Salute d'asporto
La "carboressia" o paura dei carboidrati
Ce ne parla il biologo Giuseppe Labianca
sabato 2 ottobre 2021
7.20
Siamo in un periodo storico in cui avviene la demonizzazione dei carboidrati e sono sempre più numerose le strategie dietetiche che tendono ad escludere quest'ultimo dai piani alimentari. Soprattutto nel "fai da te" il primo step nel dimagrimento è proprio la riduzione o, nei casi peggiori, l'eliminazione totale dei carboidrati, tanto da portare a dei veri e propri disturbi del comportamento alimentare. Oltre a questo fondamentale punto, l'eliminazione immotivata del carboidrato compromette le normali funzioni metaboliche.
Cosa comporta l'eliminazione del carboidrato?
L'eliminazione netta di carboidrato porterà ad un necessario aumento delle fonti proteiche per soddisfare il senso di sazietà e l'aumento della proteina porterà a disidratarvi, in quanto il carboidrato è osmoticamente attivo, ed aumentare di peso, poiché avverrà la gluconeogenesi, ovvero un processo biochimico per il quale si ha la produzione di glucosio da una fonte non glucidica, come ad esempio le proteine.
Una conseguenza importante sarà la sfasatura del metabolismo energetico, infatti non bruciando zuccheri il corpo sfrutterà i lipidi, determinando la produzione di corpi chetonici, di natura acida, che comportano uno stato di acidosi metabolica.
Facilmente si andrà incontro ad un dimagrimento, ma di massa magra, portando ad una discesa di acqua (disidratazione) e muscoli. La carboressia comporta anche la perdita dei complessi vitaminici, utili sia per i sistemi antiossidanti sia per i normali processi metabolici e, se questa carenza non venisse colmata con integrazione diverrebbe motivo di conseguenze cliniche importanti.
Oltre a questo bisogna aggiungere gravi conseguenze sul tono dell'umore ed un senso di stanchezza generalizzata. Noi del bacino Mediterraneo, culla della famosa Dieta Mediterranea patrimonio dell'Unesco, dobbiamo saper scegliere i carboidrati ed utilizzarli a tavola.
I carboidrati complessi, detti anche polisaccaridi, sono costituiti da molte molecole di zucchero legate tra loro che, durante la digestione vengono separate per potere essere assimilate fornendo perciò energia a lento rilascio.
Gli zuccheri semplici invece vengono assorbiti rapidamente. Consumare contemporaneamente carboidrati complessi e semplici permetterà un rifornimento di energia costante e prolungato nel tempo.
La "Carboressia" è la paura dei carboidrati e la conseguente paura di ingrassare; è un disturbo legato a questioni estetiche ed al rapporto con il corpo. Si traduce nella completa eliminazione dei carboidrati dalla propria alimentazione con la convinzione di raggiungere una forma fisica migliore. L'eliminazione del carboidrato, compromette il metabolismo energetico, l'idratazione muscolare e le funzioni cognitive. I carboidrati, soprattutto quelli derivanti da cereali, frutta e verdura, devono rappresentare la nostra principale fonte di energia. Una dieta low-carb o una dieta chetogenica sono piani dietetici che prevedono una forte diminuzione del carboidrato, ma sono prescritti da un nutrizionista in funzione di una determinata persona, in un determinato periodo.Cosa comporta l'eliminazione del carboidrato?
L'eliminazione netta di carboidrato porterà ad un necessario aumento delle fonti proteiche per soddisfare il senso di sazietà e l'aumento della proteina porterà a disidratarvi, in quanto il carboidrato è osmoticamente attivo, ed aumentare di peso, poiché avverrà la gluconeogenesi, ovvero un processo biochimico per il quale si ha la produzione di glucosio da una fonte non glucidica, come ad esempio le proteine.
Una conseguenza importante sarà la sfasatura del metabolismo energetico, infatti non bruciando zuccheri il corpo sfrutterà i lipidi, determinando la produzione di corpi chetonici, di natura acida, che comportano uno stato di acidosi metabolica.
Facilmente si andrà incontro ad un dimagrimento, ma di massa magra, portando ad una discesa di acqua (disidratazione) e muscoli. La carboressia comporta anche la perdita dei complessi vitaminici, utili sia per i sistemi antiossidanti sia per i normali processi metabolici e, se questa carenza non venisse colmata con integrazione diverrebbe motivo di conseguenze cliniche importanti.
Oltre a questo bisogna aggiungere gravi conseguenze sul tono dell'umore ed un senso di stanchezza generalizzata. Noi del bacino Mediterraneo, culla della famosa Dieta Mediterranea patrimonio dell'Unesco, dobbiamo saper scegliere i carboidrati ed utilizzarli a tavola.
I carboidrati complessi, detti anche polisaccaridi, sono costituiti da molte molecole di zucchero legate tra loro che, durante la digestione vengono separate per potere essere assimilate fornendo perciò energia a lento rilascio.
Gli zuccheri semplici invece vengono assorbiti rapidamente. Consumare contemporaneamente carboidrati complessi e semplici permetterà un rifornimento di energia costante e prolungato nel tempo.