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Salute d'asporto

Tre miti legati al consumo di alcol

Ce ne parla il biologo Giuseppe Labianca

Il vino rosso

"Bere mezzo bicchiere a pranzo e a cena di vino fa bene al cuore"; questa è la tipica frase che tutti si sono sentiti ripetere almeno una volta nella vita. Alcuni anni fa sono stati pubblicati alcuni studi che evidenziavano una bassa incidenza di malattie cardiovascolari nella popolazione francese. Questa situazione nota come il "Paradosso Francese", in quanto forti consumatori di carne rossa, venne giustificata con il consumo di vino rosso ed in particolare dal resveratrolo, potente antiossidante presente nella nota bevanda alcolica. A seguito di questa notizia ulteriori studi chiarirono che le lesioni vascolari inziali nelle malattie cardiovascolari erano mediate dai carboidrati e non dai grassi e proteine, per questo in Francia si riscontrava una bassa incidenza, non per il vino. Inoltre è importante sapere che il resveratrolo è presente solo nei vini di altissima qualità, ma in minime concentrazioni, per questo per poterne assumere quantità sufficienti e salutari bisognerebbe bere diversi litri di vino, che a quel punto annullerebbero l'effetto del polifenolo. L'effetto benefico del vino sul sistema cardiovascolare può essere legato ad una azione sulla dilatazione dei vasi sanguigni, quindi un mezzo bicchiere di vino a pranzo è sicuramente un buon compromesso.


La birra è un'ottima bevanda idratante?

L'alcol porta a disidratazione l'organismo e se ci pensiamo è anche abbastanza banale dal momento che quando si beve alcol si va più spesso in bagno. Oltretutto, il contenuto nella birra di sali minerali e vitamine è irrisorio, la birra contiene calorie inutilizzabili in quanto l'alcol non è trasformabile dal nostro organismo in alcun nutriente utile, oltre ad avere un alto indice glicemico che, mobilitando l'insulina, porta ad ingrassare.

Bere solo nel fine settimana

Nessun beneficio per quanto riguarda il consumo di alcol. L'alcol è tossico per le nostre cellule e la capacità di limitarne gli effetti e tollerarne le quantità dipende solo dalla conformazione corporea di ognuno, dall'età e dal sesso. Il fegato ha una capacità limitata di metabolizzarlo e con il tempo questa capacità diminuisce se si esagera nel consumo. L'alcol è anche epatotossico, cancerogeno e neurotossico, il che significa che agisce sulle capacità cognitive; negli adolescenti è dannoso e può causare disturbi della funzione cerebrale, inoltre è estremamente pericoloso in gravidanza, quindi va evitato almeno fino ai 18 anni.
A livello sportivo, l'alcool riduce la sintesi di glicogeno muscolare, la sintesi proteica muscolare, la funzione cognitiva e può dare origine a disturbi del sonno. Va consumato a scopo ricreativo e non come abitudine, con moderazione e in modo consapevole.

Alcol e globuli rossi (anemia)

"Buon vino fa buon sangue" è la forma moderna del latino Vinum bonum laetificat cor hominis. Ci sono stati diversi studi che hanno sicuramente appurato alcune importanti proprietà del vino sull'apparato cardiovascolare, dovuto soprattutto al già citato resveratrolo, ma purtroppo questo non basta a supportare la prima frase. L'alcol può provocare anemia, in quanto causa una alterazione dell'assorbimento della vitamina B12 ed acido folico.

Il motivo che giustifica la frase "Buon vino fa buon sangue "probabilmente nasce dal fatto che la vasodilatazione periferica, dovuta all'ingestione di alcol, provoca un arrossamento del viso, cosicché la persona anemica, normalmente pallida ed emaciata, sembra riprendere colore e quindi stare meglio.
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