Standing Ovation
Il destino di Edward Wayne, sulla linea d’ombra della vita
STANDING OVATION – Le recensioni di Giovanni Ronco
domenica 5 marzo 2017
Quando mi sono approcciato al libro di Domenico Tambone che ho avuto il piacere di presentare una settimana fa durante un incontro culturale organizzato dall'associazione Controcorrente, ho subito pensato alla "Linea d'ombra" di Conrad. In fondo, "Il destino di Edward Wayne", esordio letterario edito da Favia editrice, 359 pagg, 14 euro, è un viaggio introspettivo di un giovane che molla tutte le sue certezze e gli agi d'una famiglia benestante per giocarsi il suo destino diventando uomo, rompendo con un presente conflittuale soprattutto col padre e andando incontro alla vita con tutte le sue asperità, le sue ingiustizie, le sue sconfitte, ma anche con tutte le sue lezioni che t'insegnano a stare al mondo per davvero.
Domenico Tambone rivela uno stile molto scorrevole ed una capacità di giocare, attraverso le peripezie del protagonista, su più fronti, anche dal punto di vista morale, oltre che temporale. Il romanzo è ambientato nel 700, ai tempi ancora vigeva la schiavitù e con un'impresa affrontata su uno di quei vascelli che hanno fatto sognare milioni di lettori amanti del genere avventuroso. Ma il romanzo del nostro Tambone non è solo avventura: è anche introspezione, amore, sudore, odore di vita che ti riserva sempre l'ennesima sorpresa. E' un romanzo che si legge d'un fiato e dunque ideale per la bella stagione entrante. Apparentemente leggero: invita ad una profonda riflessione sui vincoli che ancora schiacciano l'uomo al giorno d'oggi, invece della schiavitù o delle convenzioni familiari d'una volta. Dall'approccio storico, passa a quello transitivo e contemporaneo legato alle incertezze dei giovani d'oggi. Alle loro scommesse e paure. Ma anche alle loro speranze, che sono quelle che restano nei lettori alla fine del viaggio con Edward.
Domenico Tambone rivela uno stile molto scorrevole ed una capacità di giocare, attraverso le peripezie del protagonista, su più fronti, anche dal punto di vista morale, oltre che temporale. Il romanzo è ambientato nel 700, ai tempi ancora vigeva la schiavitù e con un'impresa affrontata su uno di quei vascelli che hanno fatto sognare milioni di lettori amanti del genere avventuroso. Ma il romanzo del nostro Tambone non è solo avventura: è anche introspezione, amore, sudore, odore di vita che ti riserva sempre l'ennesima sorpresa. E' un romanzo che si legge d'un fiato e dunque ideale per la bella stagione entrante. Apparentemente leggero: invita ad una profonda riflessione sui vincoli che ancora schiacciano l'uomo al giorno d'oggi, invece della schiavitù o delle convenzioni familiari d'una volta. Dall'approccio storico, passa a quello transitivo e contemporaneo legato alle incertezze dei giovani d'oggi. Alle loro scommesse e paure. Ma anche alle loro speranze, che sono quelle che restano nei lettori alla fine del viaggio con Edward.