
Salute d'asporto
Tipologia di acqua nelle diverse condizioni di salute
Ce ne parla il biologo Giuseppe Labianca
sabato 29 marzo 2025
8.50
L'acqua è un elemento fondamentale per il benessere dell'organismo, ma non tutte le acque sono uguali, infatti in commercio esistono diverse tipologie di acqua, ciascuna con caratteristiche specifiche che le rendono più adatte a determinate condizioni di salute, come gravidanza, svezzamento, malattie renali o disturbi gastrointestinali.
Le acque minerali posso essere distinte in base al loro residuo fisso (RF), ovvero la quantità di sali minerali disciolti in un litro d'acqua (misurata in mg/L):
Acqua minimamente mineralizzata (RF < 50 mg/L): favorisce la diuresi ed è particolarmente indicata per chi soffre di calcoli renali o ipertensione, ma è anche adatta ai neonati e allo svezzamento.
Acqua oligominerale (RF tra 50 e 500 mg/L): più diffusa e consigliata per il consumo quotidiano, è utile in gravidanza e allattamento, poiché favorisce l'idratazione senza sovraccaricare i reni.
Acqua minerale (RF tra 500 e 1500 mg/L): può essere utile per reintegrare sali minerali dopo una importante sudorazione o comunque perdita di liquidi; inoltre alcune acque ricche di calcio o magnesio possono essere consigliate in caso di osteoporosi o stipsi.
Acqua ricca di sali minerali (RF > 1500 mg/L): utilizzata principalmente a scopo terapeutico, sotto consiglio medico, molto utile in caso di carenze minerali specifiche.
Le acque minerali possono inoltre contenere specifici minerali in quantità elevate, conferendo loro proprietà specifiche:
Acqua calcica (> 150 mg/L di calcio): indicata per chi ha carenza di calcio o osteoporosi.
Acqua magnesiaca (> 50 mg/L di magnesio): utile in caso di stitichezza e stress.
Acqua sodica (> 200 mg/L di sodio): sconsigliata in caso di ipertensione, utile per chi pratica sport.
Acqua bicarbonata (> 600 mg/L di bicarbonati): favorisce la digestione e aiuta a contrastare l'acidità gastrica.
Acqua solfata (> 200 mg/L di solfati): ha un lieve effetto lassativo, utile in caso di stipsi.
Durante la gravidanza è fondamentale un'adeguata idratazione per il corretto sviluppo fetale e per prevenire ritenzione idrica e infezioni urinarie. Le acque più indicate sono le oligominerali, per garantire un buon equilibrio idrico senza sovraccaricare i reni, e le calciche, utili nel supportare il fabbisogno di calcio della madre e del bambino. Mentre in gravidanza andrebbero evitate le acque ad alto contenuto di sodio, che possono favorire la ritenzione idrica.
In termini di svezzamento ed acque adatte ai neonati, come accennato, sia per l'uso orale, che per la preparazione delle pappe o del latte artificiale è essenziale un'acqua minimamente mineralizzata o oligominerale, con residuo fisso inferiore a 200 mg/L, e povera di sodio (< 20 mg/L) e nitrati (< 10 mg/L), per proteggere i reni immaturi del neonato.
Nelle malattie Renali e nell' ipertensione si devono ridurre l'apporto di minerali come sodio e fosforo, quindi sono indicate le acque minimamente mineralizzate o oligominerali che facilitano la diuresi, ed andrebbero evitate le acque ad alto contenuto di sodio e solfati, che potrebbero affaticare i reni.
Nei disturbi gastrointestinali la tipologia di acqua varia in base alla tipologia di problematica clinica; per esempio in caso di acidità gastrica andrebbero preferite le acque bicarbonate, che aiutano a tamponare l'acidità dello stomaco.
In caso di stitichezza bisogna optare per acque ricche di solfati e magnesio, che hanno un effetto lassativo naturale.
Negli sportivi c'è la necessità di un buon reintegro di Sali minerali, quindi sono adeguate le acque ricche di sodio, calcio e magnesio, che aiutano a recuperare gli elettroliti persi con il sudore.
