Standing Ovation
"Elogio del cane", dedicato ai tanti appassionati tranesi
STANDING OVATION – Le recensioni di Giovanni Ronco
lunedì 20 marzo 2017
0.07
Quando ho saputo dell'esistenza di questo libro, che in verità è una lunga postilla, un'appendice corposa ad un'altra opera di Aristotele, "Storia degli animali", rivisitata da un intellettuale bizantino del XV secolo, Teodoro Gaza, ho pensato di fare cosa gradita, nel segnalarlo, ai tanti amanti degli animali, dei cani in particolare, presenti tra i nostri sempre più numerosi lettori.
La dotta ed elegante postilla, che ora diviene un libro curato da Lucio Coco per Olschki Editore, Firenze, Pagg. 32, 5 euro si chiama proprio "Elogio del cane", fu pubblicata per la prima volta a Parigi nel 1590. Nel testo Teodoro ci spiega come il cane sia l'animale praticamente perfetto, che coniuga nel suo essere un vasto ventaglio di virtù e pregi: il coraggio del leone, l'ubbidienza dei buoi, l'intelligenza dei cavalli, la resistenza dei muli. Platone lo indica come un modello per chi governa per l'indole "oltreché coraggiosa, filosofica". Teodoro sottolinea come il cane sia l'unico animale in grado di dare piena soddisfazione al padrone: sta in casa quando questi è in casa, esce quando lui esce e fa di tutto per procurare gioia al padrone stesso.
Nel libro vi è anche una chicca per gli appassionati, un momento in cui la storia e la cultura sublimano l'esistenza stessa di questo animale, in quanto si potrà leggere un piccolo capitolo dedicato ai "Cani famosi nell'antichità": Argo, il cane di Ulisse che nel XVII dell'Odissea riconosce dopo tanti anni il padrone e solo allora può morire in pace; i cagnolini di Trimalcione e della coniuge Fortunata, con la sua cagnetta Perla, nera e grassa, avvolta in una fascia verde pisello, nel Satyricon di Petronio. E' ricordato anche il cane di Esiodo, che fece scoprire gli assassini del poeta ; un altro, chiamato Pirro che saltò nel rogo del padrone morendo con lui tra le fiamme; il cane di Santippo padre di Pericle che nuotò dietro l'imbarcazione che lo stava portando a Salamina e morì per la fatica, una volta approdato a terra.
Un excursus storico che è un omaggio ed una lode a questo animale che da anni allieta le giornate di tanti umani, rendendole più sopportabili rispetto alle varie tribolazioni che altri umani provvedono a generare. Una lettura leggera ma al tempo stesso nobile nella "celebrazione" degna del miglior amico dell'animale- uomo, quello che si dovrebbe distinguere per la coscienza.
La dotta ed elegante postilla, che ora diviene un libro curato da Lucio Coco per Olschki Editore, Firenze, Pagg. 32, 5 euro si chiama proprio "Elogio del cane", fu pubblicata per la prima volta a Parigi nel 1590. Nel testo Teodoro ci spiega come il cane sia l'animale praticamente perfetto, che coniuga nel suo essere un vasto ventaglio di virtù e pregi: il coraggio del leone, l'ubbidienza dei buoi, l'intelligenza dei cavalli, la resistenza dei muli. Platone lo indica come un modello per chi governa per l'indole "oltreché coraggiosa, filosofica". Teodoro sottolinea come il cane sia l'unico animale in grado di dare piena soddisfazione al padrone: sta in casa quando questi è in casa, esce quando lui esce e fa di tutto per procurare gioia al padrone stesso.
Nel libro vi è anche una chicca per gli appassionati, un momento in cui la storia e la cultura sublimano l'esistenza stessa di questo animale, in quanto si potrà leggere un piccolo capitolo dedicato ai "Cani famosi nell'antichità": Argo, il cane di Ulisse che nel XVII dell'Odissea riconosce dopo tanti anni il padrone e solo allora può morire in pace; i cagnolini di Trimalcione e della coniuge Fortunata, con la sua cagnetta Perla, nera e grassa, avvolta in una fascia verde pisello, nel Satyricon di Petronio. E' ricordato anche il cane di Esiodo, che fece scoprire gli assassini del poeta ; un altro, chiamato Pirro che saltò nel rogo del padrone morendo con lui tra le fiamme; il cane di Santippo padre di Pericle che nuotò dietro l'imbarcazione che lo stava portando a Salamina e morì per la fatica, una volta approdato a terra.
Un excursus storico che è un omaggio ed una lode a questo animale che da anni allieta le giornate di tanti umani, rendendole più sopportabili rispetto alle varie tribolazioni che altri umani provvedono a generare. Una lettura leggera ma al tempo stesso nobile nella "celebrazione" degna del miglior amico dell'animale- uomo, quello che si dovrebbe distinguere per la coscienza.