Salute d'asporto
Marketing nutrizionale rivolto ai bambini: le pubblicità alimentari sono appropiate?
Ce ne parla il biologo Giuseppe Labianca
sabato 13 luglio 2024
10.11
Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità 40 milioni di bambini di età inferiore ai 5 anni e 131 milioni di bambini di età compresa tra 5 e 9 anni sono in sovrappeso o obesità. Questo fenomeno allarmante è in costante aumento nel tempo, principalmente nei paesi ad alto reddito. In Europa, l'Italia ha la più alta prevalenza di sovrappeso e obesità nei bambini di età compresa tra 6 e 9 anni, soprattutto a causa della diffusione di modelli alimentari non salutari, basati principalmente sul consumo di cibi trasformati ed ultra-processati. Una delle cause che impatta sull'aumento del peso è il tempo di permanenza davanti agli schermi, in particolare l'OMS consiglia di sostare davanti al televisore per un massimo di due ore al giorno; in secondo luogo la TV, attraverso il marketing alimentare a cui i bambini sono massicciamente esposti, contribuisce a trasmettere comportamenti alimentari non salutari. Il marketing alimentare, rappresentato per il 60-90% da alimenti (ultra)-lavorati (ad esempio, cereali zuccherati, bevande analcoliche, snack salati, caramelle e pasti da fast food), non è solo responsabile della trasmissione di comportamenti alimentari non sani, ma è stato anche dimostrato che aumenta l'assunzione giornaliera di cibo e calorie nei bambini.
Uno studio italiano del 2020 che si è posto come obiettivo il monitoraggio della quantità e qualità del marketing alimentare diretto ai bambini, ha analizzato 5 canali più visti da questi ultimi per andare a valutare il tipo di pubblicità alimentare proposta loro, attraverso un metodo di valutazione sviluppato dall'OMS.
Per ogni prodotto alimentare e bevanda mostrato, è stato valutato la categoria alimentare, la classificazione di base rispetto a quella non di base e la presenza di zuccheri aggiunti. Ogni prodotto è stato classificato in una categoria alimentare secondo la definizione dell'OMS. Durante i 20 giorni di registrazione, sul totale degli spot analizzati, 1756 facevano riferimento a cibo e bevande, il secondo prodotto più frequentemente pubblicizzato.
Lo studio conclude dicendoci che i "dolci" sono stati la categoria alimentare più trasmessa, seguiti da alimenti da fast food, mentre frutta e verdura erano completamente assenti. Inoltre la maggior parte dei prodotti alimentari analizzati in tutti gli spot pubblicitari e quelli rivolti ai bambini sono stati classificati come non essenziali a causa della loro scarsa qualità nutrizionale. Questo studio fa riflettere come l'utilizzo e l'esposizione alla televisione può innescare comportamenti alimentari non sani e può essere la causa di numerosi sviluppi patologici.
Uno studio italiano del 2020 che si è posto come obiettivo il monitoraggio della quantità e qualità del marketing alimentare diretto ai bambini, ha analizzato 5 canali più visti da questi ultimi per andare a valutare il tipo di pubblicità alimentare proposta loro, attraverso un metodo di valutazione sviluppato dall'OMS.
Per ogni prodotto alimentare e bevanda mostrato, è stato valutato la categoria alimentare, la classificazione di base rispetto a quella non di base e la presenza di zuccheri aggiunti. Ogni prodotto è stato classificato in una categoria alimentare secondo la definizione dell'OMS. Durante i 20 giorni di registrazione, sul totale degli spot analizzati, 1756 facevano riferimento a cibo e bevande, il secondo prodotto più frequentemente pubblicizzato.
Lo studio conclude dicendoci che i "dolci" sono stati la categoria alimentare più trasmessa, seguiti da alimenti da fast food, mentre frutta e verdura erano completamente assenti. Inoltre la maggior parte dei prodotti alimentari analizzati in tutti gli spot pubblicitari e quelli rivolti ai bambini sono stati classificati come non essenziali a causa della loro scarsa qualità nutrizionale. Questo studio fa riflettere come l'utilizzo e l'esposizione alla televisione può innescare comportamenti alimentari non sani e può essere la causa di numerosi sviluppi patologici.