Salute d'asporto
Kcal e macronutrienti, i conti che non tornano
Come le Kcal non bastano per perdere peso
sabato 10 luglio 2021
Ogni piano alimentare, ogni alimento ed ogni approccio al mondo della nutrizione è caratterizzato dalle calorie, che potremmo rappresentare come la dose energetica che un alimento fornisce al nostro organismo. La definizione di caloria ci dice che è la quantità di calore necessaria per innalzare la temperatura di un litro di acqua distillata da 14,5°C a 15,5 °C. Sfruttando questa unità di misura per anni sono state formulate diete tenendo conto del calcolo calorico, del metabolismo basale (il dispendio energetico necessario per le funzioni vitali a riposo) del dispendio energetico e della sottrazione e/o addizione calorica per ottenere il risultato. In alcuni casi questa è risultata una strada vincente, ma non ottimale, in quanto in nutrizione funzionale non si prende come riferimento la sola conta calorica.
Vi pongo due esempi di dieta ipocalorica a confronto in cui sono state raggiunte le medesime calorie, ma con due strategie alimentari differenti:
PIANO ALIMENTARE A - 1500 KCAL
COLAZIONE
PIANO ALIMENTARE B - 1500 KCAL
COLAZIONE
Questi due piani alimentari rispettano le medesime calorie, ma il primo è molto diverso dal secondo in quanto presenta una maggiore digeribilità, un basso tenore infiammatorio, un basso carico glicemico, un buon contenuto di fibre, un basso apporto di sodio, un alto apporto di micronutrienti, un basso apporto di carboidrati, una buona quota proteica, un rapporto dei grassi di tipo antinfiammatorio e un alto potere antiossidante. Il secondo, al contrario, pur essendo ipocalorico presenta un alto carico glicemico, un basso apporto di proteine ed un alto apporto di carboidrati, un alto tenore infiammatorio, un rapporto degli acidi grassi a favore dei saturi, alto apporto di sodio e basso apporto di micronutrienti, un alto potere ossidante.
È evidente che le calorie sono indicative di una stima matematica e non esclusive per i fini dietetici, infatti ciò che conta è la qualità nutrizionale ed il rapporto dei macronutrienti (Carboidrati, Proteine e Grassi). Per entrare nel concetto di nutrizione funzionale dovete avere ben chiaro che è un approccio personalizzato che prende in considerazione l'organismo in tutte le sue parti con il fine di identificare cause e squilibri per migliorare la salute del paziente e promuoverne il benessere fisico e mentale.
L'alimentazione impatta sul metabolismo, sulla produzione ed il rilascio di ormoni, come ad esempio insulina, glucagone, leptina…etc, molti dei quali coinvolti nei processi di dimagrimento e/o di aumento di peso. Inoltre impatta sullo stato infiammatorio del corpo, sul corretto funzionamento dei sistemi enzimatici, molecolari e sistemici.Vi pongo due esempi di dieta ipocalorica a confronto in cui sono state raggiunte le medesime calorie, ma con due strategie alimentari differenti:
PIANO ALIMENTARE A - 1500 KCAL
COLAZIONE
- 150g di yogurt greco magro
- 15g di mandorle/nocciole
- 20g di muesli
- 150g di frutta di stagione
- 200g di frutta di stagione
- 80g di riso integrale o Cous Cous
- 170g di petto di pollo/tacchino
- 200g di verdure di stagione
- 3 cucchiaini di olio extravergine di oliva
- 150g di kefir bianco + 1 cucchiaino di cacao amaro
- 200g di filetti di merluzzo/sogliola/spigola/platessa
- 200g di verdura di stagione
- 50g di pane integrale tostato
- 3 cucchiaini di olio extravergine di oliva
PIANO ALIMENTARE B - 1500 KCAL
COLAZIONE
- 150g di Latte di vacca parzialmente scremato pastorizzato + caffè
- 2 cucchiaini di zucchero
- 2 fette biscottate + 2 cucchiaini di crema di nocciole
- 1 pacchetto di cracker
- 60g di pasta di semola
- 20g di pesto alla genovese
- 50g di bastoncini di pesce surgelato
- 2 cucchiaini di olio di oliva
- 50g di pane bianco + 60g di prosciutto cotto
- 150g di pizza margherita
Questi due piani alimentari rispettano le medesime calorie, ma il primo è molto diverso dal secondo in quanto presenta una maggiore digeribilità, un basso tenore infiammatorio, un basso carico glicemico, un buon contenuto di fibre, un basso apporto di sodio, un alto apporto di micronutrienti, un basso apporto di carboidrati, una buona quota proteica, un rapporto dei grassi di tipo antinfiammatorio e un alto potere antiossidante. Il secondo, al contrario, pur essendo ipocalorico presenta un alto carico glicemico, un basso apporto di proteine ed un alto apporto di carboidrati, un alto tenore infiammatorio, un rapporto degli acidi grassi a favore dei saturi, alto apporto di sodio e basso apporto di micronutrienti, un alto potere ossidante.
È evidente che le calorie sono indicative di una stima matematica e non esclusive per i fini dietetici, infatti ciò che conta è la qualità nutrizionale ed il rapporto dei macronutrienti (Carboidrati, Proteine e Grassi). Per entrare nel concetto di nutrizione funzionale dovete avere ben chiaro che è un approccio personalizzato che prende in considerazione l'organismo in tutte le sue parti con il fine di identificare cause e squilibri per migliorare la salute del paziente e promuoverne il benessere fisico e mentale.