Salute d'asporto
Vitamine della salute, la vitamina E
Ce ne parla il biologo Giuseppe Labianca
sabato 25 giugno 2022
La vitamina E è stata scoperta nel lontano 1922 nelle verdure a foglia verde e si è dimostrata efficace nel prevenire la perossidazione lipidica e la formazione dei radicali liberi, quindi rilevandosi un importante antiossidante. È una vitamina liposolubile, sensibile al calore ed alla luce, presente soprattutto in alimenti come olio vegetale, olio di palma, avocado, peperoncino,germe di grano, soia, noci, crusca di riso, olive, verdure a foglia verde e cereali integrali.
Sono stati condotti numerosi studi per dimostrare i benefici della vitamina E in vari aspetti della salute, tra cui la neuroprotezione e la salute cardiovascolare, della pelle e delle ossa, nonché per il trattamento dei tumori.
La vitamina E possiede effetti neuroprotettivi e questo è stato dimostrato in studi clinici e modelli di vari disturbi neurologici, tra cui trauma cranico (TBI), morbo di Alzheimer (AD) e morbo di Parkinson (PD). Studi su modelli animali hanno evidenziato come l'integrazione di Vitamina E riduca il livello di danno al DNA, inoltre uno studio di coorte basato su due popolazioni ha riportato che l'assunzione alimentare di vitamina E e β carotene era associata a un basso rischio di sviluppare il morbo di Parkinson.
La vitamina E ha effetti sulla prevenzione della sindrome metabolica e delle malattie cardiovascolari, poiché agisce limitando la sintesi di colesterolo endogeno e le molecole di adesione che permetteranno la formazione della placca ateromasica, oltre a migliorare i livelli pressori.
Inoltre, la vitamina E è anche ampiamente utilizzata nel campo della dermatologia per i suoi effetti antiossidanti e protettivi dalle radiazioni ultraviolette (UV), nel trattamento di acne ed eczemi, e nel trattamento delle lesioni cutanee, in quanto ne accelera la guarigione riducendo la formazione di cicatrici.
Per quanto riguarda la sua potenziale applicazione per i trattamenti contro il cancro, la vitamina E possiede proprietà antitumorali promettenti come la soppressione della proliferazione delle cellule tumorali, la prevenzione dell'angiogenesi, ovvero la crescita e lo sviluppo di nuovi vasi sanguigni, la modulazione dei fattori di crescita, la promozione dell'arresto del ciclo cellulare e l'induzione della morte cellulare.
È molto raro che si verifichi una carenza da vitamina E, in quanto è facilmente reperibile dieteticamente, ma potrebbe essere riscontrata in soggetti che si sottopongono a diete troppo restrittive o a pazienti con malattie da malassorbimento intestinale. I sintomi possono essere più o meno gravi: dalla diarrea cronica alla presenza di feci morbide e grasse, fino a disturbi a carico dell'apparato muscolo-scheletrico, dalla semplice debolezza muscolare fino a una scarsa trasmissione degli impulsi nervosi periferici, che può degenerare in danni permanenti ai nervi con problematiche nella coordinazione motoria, o malattie della retina che possono portare a cecità, e compromissione del sistema immunitario.
È opportuno non assumere in maniera autonomo un integratore di Vitamina E, ma rivolgersi sempre al medico e/o al nutrizionista.
Come già accennato la Vitamina E presenta notevoli proprietà antiinfiammatorie ed antiossidanti, infatti diversi studi hanno dimostrato che la vitamina E potrebbe inibire la secrezione di molecole mediatrici dell'infiammazione come gli eicosanoidi e l'enzima ciclossigenasi-2 (COX-2), oltre che stoppare le vie i segnalazione dell'infiammazione (NFKB), ovvero le stesse molecole sulle quali agiscono diversi farmaci antiinfiammatori.
Sono stati condotti numerosi studi per dimostrare i benefici della vitamina E in vari aspetti della salute, tra cui la neuroprotezione e la salute cardiovascolare, della pelle e delle ossa, nonché per il trattamento dei tumori.
La vitamina E possiede effetti neuroprotettivi e questo è stato dimostrato in studi clinici e modelli di vari disturbi neurologici, tra cui trauma cranico (TBI), morbo di Alzheimer (AD) e morbo di Parkinson (PD). Studi su modelli animali hanno evidenziato come l'integrazione di Vitamina E riduca il livello di danno al DNA, inoltre uno studio di coorte basato su due popolazioni ha riportato che l'assunzione alimentare di vitamina E e β carotene era associata a un basso rischio di sviluppare il morbo di Parkinson.
La vitamina E ha effetti sulla prevenzione della sindrome metabolica e delle malattie cardiovascolari, poiché agisce limitando la sintesi di colesterolo endogeno e le molecole di adesione che permetteranno la formazione della placca ateromasica, oltre a migliorare i livelli pressori.
Inoltre, la vitamina E è anche ampiamente utilizzata nel campo della dermatologia per i suoi effetti antiossidanti e protettivi dalle radiazioni ultraviolette (UV), nel trattamento di acne ed eczemi, e nel trattamento delle lesioni cutanee, in quanto ne accelera la guarigione riducendo la formazione di cicatrici.
Per quanto riguarda la sua potenziale applicazione per i trattamenti contro il cancro, la vitamina E possiede proprietà antitumorali promettenti come la soppressione della proliferazione delle cellule tumorali, la prevenzione dell'angiogenesi, ovvero la crescita e lo sviluppo di nuovi vasi sanguigni, la modulazione dei fattori di crescita, la promozione dell'arresto del ciclo cellulare e l'induzione della morte cellulare.
È molto raro che si verifichi una carenza da vitamina E, in quanto è facilmente reperibile dieteticamente, ma potrebbe essere riscontrata in soggetti che si sottopongono a diete troppo restrittive o a pazienti con malattie da malassorbimento intestinale. I sintomi possono essere più o meno gravi: dalla diarrea cronica alla presenza di feci morbide e grasse, fino a disturbi a carico dell'apparato muscolo-scheletrico, dalla semplice debolezza muscolare fino a una scarsa trasmissione degli impulsi nervosi periferici, che può degenerare in danni permanenti ai nervi con problematiche nella coordinazione motoria, o malattie della retina che possono portare a cecità, e compromissione del sistema immunitario.
È opportuno non assumere in maniera autonomo un integratore di Vitamina E, ma rivolgersi sempre al medico e/o al nutrizionista.