Standing Ovation
Il ricordo di monsignor Nicola Altobello: una pubblicazione di Felice Spaccucci
STANDING OVATION – Le recensioni di Giovanni Ronco
domenica 2 luglio 2017
E' un testo intriso di devozione e dignità, quello che Felice Spaccucci, su "commissione" della Comunità delle Suore Clarisse di S.Giovanni, in occasione del cinquantesimo anniversario della morte del prelato, commemorata l'anno scorso, il 2016, ha realizzato con la consueta cura nella ricerca e rispetto delle fonti e della fedele ricostruzione di fatti e riferimenti storico sociali.
Questa settimana parliamo di "Mons. Nicola Altobello, Arcidiacono del Capitolo Metropolitano di Trani", edito dall'azienda tipografica De Biase di Ruvo di Puglia, 137 pagg. e scritto da un autore a noi sempre molto caro, come Spaccucci, nel suo ruolo di memoria storico – religiosa rispetto ai tanti uomini santi, monumenti e testimonianze che hanno segnato, nella dignità e decoro di una Storia illustre, tanta parte della narrazione riguardante la nostra Trani ed il nostro Sud Italia.
Mons. Altobello morì nel 1966 e con la sua opera evangelizzatrice e di sostegno verso i bisognosi e "gli ultimi", come i detenuti, ha "coperto" gran parte del Novecento tranese, in quel contesto di Fede e azione, sacrificio e dedizione verso Dio ed il Prossimo. Oltre all'ineccepibile servizio ecclesiastico, come testimoniato da testo di Spaccucci, il Nostro è ricordato per aver contribuito a diffondere a Trani la devozione verso la Vergine dell'Apparizione. Questo sentimento di forte fede e dedizione alla Madonna, si concretizzò nell'azione finalizzata alla costruzione del Monastero attiguo il Santuario dell' Apparizione in via Andria, che tutt'oggi ospita la Comunità delle suore di San Giovanni.
L'impegno di don Nicola per la diffusione della devozione alla Madonna, apparsa al medico Pascariello Macchia nel 1656, per la risoluzione miracolosa del morbo della peste che aveva colpito Trani, si attuò attraverso il ruolo di Rettore del Santuario e con l'istituzione della benemerita Confraternita dell'Apparizione, insieme a sua sorella suor Imelda che aiutò mons. Altobello in questa "sacra" fase di preghiera e devozione nei confronti di Maria. Il testo ricostruisce con stile semplice e godibile nella lettura, tutta la vita del prelato tranese, dalla nascita, alla sua vocazione, all'ordinazione vera e propria, ai primi contatti con un tessuto sociale povero e bisognoso di guide, lo stesso don Nicola trovò nella figura di Mons. Carrano una guida decisiva. La sua vita, pagina dopo pagina, si snoda nel racconto di Spaccucci, tra i vari impegni assunti: la vicinanza alla cittadinanza tranese vessata dalle guerre, la missione nell'Azione cattolica, fino al ricongiungimento con il percorso più caro, quello che, dopo l'operato di don Giuseppe Rossi, lo portò all'affinamento e alla diffusione del culto nei confronti della Vergine dell'Apparizione e al sostegno nei confronti della stessa Confraternita e del Santuario, da lui fatto restaurare ed ampliare. Oggi don Mauro Sarni, attuale rettore dell'edificio sacro, continua con umiltà, decisione e pragmatismo, nel solco dei suoi predecessori, ed in particolare di don Rossi e Mons. Altobello, quell'infaticabile opera di evangelizzazione della comunità parrocchiale e dei fedeli del santuario, che ogni giorno giungono dal centro cittadino, oltre che di preziosa "compresenza" con le suore del monastero attiguo. Da segnalare nel testo alcune preghiere ideate dallo stesso Mons. Altobello ed una copertina impreziosita da un'opera dell'artista tranese Fulvio De Vecchio, ormai celebre in tutta Italia per le sue toccanti e mistiche rappresentazioni sacre: una di questa, come dicevamo, campeggia sulla copertina del testo di Spaccucci e raffigura le due immagini del santuario sormontato dal ricordo iconografico dell'apparizione di Maria al medico tranese.
Questa settimana parliamo di "Mons. Nicola Altobello, Arcidiacono del Capitolo Metropolitano di Trani", edito dall'azienda tipografica De Biase di Ruvo di Puglia, 137 pagg. e scritto da un autore a noi sempre molto caro, come Spaccucci, nel suo ruolo di memoria storico – religiosa rispetto ai tanti uomini santi, monumenti e testimonianze che hanno segnato, nella dignità e decoro di una Storia illustre, tanta parte della narrazione riguardante la nostra Trani ed il nostro Sud Italia.
Mons. Altobello morì nel 1966 e con la sua opera evangelizzatrice e di sostegno verso i bisognosi e "gli ultimi", come i detenuti, ha "coperto" gran parte del Novecento tranese, in quel contesto di Fede e azione, sacrificio e dedizione verso Dio ed il Prossimo. Oltre all'ineccepibile servizio ecclesiastico, come testimoniato da testo di Spaccucci, il Nostro è ricordato per aver contribuito a diffondere a Trani la devozione verso la Vergine dell'Apparizione. Questo sentimento di forte fede e dedizione alla Madonna, si concretizzò nell'azione finalizzata alla costruzione del Monastero attiguo il Santuario dell' Apparizione in via Andria, che tutt'oggi ospita la Comunità delle suore di San Giovanni.
L'impegno di don Nicola per la diffusione della devozione alla Madonna, apparsa al medico Pascariello Macchia nel 1656, per la risoluzione miracolosa del morbo della peste che aveva colpito Trani, si attuò attraverso il ruolo di Rettore del Santuario e con l'istituzione della benemerita Confraternita dell'Apparizione, insieme a sua sorella suor Imelda che aiutò mons. Altobello in questa "sacra" fase di preghiera e devozione nei confronti di Maria. Il testo ricostruisce con stile semplice e godibile nella lettura, tutta la vita del prelato tranese, dalla nascita, alla sua vocazione, all'ordinazione vera e propria, ai primi contatti con un tessuto sociale povero e bisognoso di guide, lo stesso don Nicola trovò nella figura di Mons. Carrano una guida decisiva. La sua vita, pagina dopo pagina, si snoda nel racconto di Spaccucci, tra i vari impegni assunti: la vicinanza alla cittadinanza tranese vessata dalle guerre, la missione nell'Azione cattolica, fino al ricongiungimento con il percorso più caro, quello che, dopo l'operato di don Giuseppe Rossi, lo portò all'affinamento e alla diffusione del culto nei confronti della Vergine dell'Apparizione e al sostegno nei confronti della stessa Confraternita e del Santuario, da lui fatto restaurare ed ampliare. Oggi don Mauro Sarni, attuale rettore dell'edificio sacro, continua con umiltà, decisione e pragmatismo, nel solco dei suoi predecessori, ed in particolare di don Rossi e Mons. Altobello, quell'infaticabile opera di evangelizzazione della comunità parrocchiale e dei fedeli del santuario, che ogni giorno giungono dal centro cittadino, oltre che di preziosa "compresenza" con le suore del monastero attiguo. Da segnalare nel testo alcune preghiere ideate dallo stesso Mons. Altobello ed una copertina impreziosita da un'opera dell'artista tranese Fulvio De Vecchio, ormai celebre in tutta Italia per le sue toccanti e mistiche rappresentazioni sacre: una di questa, come dicevamo, campeggia sulla copertina del testo di Spaccucci e raffigura le due immagini del santuario sormontato dal ricordo iconografico dell'apparizione di Maria al medico tranese.