Salute d'asporto
L'importanza del pasto libero
Ce ne parla il biologo Giuseppe Labianca
domenica 25 dicembre 2022
I famosi giorni liberi sono i periodi di svincolo dalla dieta, all'interno dei quali si hanno delle libertà. Le festività natalizie ne sono un esempio ed io non pongo dei paletti, ma fornisco suggerimenti per godersi al meglio le feste.
Si sa che il cibo è un elemento sociale di grande importanza, infatti svincolarsi dalla dieta e condividere il pasto con altra gente determina un miglioramento dello stato psicologico e dell'approccio che il paziente ha nei confronti della dieta e molto spesso è questa la chiave che consente un percorso dietetico ottimale ed una buona aderenza alla dieta.
Ci sono pazienti molto motivati che seguono pedissequamente, non si allontanano mai dal piano alimentare e questo li porta ad avere ottimi risultati, anche i brevi tempi, ma ad un certo punto in presenza di un reale periodo libero (Natale, agosto…etc) perdono il controllo e commettono uno degli errori più importanti legati al pasto libero: le abbuffate. Quando consumate del cibo oltre il limite compaiono tutta una serie di sintomi più o meno importanti, come gonfiore addominale, meteorismo, alvo alterno, reflusso gastroesofageo; ciò accade perché non si è più abituati a mangiare quell'introito calorico sia in termini qualitativi che quantitativi. Oltre a questi sintomi i dati sulla bilancia cominciano a salire, andando a scoraggiare il paziente. Ciò si manifesta da un lato perché l'aumento dell'introito calorico e di cibo infiammatorio determina un aumento dell'acqua extracellulare, peggiorata da una maggior introduzione di sale; dall'altro si ha quell'aumento di peso poiché il muscolo aumenta le proprie scorte di zuccheri (glicogeno muscolare) che richiamano acqua al proprio interno, aumentandone il peso.
Un altro atteggiamento sbagliato è il fenomeno della compensazione, ovvero pensare di poter compensare un pasto estremamente ricco con un digiuno o con l'utilizzo di qualche integratore.
Certamente dovete godervi il pasto libero, che a mio parere non dovrebbe essere nemmeno chiamato così perché fornisce un'accezione negativa, ma un pasto con introiti calorici e macronutrienti differenti rispetto allo standard. Un'alimentazione equilibrata è alla base di un corretto stato di salute e uno sfizio ne fa parte, perciò godetevi le feste ed auguri a tutti.
Si sa che il cibo è un elemento sociale di grande importanza, infatti svincolarsi dalla dieta e condividere il pasto con altra gente determina un miglioramento dello stato psicologico e dell'approccio che il paziente ha nei confronti della dieta e molto spesso è questa la chiave che consente un percorso dietetico ottimale ed una buona aderenza alla dieta.
Ci sono pazienti molto motivati che seguono pedissequamente, non si allontanano mai dal piano alimentare e questo li porta ad avere ottimi risultati, anche i brevi tempi, ma ad un certo punto in presenza di un reale periodo libero (Natale, agosto…etc) perdono il controllo e commettono uno degli errori più importanti legati al pasto libero: le abbuffate. Quando consumate del cibo oltre il limite compaiono tutta una serie di sintomi più o meno importanti, come gonfiore addominale, meteorismo, alvo alterno, reflusso gastroesofageo; ciò accade perché non si è più abituati a mangiare quell'introito calorico sia in termini qualitativi che quantitativi. Oltre a questi sintomi i dati sulla bilancia cominciano a salire, andando a scoraggiare il paziente. Ciò si manifesta da un lato perché l'aumento dell'introito calorico e di cibo infiammatorio determina un aumento dell'acqua extracellulare, peggiorata da una maggior introduzione di sale; dall'altro si ha quell'aumento di peso poiché il muscolo aumenta le proprie scorte di zuccheri (glicogeno muscolare) che richiamano acqua al proprio interno, aumentandone il peso.
Un altro atteggiamento sbagliato è il fenomeno della compensazione, ovvero pensare di poter compensare un pasto estremamente ricco con un digiuno o con l'utilizzo di qualche integratore.
Certamente dovete godervi il pasto libero, che a mio parere non dovrebbe essere nemmeno chiamato così perché fornisce un'accezione negativa, ma un pasto con introiti calorici e macronutrienti differenti rispetto allo standard. Un'alimentazione equilibrata è alla base di un corretto stato di salute e uno sfizio ne fa parte, perciò godetevi le feste ed auguri a tutti.