
Salute d'asporto
L'attività fisica come farmaco
Ce ne parla il biologo Giuseppe Labianca
sabato 12 aprile 2025
11.38
L'attività fisica regolare non è solo uno strumento per mantenere il peso corporeo sotto controllo, ma rappresenta un vero e proprio fattore protettivo contro molte patologie croniche, tra cui il cancro e le malattie metaboliche (come diabete di tipo 2, sindrome metabolica, steatosi epatica non alcolica).
Al centro di questi benefici c'è il muscolo scheletrico, non più visto solo come un semplice effettore del movimento, ma come un organo endocrino attivo, capace di influenzare profondamente il metabolismo e il sistema immunitario attraverso la produzione di miochine.
Quando i muscoli si contraggono durante l'esercizio fisico, rilasciano nel circolo sanguigno molecole bioattive chiamate miochine, che agiscono, influenzando vari organi.
Per esempio l'irisina è una miochina prodotta dal muscolo che agisce sul tessuto adiposo, permettendo la conversione da bianco a bruno, tipicamente legato all'aumento della termogenesi e del dispendio energetico. Mentre l'interleuchina 6 ha effetti antinfiammatori quando rilasciata dai muscoli durante l'esercizio o il fattore BDNF che stimola la neurogenesi e ha diversi benefici anche sul metabolismo del glucosio.
Queste sostanze giocano un ruolo chiave nella modulazione dell'infiammazione sistemica cronica di basso grado, uno dei principali fattori di rischio per cancro e malattie metaboliche.
Numerosi studi epidemiologici hanno evidenziato che l'attività fisica regolare riduce significativamente il rischio di sviluppare diversi tipi di cancro, tra cui:
Cancro al colon-retto (riduzione del rischio fino al 30%)
Cancro al seno (riduzione del rischio del 20-25%)
Cancro dell'endometrio, del polmone, e della prostata (in misura variabile)
Le vie attraverso cui l'attività fisica esercita un effetto protettivo comprendono la riduzione dei livelli di insulina e IGF-1 (fattori di crescita tumorale), il miglioramento della funzionalità immunitaria, la diminuzione dell'infiammazione sistemica ed il miglioramento della gestione del peso corporeo e della composizione corporea.
Inoltre l'attività muscolare è un regolatore chiave dell'omeostasi del glucosio e dei lipidi, infatti attraverso l'esercizio si osservano un aumento della sensibilità insulinica, il miglioramento dell'assorbimento del glucosio da parte del muscolo, la riduzione dei trigliceridi e aumento del colesterolo HDL, e la riduzione della massa grassa viscerale.
Tutto ciò contribuisce alla prevenzione e al trattamento del diabete di tipo 2, della steatosi epatica e della sindrome metabolica.
Sono evidenti i numerosi benefici legati all'attività fisica, ma il tipo di attività e la frequenza dovrebbero comunque esser supervisionate da un personal trainer qualificato in modo da evitare problematica di salute legate ad un esercizio fisico errato.
Al centro di questi benefici c'è il muscolo scheletrico, non più visto solo come un semplice effettore del movimento, ma come un organo endocrino attivo, capace di influenzare profondamente il metabolismo e il sistema immunitario attraverso la produzione di miochine.
Quando i muscoli si contraggono durante l'esercizio fisico, rilasciano nel circolo sanguigno molecole bioattive chiamate miochine, che agiscono, influenzando vari organi.
Per esempio l'irisina è una miochina prodotta dal muscolo che agisce sul tessuto adiposo, permettendo la conversione da bianco a bruno, tipicamente legato all'aumento della termogenesi e del dispendio energetico. Mentre l'interleuchina 6 ha effetti antinfiammatori quando rilasciata dai muscoli durante l'esercizio o il fattore BDNF che stimola la neurogenesi e ha diversi benefici anche sul metabolismo del glucosio.
Queste sostanze giocano un ruolo chiave nella modulazione dell'infiammazione sistemica cronica di basso grado, uno dei principali fattori di rischio per cancro e malattie metaboliche.
Numerosi studi epidemiologici hanno evidenziato che l'attività fisica regolare riduce significativamente il rischio di sviluppare diversi tipi di cancro, tra cui:
Cancro al colon-retto (riduzione del rischio fino al 30%)
Cancro al seno (riduzione del rischio del 20-25%)
Cancro dell'endometrio, del polmone, e della prostata (in misura variabile)
Le vie attraverso cui l'attività fisica esercita un effetto protettivo comprendono la riduzione dei livelli di insulina e IGF-1 (fattori di crescita tumorale), il miglioramento della funzionalità immunitaria, la diminuzione dell'infiammazione sistemica ed il miglioramento della gestione del peso corporeo e della composizione corporea.
Inoltre l'attività muscolare è un regolatore chiave dell'omeostasi del glucosio e dei lipidi, infatti attraverso l'esercizio si osservano un aumento della sensibilità insulinica, il miglioramento dell'assorbimento del glucosio da parte del muscolo, la riduzione dei trigliceridi e aumento del colesterolo HDL, e la riduzione della massa grassa viscerale.
Tutto ciò contribuisce alla prevenzione e al trattamento del diabete di tipo 2, della steatosi epatica e della sindrome metabolica.
Sono evidenti i numerosi benefici legati all'attività fisica, ma il tipo di attività e la frequenza dovrebbero comunque esser supervisionate da un personal trainer qualificato in modo da evitare problematica di salute legate ad un esercizio fisico errato.