
Salute d'asporto
PCOS e iperinsulinemia: cause, conseguenze e ruolo della Dieta
Ce ne parla il biologo Giuseppe Labianca
sabato 1 marzo 2025
9.58
La sindrome dell'ovaio policistico (PCOS) è un disordine endocrino complesso che colpisce circa il 5-10% delle donne in età fertile. È caratterizzata da alterazioni ormonali, irregolarità mestruali, ovaie policistiche e segni di iperandrogenismo come acne, irsutismo e alopecia androgenetica.
Uno dei fattori centrali della PCOS è l'insulino-resistenza, che porta a iperinsulinemia compensatoria. Questo squilibrio metabolico ha un ruolo chiave nello sviluppo e nel peggioramento della sindrome, influenzando la fertilità, il metabolismo e la gestione del peso.
L'insulina è un ormone prodotto dal pancreas che aiuta a regolare i livelli di glucosio nel sangue, e nelle donne con PCOS spesso si verifica una condizione chiamata insulino-resistenza, in cui le cellule del corpo rispondono meno efficacemente all'insulina. Per compensare questa resistenza, il pancreas produce maggiori quantità di insulina, causando iperinsulinemia.
L'iperinsulinemia ha effetti negativi sul corpo, tra cui:
Aumento della produzione di androgeni: L'insulina stimola direttamente le ovaie a produrre più testosterone, aggravando sintomi come irsutismo e acne.
Alterazioni nel ciclo mestruale: Gli alti livelli di insulina influenzano negativamente la produzione di ormoni gonadotropi (LH e FSH), compromettendo l'ovulazione.
Accumulo di grasso addominale: L'iperinsulinemia favorisce la lipogenesi, contribuendo all'aumento di peso e alla difficoltà nel perderlo.
Aumento del rischio di diabete di tipo 2 e malattie cardiovascolari: Nel lungo termine, la resistenza insulinica può portare a diabete e dislipidemia.
La gestione della PCOS e dell'iperinsulinemia passa anche attraverso una dieta mirata, atta a migliorare la sensibilità insulinica e a ridurre i sintomi. Le strategie dietetiche più efficaci sono:
1. Riduzione dei Carboidrati Raffinati
Gli zuccheri semplici e i carboidrati raffinati (pane bianco, pasta, dolci, bibite zuccherate) causano picchi glicemici seguiti da un aumento della produzione di insulina. Una dieta a basso indice glicemico (IG) aiuta a mantenere stabile la glicemia e a ridurre l'iperinsulinemia.
2. Aumento dell'Apporto di Fibre
Le fibre rallentano l'assorbimento del glucosio e migliorano la sensibilità insulinica. Consumare almeno 25-30g di fibre al giorno aiuta a ridurre l'iperinsulinemia.
3. Controllo dell'Apporto di Proteine e Grassi
Le proteine e i grassi sani hanno un effetto saziante e aiutano a stabilizzare la glicemia. Le proteine magre come pollo, pesce e legumi sono da preferire rispetto alle carni lavorate.
4. Digiuno Intermittente: Un Aiuto Potenziale
Alcuni studi suggeriscono che il digiuno intermittente (es. metodo 16/8) possa migliorare la sensibilità all'insulina nelle donne con PCOS, aiutando a regolare gli ormoni. Tuttavia, è importante valutare caso per caso con un professionista.
Quindi, a livello pratico, il consiglio è quello di preferire cereali integrali (avena, quinoa, farro), legumi, verdure non amidacee (broccoli, cavolfiori, spinaci), frutta con la buccia, semi di lino e chia, olio extravergine d'oliva, avocado, frutta secca (noci, mandorle), pesce ricco di omega-3 (salmone, sgombro); e limitare pane e pasta raffinati, dolci e zuccheri aggiunti, patate e riso bianco in eccesso, oli vegetali raffinati, margarina e grassi idrogenati, fritture e cibi ultra-processati.
Alcuni integratori possono supportare il controllo della glicemia e migliorare la sensibilità insulinica, come il Mio-inositolo e D-chiro-inositolo, che migliorano l'ovulazione e la sensibilità all'insulina, il magnesio e lo zinco che hanno un importante ruolo nel metabolismo del glucosio, e gli omega-3, che presentano attività antiinfiammatoria e migliorano il profilo lipidico.
L'iperinsulinemia gioca un ruolo chiave nella PCOS, influenzando la produzione ormonale, il peso e la fertilità. La dieta è un'arma potente per migliorare la sensibilità insulinica e ridurre i sintomi.
