza molto nelle trasformazioni industriali come conservante, addensante o valorizzatore del sapore dolce, infatti può essere presente in insaccati, affettati, purè, sughi, dado da brodo ed alimenti in scatola, nonché in alcuni medicinali.