Nutrizione, alimenti
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Salute d'asporto

La valutazione dello stato nutrizione come specchio dello stato di salute

Ce ne parla il biologo Giuseppe Labianca

Lo stato nutrizionale deriva dalla risultante di introduzione, assorbimento ed utilizzo dei nutrienti, ed è strettamente correlato alla composizione corporea, al dispendio energetico e, di conseguenza al benessere metabolico.

Esiste una sottile linea di demarcazione tra stato nutrizionale e salute, in quanto il declino dello stato nutrizionale può favorire l'insorgenza di malattia così come una malattia può essere primitivamente responsabile del declino dello stato nutrizionale. La malnutrizione ha un effetto negativo su molti outcome clinici, in particolare determina una maggiore suscettibilità alle infezioni, un aumentato rischio di fratture e traumi ed una maggior difficoltà di guarigione.

Questo tipo di valutazione consente di identificare i pazienti con problemi nutrizionali (malnutriti o a rischio malnutrizione calorico - proteica o con deplezione di specifici nutrienti) che richiedono un intervento terapeutico specifico, oltre che è necessaria per quantificare il rischio di complicanze, valutare la risposta alla terapia e la prognosi.
Esistono varie metodiche per valutare lo stato nutrizionale, sicuramente in primis c'è la storia clinica e l'anamnesi; il Mini Nutritional Assessment (MNA) è un questionario che permette di determinare chi è a rischio di malnutrizione e quindi consentire un intervento nutrizionale precoce.

Oltre a questo esistono metodiche strumentali, come per esempio il test che misura la forza del braccio, le analisi emato-chimiche, le circonferenze del braccio e del polpaccio, la plica tricipitale e l'esame bioimpedenziometrico. Quest'ultimo permette di rilevare lo stato di idratazione del paziente e la struttura della massa metabolicamente attiva, fornendo indicazioni importanti sullo stato nutrizionale. In particolare l'angolo di fase, che è un indicatore fornito dall'esame bioimpedenziometrico, in letteratura scientifica viene utilizzato come dato prognostico in numerose situazioni cliniche.

Effettuare uno screening nutrizionale permette di prevenire stati carenziali e di malnutrizione, migliorando la qualità di vita dei pazienti.
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