Standing Ovation
Dizionario storico araldico di Trani, ecco il secondo volume
Aurora & Spaccucci, torna la caccia agli stemmi
lunedì 20 febbraio 2012
In attesa del terzo ed ultimo volume, per il compimento di un'insperata e sorprendente trilogia, ecco in libreria il secondo volume del Dizionario storico - araldico di Trani. Un "dove eravamo rimasti", rispetto al primo, per continuare il viaggio nel tempo, nella Trani che va dall'XI al XV secolo. La piazza tranese deve ritenersi davvero fortunata dal momento che due studiosi come Felice Spaccucci e Mauro Aurora hanno deciso d'intraprendere con scrupolo e gran lavoro nella ricerca, un'impresa davvero titanica, andando a ritroso nel tempo e ricavando, tra documenti e manoscritti, gli stemmi delle nobili famiglie tranesi e dei vescovi ed arcivescovi che hanno espletato il loro mandato nella nostra città, ma anche di quegli alti prelati tranesi che hanno svolto la propria azione pastorale lontano dalle mura amiche, dando lustro alla nostra città. Altri stemmi e simboli di famiglie e casati risalenti alle dominazioni straniere coprotagoniste della vita tranese.
Anche stavolta una squadra di abili disegnatori e artisti ha riprodotto fedelmente i simboli ed i particolari degli stemmi, che finiscono per essere dei biglietti da visita dello splendore tranese di quei primi secoli dopo il Mille. Una testimonianza di nobiltà borghese, che univa il decoro delle famiglie tranesi, la loro dignità e le proprie virtù innate, con quel dinamismo che le contraddistinse in tutto il Sud Italia. Le notizie storiche di quei secoli, curate sempre con grande precisione da Felice Spaccucci, decano degli studios tranesi, s'intreccia anche stavolta con la vita ed i personaggi principali di quelle famiglie e di questa nostra benemerita diocesi, che tanti illustri e virtuosi vescovi ha sfornato in quei secoli, ma anche in seguito. Lo stemma diviene il tratto di riconoscimento, la testimonianza dei valori di quel nucleo familiare che non è più un cerchio "chiuso" di azioni, imprese, idee ed atti audaci nell'ambito del commercio e dei rapporti con l'esterno, da parte dei singoli rappresentanti delle famiglie, ma vessillo che getta un ponte verso l'esterno, verso la storia, verso i posteri. Tutto l'opposto in quella Trani protagonista, della cura del particolare di guicciardiniana memoria.
Una traccia da seguire, per poi non accontentarsi di un freddo elenco genealogico, rischio che spesso si corre quando ci si accosta allo studio dell'araldica, ma spunto per riscrivere la storia della città di Trani, narrazione appassionata di grandi innovazioni e progresso compiuto in quei secoli, grazie all'intraprendenza delle famiglie- classe guida e da quei vescovi che divengono a loro volta guide spirituali di una comunità che vive un ruolo di assoluta protagonista nel panorama mediterraneo di quei quattro memorabili secoli. Un grande lavoro editoriale che si prepara a bissare il successo del primo volume e che stavolta porta un bagaglio di notizie e curiosità ancora più stimolanti per il lettore. Il contesto tranese s'intreccia poi con quello delle dominazioni straniere che caratterizzano la vita politica di quei secoli, unitamente alle culture religiose, vedi quella ebraica, che già da quei tempi coesistono in una Trani cosmopolita ed inedita, raccontata magnificamente in questo imperdibile Dizionario.
Anche stavolta una squadra di abili disegnatori e artisti ha riprodotto fedelmente i simboli ed i particolari degli stemmi, che finiscono per essere dei biglietti da visita dello splendore tranese di quei primi secoli dopo il Mille. Una testimonianza di nobiltà borghese, che univa il decoro delle famiglie tranesi, la loro dignità e le proprie virtù innate, con quel dinamismo che le contraddistinse in tutto il Sud Italia. Le notizie storiche di quei secoli, curate sempre con grande precisione da Felice Spaccucci, decano degli studios tranesi, s'intreccia anche stavolta con la vita ed i personaggi principali di quelle famiglie e di questa nostra benemerita diocesi, che tanti illustri e virtuosi vescovi ha sfornato in quei secoli, ma anche in seguito. Lo stemma diviene il tratto di riconoscimento, la testimonianza dei valori di quel nucleo familiare che non è più un cerchio "chiuso" di azioni, imprese, idee ed atti audaci nell'ambito del commercio e dei rapporti con l'esterno, da parte dei singoli rappresentanti delle famiglie, ma vessillo che getta un ponte verso l'esterno, verso la storia, verso i posteri. Tutto l'opposto in quella Trani protagonista, della cura del particolare di guicciardiniana memoria.
Una traccia da seguire, per poi non accontentarsi di un freddo elenco genealogico, rischio che spesso si corre quando ci si accosta allo studio dell'araldica, ma spunto per riscrivere la storia della città di Trani, narrazione appassionata di grandi innovazioni e progresso compiuto in quei secoli, grazie all'intraprendenza delle famiglie- classe guida e da quei vescovi che divengono a loro volta guide spirituali di una comunità che vive un ruolo di assoluta protagonista nel panorama mediterraneo di quei quattro memorabili secoli. Un grande lavoro editoriale che si prepara a bissare il successo del primo volume e che stavolta porta un bagaglio di notizie e curiosità ancora più stimolanti per il lettore. Il contesto tranese s'intreccia poi con quello delle dominazioni straniere che caratterizzano la vita politica di quei secoli, unitamente alle culture religiose, vedi quella ebraica, che già da quei tempi coesistono in una Trani cosmopolita ed inedita, raccontata magnificamente in questo imperdibile Dizionario.