Infine nelle persone Anziane, se non ci sono diagnosi che consentono una scelta di acqua diversa, sarebbe utile un'acqua con un buon contenuto di calcio per la prevenzione dell'osteoporosi.
Le acque minerali posso essere distinte in base al loro residuo fisso (RF), ovvero la quantità di sali minerali disciolti in un litro d'acqua (misurata in mg/L):
Acqua minimamente mineralizzata (RF < 50 mg/L): favorisce la diuresi ed è particolarmente indicata per chi soffre di calcoli renali o ipertensione, ma è anche adatta ai neonati e allo svezzamento.
Acqua oligominerale (RF tra 50 e 500 mg/L): più diffusa e consigliata per il consumo quotidiano, è utile in gravidanza e allattamento, poiché favorisce l'idratazione senza sovraccaricare i reni.
Acqua minerale (RF tra 500 e 1500 mg/L): può essere utile per reintegrare sali minerali dopo una importante sudorazione o comunque perdita di liquidi; inoltre alcune acque ricche di calcio o magnesio possono essere consigliate in caso di osteoporosi o stipsi.
Acqua ricca di sali minerali (RF > 1500 mg/L): utilizzata principalmente a scopo terapeutico, sotto consiglio medico, molto utile in caso di carenze minerali specifiche.
Le acque minerali possono inoltre contenere specifici minerali in quantità elevate, conferendo loro proprietà specifiche:
Acqua calcica (> 150 mg/L di calcio): indicata per chi ha carenza di calcio o osteoporosi.
Acqua magnesiaca (> 50 mg/L di magnesio): utile in caso di stitichezza e stress.
Acqua sodica (> 200 mg/L di sodio): sconsigliata in caso di ipertensione, utile per chi pratica sport.
Acqua bicarbonata (> 600 mg/L di bicarbonati): favorisce la digestione e aiuta a contrastare l'acidità gastrica.
Acqua solfata (> 200 mg/L di solfati): ha un lieve effetto lassativo, utile in caso di stipsi.
Durante la gravidanza è fondamentale un'adeguata idratazione per il corretto sviluppo fetale e per prevenire ritenzione idrica e infezioni urinarie. Le acque più indicate sono le oligominerali, per garantire un buon equilibrio idrico senza sovraccaricare i reni, e le calciche, utili nel supportare il fabbisogno di calcio della madre e del bambino. Mentre in gravidanza andrebbero evitate le acque ad alto contenuto di sodio, che possono favorire la ritenzione idrica.
In termini di svezzamento ed acque adatte ai neonati, come accennato, sia per l'uso orale, che per la preparazione delle pappe o del latte artificiale è essenziale un'acqua minimamente mineralizzata o oligominerale, con residuo fisso inferiore a 200 mg/L, e povera di sodio (< 20 mg/L) e nitrati (< 10 mg/L), per proteggere i reni immaturi del neonato.
Nelle malattie Renali e nell' ipertensione si devono ridurre l'apporto di minerali come sodio e fosforo, quindi sono indicate le acque minimamente mineralizzate o oligominerali che facilitano la diuresi, ed andrebbero evitate le acque ad alto contenuto di sodio e solfati, che potrebbero affaticare i reni.
Nei disturbi gastrointestinali la tipologia di acqua varia in base alla tipologia di problematica clinica; per esempio in caso di acidità gastrica andrebbero preferite le acque bicarbonate, che aiutano a tamponare l'acidità dello stomaco.
In caso di stitichezza bisogna optare per acque ricche di solfati e magnesio, che hanno un effetto lassativo naturale.
Negli sportivi c'è la necessità di un buon reintegro di Sali minerali, quindi sono adeguate le acque ricche di sodio, calcio e magnesio, che aiutano a recuperare gli elettroliti persi con il sudore.
Infine nelle persone Anziane, se non ci sono diagnosi che consentono una scelta di acqua diversa, sarebbe utile un'acqua con un buon contenuto di calcio per la prevenzione dell'osteoporosi.