Standing Ovation
Cultura, sociale e…memoria: mente allenata con allegria, il progetto dell’ Anteas
STANDING OVATION – Le recensioni di Giovanni Ronco
domenica 12 febbraio 2017
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Cari amici di Standing Ovation in questa puntata recensiamo un progetto culturale efficace ed ambizioso promosso nelle scorse settimane dall'associazione di volontariato ANTEAS. Si tratta del progetto "Giocosa-mente" ed è stato tenuto dallo psicologo Michele Massimo Laforgia, per venti frequentanti che hanno deciso di misurarsi con un percorso di allenamento e mantenimento – rafforzamento della memoria, attraverso una serie di esercizi cognitivi in forma prevalentemente ludica.
Il corso è iniziato nello scorso mese di novembre ed ora è giunto quasi al termine (ultimo incontro previsto domani 13 febbraio presso la sede dell'Anteas, nella quale si sono tenuti anche gli altri incontri). Il progetto rientra in una serie d'iniziative che l'associazione, che da poco ha nominato il nuovo presidente, Sabina Fortunato, subentrata ad Antonio Malizia, ha promosso in favore della popolazione più anziana e bisognosa di supporti e stimoli socio – culturali, basti pensare ai corsi d'informatica ma le iniziative future non mancheranno di sicuro, dopo alcuni contatti avuti già col nuovo assessore alla Cultura Felice Di Lernia.
Tornando al progetto è scontato dire che gli iscritti hanno beneficiato di un momento di svago costruttivo volto ad una prevenzione di quei disagi fisici e psicologici che potrebbero derivare da patologie specifiche e processi irreversibili d'invecchiamento. Il tutto attraverso la proposta di "giochi" di memoria facili e versatili, cioè adattabili a seconda del profilo del singolo partecipante. Privilegiate alcune strategie d'intervento come la classificazione, l'osservazione dei dettagli, l'associazione e la ripetizione, col raggiungimento della consapevolezza e dell'orientamento rispetto alla realtà circostante, con il potenziamento della concentrazione, del linguaggio e dell'attenzione, la discussione riguardo all'esecuzione delle attività, tra condivisione e confronto. L'atmosfera giocosa e serena ha insomma contribuito a stemperare quei primi, possibili, disagi, derivanti dalle prime eventuali prese di coscienza relative a primi sintomi di declino fisico, come potrebbe essere la perdita della memoria. Inutile comunque ricordare che la lettura quotidiana, tenendo in allenamento costante il cervello, può essere un primo decisivo antidoto contro questo minaccioso "fantasma" adombrato della vecchiaia.
Ci è sembrato giusto aprire oggi questa parentesi su questo tipo di attività socio- culturali in quanto la nostra rubrica spinge proprio alla lettura ed all'utilizzo conseguente della memoria (ogni settimana proponiamo la lettura di libri o recensiamo eventi culturali che abbiano stimolato in ogni modo il cervello del nostro pubblico) ed inoltre sappiamo quanto la popolazione anziana sia sempre in aumento e quindi richieda un sempre maggiore focus d'interesse da parte nostra, impegnati quasi quotidianamente a raccontare ed "accompagnare" la nostra comunità civile. Ben vengano i percorsi cognitivi di ogni genere a favore d'una fetta di popolazione sempre più numerosa e meritevole d'ogni diritto di continuare quella "partecipazione" alla vita del consorzio umano.
Il corso è iniziato nello scorso mese di novembre ed ora è giunto quasi al termine (ultimo incontro previsto domani 13 febbraio presso la sede dell'Anteas, nella quale si sono tenuti anche gli altri incontri). Il progetto rientra in una serie d'iniziative che l'associazione, che da poco ha nominato il nuovo presidente, Sabina Fortunato, subentrata ad Antonio Malizia, ha promosso in favore della popolazione più anziana e bisognosa di supporti e stimoli socio – culturali, basti pensare ai corsi d'informatica ma le iniziative future non mancheranno di sicuro, dopo alcuni contatti avuti già col nuovo assessore alla Cultura Felice Di Lernia.
Tornando al progetto è scontato dire che gli iscritti hanno beneficiato di un momento di svago costruttivo volto ad una prevenzione di quei disagi fisici e psicologici che potrebbero derivare da patologie specifiche e processi irreversibili d'invecchiamento. Il tutto attraverso la proposta di "giochi" di memoria facili e versatili, cioè adattabili a seconda del profilo del singolo partecipante. Privilegiate alcune strategie d'intervento come la classificazione, l'osservazione dei dettagli, l'associazione e la ripetizione, col raggiungimento della consapevolezza e dell'orientamento rispetto alla realtà circostante, con il potenziamento della concentrazione, del linguaggio e dell'attenzione, la discussione riguardo all'esecuzione delle attività, tra condivisione e confronto. L'atmosfera giocosa e serena ha insomma contribuito a stemperare quei primi, possibili, disagi, derivanti dalle prime eventuali prese di coscienza relative a primi sintomi di declino fisico, come potrebbe essere la perdita della memoria. Inutile comunque ricordare che la lettura quotidiana, tenendo in allenamento costante il cervello, può essere un primo decisivo antidoto contro questo minaccioso "fantasma" adombrato della vecchiaia.
Ci è sembrato giusto aprire oggi questa parentesi su questo tipo di attività socio- culturali in quanto la nostra rubrica spinge proprio alla lettura ed all'utilizzo conseguente della memoria (ogni settimana proponiamo la lettura di libri o recensiamo eventi culturali che abbiano stimolato in ogni modo il cervello del nostro pubblico) ed inoltre sappiamo quanto la popolazione anziana sia sempre in aumento e quindi richieda un sempre maggiore focus d'interesse da parte nostra, impegnati quasi quotidianamente a raccontare ed "accompagnare" la nostra comunità civile. Ben vengano i percorsi cognitivi di ogni genere a favore d'una fetta di popolazione sempre più numerosa e meritevole d'ogni diritto di continuare quella "partecipazione" alla vita del consorzio umano.