
Salute d'asporto
Oggi si celebra la Giornata Mondiale per la prevenzione dell'Obesità
Ce ne parla il biologo Giuseppe Labianca
venerdì 4 marzo 2022
Oggi, il 4 Marzo 2022 si celebra il World Obesity Day, la Giornata Mondiale per la prevenzione dell'Obesità. Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità la metà degli adulti e quasi un terzo dei bambini del mondo sono in una condizione di sovrappeso o di obesità, condizioni caratterizzate da un eccessivo accumulo di grasso corporeo che può determinare gravi danni alla salute. Sono questi numeri importanti, che negli ultimi anni sono aumentati costantemente e che destano preoccupazione.
Il tessuto adiposo è l'organo deputato allo stoccaggio dei lipidi, ma nel momento in cui la soglia fisiologica viene superata si ha una compressione tissutale per la quale le cellule iniziano ad aderire le une alle altre entrando in sofferenza metabolica. Oltre a ciò, il tessuto adiposo compresso riceve meno ossigeno, facendo si che si crei un ambiente ipossico. Questi due stimoli, l'ipossia e la sofferenza cellulare, determinano l'attivazione dell'infiammazione, così vengono rilasciate dalle cellule del tessuto adiposo le citochine infiammatorie che comportano inizialmente una infiammazione localizzata e successivamente sistemica, multiorgano. Diversi soggetti obesi non mostrano segni e/o sintomi ed alterazione dei valori ematochimici, infatti in questo caso si parla di soggetto obeso metabolicamente sano, ma oltre al dismetabolismo, comunque il peso aumentato comporta una sollecitazione muscolo-scheletrica più importante, che nel tempo potrebbe portare a complicazioni sia metabolico-muscolari che di deambulazione.
Il soggetto obeso metabolicamente malato prima di avere una chiara evidenza sintomatologica è accompagnato da una condizione nota come infiammazione cronica silente, ovvero una forma di infiammazione che si differenzia da quella acuta e da quella cronica dall'esordio (silente), dal comportamento (sintomi vaghi ed analisi cliniche con valori nella norma) e dall'impatto sistemico.
La disregolazione alimentare compromette in primis il tratto gastrointestinale andando nello specifico a modulare il microbiota intestinale e creando una condizione di disbiosi intestinale, ovvero una alterazione dei ceppi microbici intestinali in senso infiammatorio. Questo meccanismo alimenta ulteriormente l'infiammazione cronica silente sistemica.
In termini di prevenzione è essenziale agire sulla fascia pediatrica con una educazione alimentare, che però parta dai genitori. Partendo dal sito del Ministero della Salute è possibile leggere una lista di indicazioni per prevenire sovrappeso e/o obesità. In più vi suggerisco di iniziare a leggere le etichette nutrizionali, in quanto, per esempio, una alimento light non necessariamente è più sano del suo corrispettivo; infatti alcuni prodotti light presentano una riduzione di grassi, ma un aumento dei carboidrati. Oppure la dicitura "senza zuccheri aggiunti" spinge a comprare un prodotto credendo così di limitare l'introito di zuccheri, ma in realtà si fa riferimento solo allo zucchero da tavola, quindi si possono aggiungere altre tipologie di zuccheri. Infine, in aggiunta ai consigli ministeriali, aggiungerei che un diario alimentare è uno strumento utile per rendersi conto dei propri errori alimentari e del proprio introito calorico.
L'obesità è un fattore di rischio importante per diverse malattie, tra cui diabete, cancro, sindrome metabolica, fragilità ossea ed osteopenia/osteoporosi, sarcopenia etc.Il tessuto adiposo è l'organo deputato allo stoccaggio dei lipidi, ma nel momento in cui la soglia fisiologica viene superata si ha una compressione tissutale per la quale le cellule iniziano ad aderire le une alle altre entrando in sofferenza metabolica. Oltre a ciò, il tessuto adiposo compresso riceve meno ossigeno, facendo si che si crei un ambiente ipossico. Questi due stimoli, l'ipossia e la sofferenza cellulare, determinano l'attivazione dell'infiammazione, così vengono rilasciate dalle cellule del tessuto adiposo le citochine infiammatorie che comportano inizialmente una infiammazione localizzata e successivamente sistemica, multiorgano. Diversi soggetti obesi non mostrano segni e/o sintomi ed alterazione dei valori ematochimici, infatti in questo caso si parla di soggetto obeso metabolicamente sano, ma oltre al dismetabolismo, comunque il peso aumentato comporta una sollecitazione muscolo-scheletrica più importante, che nel tempo potrebbe portare a complicazioni sia metabolico-muscolari che di deambulazione.
Il soggetto obeso metabolicamente malato prima di avere una chiara evidenza sintomatologica è accompagnato da una condizione nota come infiammazione cronica silente, ovvero una forma di infiammazione che si differenzia da quella acuta e da quella cronica dall'esordio (silente), dal comportamento (sintomi vaghi ed analisi cliniche con valori nella norma) e dall'impatto sistemico.
La disregolazione alimentare compromette in primis il tratto gastrointestinale andando nello specifico a modulare il microbiota intestinale e creando una condizione di disbiosi intestinale, ovvero una alterazione dei ceppi microbici intestinali in senso infiammatorio. Questo meccanismo alimenta ulteriormente l'infiammazione cronica silente sistemica.
In termini di prevenzione è essenziale agire sulla fascia pediatrica con una educazione alimentare, che però parta dai genitori. Partendo dal sito del Ministero della Salute è possibile leggere una lista di indicazioni per prevenire sovrappeso e/o obesità. In più vi suggerisco di iniziare a leggere le etichette nutrizionali, in quanto, per esempio, una alimento light non necessariamente è più sano del suo corrispettivo; infatti alcuni prodotti light presentano una riduzione di grassi, ma un aumento dei carboidrati. Oppure la dicitura "senza zuccheri aggiunti" spinge a comprare un prodotto credendo così di limitare l'introito di zuccheri, ma in realtà si fa riferimento solo allo zucchero da tavola, quindi si possono aggiungere altre tipologie di zuccheri. Infine, in aggiunta ai consigli ministeriali, aggiungerei che un diario alimentare è uno strumento utile per rendersi conto dei propri errori alimentari e del proprio introito calorico.