Adottare un'alimentazione bilanciata, a basso indice glicemico e ricca di fibre e grassi sani può fare la differenza nel gestire la PCOS a lungo termine. Un approccio combinato tra dieta, attività fisica e supporto medico è essenziale per migliorare la qualità della vita delle donne con questa sindrome.
Uno dei fattori centrali della PCOS è l'insulino-resistenza, che porta a iperinsulinemia compensatoria. Questo squilibrio metabolico ha un ruolo chiave nello sviluppo e nel peggioramento della sindrome, influenzando la fertilità, il metabolismo e la gestione del peso.
L'insulina è un ormone prodotto dal pancreas che aiuta a regolare i livelli di glucosio nel sangue, e nelle donne con PCOS spesso si verifica una condizione chiamata insulino-resistenza, in cui le cellule del corpo rispondono meno efficacemente all'insulina. Per compensare questa resistenza, il pancreas produce maggiori quantità di insulina, causando iperinsulinemia.
L'iperinsulinemia ha effetti negativi sul corpo, tra cui:
Aumento della produzione di androgeni: L'insulina stimola direttamente le ovaie a produrre più testosterone, aggravando sintomi come irsutismo e acne.
Alterazioni nel ciclo mestruale: Gli alti livelli di insulina influenzano negativamente la produzione di ormoni gonadotropi (LH e FSH), compromettendo l'ovulazione.
Accumulo di grasso addominale: L'iperinsulinemia favorisce la lipogenesi, contribuendo all'aumento di peso e alla difficoltà nel perderlo.
Aumento del rischio di diabete di tipo 2 e malattie cardiovascolari: Nel lungo termine, la resistenza insulinica può portare a diabete e dislipidemia.
La gestione della PCOS e dell'iperinsulinemia passa anche attraverso una dieta mirata, atta a migliorare la sensibilità insulinica e a ridurre i sintomi. Le strategie dietetiche più efficaci sono:
1. Riduzione dei Carboidrati Raffinati
Gli zuccheri semplici e i carboidrati raffinati (pane bianco, pasta, dolci, bibite zuccherate) causano picchi glicemici seguiti da un aumento della produzione di insulina. Una dieta a basso indice glicemico (IG) aiuta a mantenere stabile la glicemia e a ridurre l'iperinsulinemia.
2. Aumento dell'Apporto di Fibre
Le fibre rallentano l'assorbimento del glucosio e migliorano la sensibilità insulinica. Consumare almeno 25-30g di fibre al giorno aiuta a ridurre l'iperinsulinemia.
3. Controllo dell'Apporto di Proteine e Grassi
Le proteine e i grassi sani hanno un effetto saziante e aiutano a stabilizzare la glicemia. Le proteine magre come pollo, pesce e legumi sono da preferire rispetto alle carni lavorate.
4. Digiuno Intermittente: Un Aiuto Potenziale
Alcuni studi suggeriscono che il digiuno intermittente (es. metodo 16/8) possa migliorare la sensibilità all'insulina nelle donne con PCOS, aiutando a regolare gli ormoni. Tuttavia, è importante valutare caso per caso con un professionista.
Quindi, a livello pratico, il consiglio è quello di preferire cereali integrali (avena, quinoa, farro), legumi, verdure non amidacee (broccoli, cavolfiori, spinaci), frutta con la buccia, semi di lino e chia, olio extravergine d'oliva, avocado, frutta secca (noci, mandorle), pesce ricco di omega-3 (salmone, sgombro); e limitare pane e pasta raffinati, dolci e zuccheri aggiunti, patate e riso bianco in eccesso, oli vegetali raffinati, margarina e grassi idrogenati, fritture e cibi ultra-processati.
Alcuni integratori possono supportare il controllo della glicemia e migliorare la sensibilità insulinica, come il Mio-inositolo e D-chiro-inositolo, che migliorano l'ovulazione e la sensibilità all'insulina, il magnesio e lo zinco che hanno un importante ruolo nel metabolismo del glucosio, e gli omega-3, che presentano attività antiinfiammatoria e migliorano il profilo lipidico.
L'iperinsulinemia gioca un ruolo chiave nella PCOS, influenzando la produzione ormonale, il peso e la fertilità. La dieta è un'arma potente per migliorare la sensibilità insulinica e ridurre i sintomi.
Adottare un'alimentazione bilanciata, a basso indice glicemico e ricca di fibre e grassi sani può fare la differenza nel gestire la PCOS a lungo termine. Un approccio combinato tra dieta, attività fisica e supporto medico è essenziale per migliorare la qualità della vita delle donne con questa sindrome.