
Salute d'asporto
Vitamine della salute: vitamina D
Ce ne parla il biologo Giuseppe Labianca
sabato 18 giugno 2022
La vitamina D è una vitamina liposolubile presente naturalmente in pochi alimenti (pesce grasso, come sardine, aringhe, tonno, sgombro, salmone e olio di fegato di merluzzo, tuorli d'uovo, funghi shiitake, fegato), quindi la sintesi dermica dopo la radiazione ultravioletta B (UVB) rimane la principale via per ottenerla, rappresentando il 90% della sua disponibilità. Essa deriva da un precursore simile al colesterolo (7-deidrocolesterolo) che si trova nelle cellule epidermiche della pelle e può essere convertito dopo la radiazione UVB in pre-vitamina D e successivamente a causa di un'ulteriore conversione enzimatica nelle sue forme attive.
Una grave carenza di vitamina D può causare rachitismo nei neonati o nei bambini e osteomalacia negli adulti, sebbene si tratti di malattie rare nella maggior parte dei paesi sviluppati. Tuttavia, la carenza subclinica di vitamina D è più prevalente e può essere associata all'osteoporosi e ad una maggiore incidenza di cadute o fratture.
Vitamina D in gravidanza
Diversi studi hanno indicato l'associazione tra carenza materna di vitamina D e un rischio crescente di sviluppare preeclampsia, diabete gestazionale, parto pretermine, bambini piccoli per l'età gestazionale e ridotta formazione ossea fetale. Purtroppo a causa di limitate prove disponibili per valutare i benefici e i danni dell'integrazione di vitamina D durante la gravidanza, questo intervento non è raccomandato dall'Organizzazione Mondiale della Sanità come cura prenatale di routine. È quindi importante che durante la gravidanza si ponga particolare attenzione al dosaggio di quest'ultima.
Vitamina D e sistema immunitario
La letteratura scientifica con studi più o meno recenti, ha dimostrato che le cellule del sistema immunitario posseggono il recettore per la vitamina D ed anche i meccanismi enzimatici per convertire la vitamina nella sua forma attiva, il calcitriolo. Questo di per sé suggerisce che la vitamina D abbia un ruolo nell'immunità. In accordo con questa nozione, altri studi hanno suggerito che la vitamina D esercita di fatto azioni immunomodulatorie ed è in grado di modulare la risposta infiammatoria ad agenti batterici e virali. Allo stato attuale delle conoscenze, non è affatto comprovato però che la correzione di una carenza di vitamina D sia utile a rafforzare il sistema immunitario e a prevenire o attenuare il decorso di infezioni in genere e infezioni respiratorie in particolare.
Non c'è un consenso unanime nella comunità scientifica e medica su quali siano i livelli ottimali di vitamina D e sulla definizione clinica di carenza. In un recente documento dell'Associazione Italiana degli Endocrinologi Clinici, si considerano sufficienti nella popolazione generale valori uguali o maggiori di 20 ng/ml (50 nmol/L).
In una recente nota dell'AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco, 2019) con la quale sono state aggiornate le indicazioni per la "Prevenzione e trattamento della carenza di vitamina D" nella popolazione adulta, si indicano come valori desiderabili di 25(OH)D valori compresi tra 20 e 40 ng/mL. Valori indicativi di "carenza" di vitamina D sono individuati, invece, per valori di 25(OH)D inferiori a 20 ng/mL.
La vitamina D è un nutriente essenziale non solo importante per la salute delle ossa, ma anche benefico per molti altri sistemi. Sebbene intossicazioni di Vitamina D siano poco documentate, soprattutto nei bambini, nutrizionisti e medici dovrebbero fornire indicazione sulla supplementazione della stessa.
Vitamina D e salute delle ossaUna grave carenza di vitamina D può causare rachitismo nei neonati o nei bambini e osteomalacia negli adulti, sebbene si tratti di malattie rare nella maggior parte dei paesi sviluppati. Tuttavia, la carenza subclinica di vitamina D è più prevalente e può essere associata all'osteoporosi e ad una maggiore incidenza di cadute o fratture.
Vitamina D in gravidanza
Diversi studi hanno indicato l'associazione tra carenza materna di vitamina D e un rischio crescente di sviluppare preeclampsia, diabete gestazionale, parto pretermine, bambini piccoli per l'età gestazionale e ridotta formazione ossea fetale. Purtroppo a causa di limitate prove disponibili per valutare i benefici e i danni dell'integrazione di vitamina D durante la gravidanza, questo intervento non è raccomandato dall'Organizzazione Mondiale della Sanità come cura prenatale di routine. È quindi importante che durante la gravidanza si ponga particolare attenzione al dosaggio di quest'ultima.
Vitamina D e sistema immunitario
La letteratura scientifica con studi più o meno recenti, ha dimostrato che le cellule del sistema immunitario posseggono il recettore per la vitamina D ed anche i meccanismi enzimatici per convertire la vitamina nella sua forma attiva, il calcitriolo. Questo di per sé suggerisce che la vitamina D abbia un ruolo nell'immunità. In accordo con questa nozione, altri studi hanno suggerito che la vitamina D esercita di fatto azioni immunomodulatorie ed è in grado di modulare la risposta infiammatoria ad agenti batterici e virali. Allo stato attuale delle conoscenze, non è affatto comprovato però che la correzione di una carenza di vitamina D sia utile a rafforzare il sistema immunitario e a prevenire o attenuare il decorso di infezioni in genere e infezioni respiratorie in particolare.
Non c'è un consenso unanime nella comunità scientifica e medica su quali siano i livelli ottimali di vitamina D e sulla definizione clinica di carenza. In un recente documento dell'Associazione Italiana degli Endocrinologi Clinici, si considerano sufficienti nella popolazione generale valori uguali o maggiori di 20 ng/ml (50 nmol/L).
In una recente nota dell'AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco, 2019) con la quale sono state aggiornate le indicazioni per la "Prevenzione e trattamento della carenza di vitamina D" nella popolazione adulta, si indicano come valori desiderabili di 25(OH)D valori compresi tra 20 e 40 ng/mL. Valori indicativi di "carenza" di vitamina D sono individuati, invece, per valori di 25(OH)D inferiori a 20 ng/mL.
La vitamina D è un nutriente essenziale non solo importante per la salute delle ossa, ma anche benefico per molti altri sistemi. Sebbene intossicazioni di Vitamina D siano poco documentate, soprattutto nei bambini, nutrizionisti e medici dovrebbero fornire indicazione sulla supplementazione della stessa.