Standing Ovation
Piazzolla e la Trani vera
Una passeggiata lunga trent'anni, dal 1960 al 1980
mercoledì 29 dicembre 2010
Una passeggiata lunga trent'anni, dal 1960 al 1980, per le vie di Trani, incontrando personaggi – simbolo e luoghi storici di una delle città più affascinanti d'Italia, attraverso l'obiettivo fotografico di un appassionato della vita e di Trani, come Ruggiero Piazzolla. Tutto questo è ora raccolto in un elegante volume che fa bella mostra di se nelle librerie tranesi e che racconta, scatto dopo scatto, volto dopo volto, via dopo via, le pagine memorabili di una Trani che va scomparendo: una Trani vera, fatta di antichi mestieri, di botteghe artigiane, di pescatori dai visi bruciati, di bambini lerci ma felici, come gli scugnizzi napoletani, di monumenti artistici rispettati e di monumenti "umani" ritratti durante il loro umile ma dignitoso e prezioso lavoro.
Trent'anni della Trani che conta per davvero: la Trani della compostezza e del divertimento raggiunto con poco; una Trani che ha gli occhi felici dei ragazzi degli "anni ruggenti", quelli che si ritrovavano al mare per fare il bagno al mattino e l'amore al pomeriggio, se consentito, invece di rimbambirsi con la playstation o il palmare che ti fa chattare o ascoltare musica da eterno solitario. Era la Trani, quella raccontata dal nostro Ruggiero, con un'operazione "versitica", (non tramite letteratura ma tramite immagini fotografiche che assomigliano ad affreschi estemporanei), nella quale era bello stare insieme ed in cui era ancora possibile chiudere un incontro tra donne di popolo e/ o borghesi, senza sparlare di alcuno o invidiando questo o quell'altro. È una Trani che ti fa sentire il campanello del lattaio che di sera ti portava la dolce e ancora genuina bevanda, in bicicletta, con il sottofondo d'un campanello. E' la Trani in cui fermavano i treni di una certa importanza e nella quale era ancora possibile gustarsi un film all'aperto, d'estate, col profumo dei fiori, presso l'Arena Salver. Ma quella dell'autore non è una mera trovata nostalgica dei bei tempi andati.
L'operazione culturale di Piazzolla è veristica nel senso che da una parte denuncia anche le misere condizioni di vita di ampie fette della popolazione tranese, nonostante l'Italia stesse vivendo i gli anni del boom economico, ricordandoci dunque che vi era sempre un Sud non del tutto avviato sulla strada dello sviluppo, ed in secondo luogo dà ampia dimostrazione di estro e curiosità artistica, andando a scovare particolari realistici e anfratti nascosti di una città capace di stupire chiunque con i suoi molteplici punti di vista estetici.
Una rassegna realistica che rinfranca l'anima, questa galleria di foto di Ruggiero Piazzola, un serbatoio di notizie anche sul fronte dello sviluppo economico della città, che per altri canali e aspetti procedeva spedito: basti pensare al commercio della bauxite (che veniva accumulata prima di partire per Porto Marghera, proprio nella zona poi ribattezzata della Terra Rossa), al tesoro bianco della pietra di Trani, al lavoro di una borghesia molto più laboriosa e creativa di quella odierna, assopita tra i propri agi. Una Trani da annusare e da rivivere, in "Passeggiando per Trani (anni 1960 – 1980)", di Ruggiero Antonio Piazzolla, stampato da L'Immagine Azienda Grafica di Molfetta.
Trent'anni della Trani che conta per davvero: la Trani della compostezza e del divertimento raggiunto con poco; una Trani che ha gli occhi felici dei ragazzi degli "anni ruggenti", quelli che si ritrovavano al mare per fare il bagno al mattino e l'amore al pomeriggio, se consentito, invece di rimbambirsi con la playstation o il palmare che ti fa chattare o ascoltare musica da eterno solitario. Era la Trani, quella raccontata dal nostro Ruggiero, con un'operazione "versitica", (non tramite letteratura ma tramite immagini fotografiche che assomigliano ad affreschi estemporanei), nella quale era bello stare insieme ed in cui era ancora possibile chiudere un incontro tra donne di popolo e/ o borghesi, senza sparlare di alcuno o invidiando questo o quell'altro. È una Trani che ti fa sentire il campanello del lattaio che di sera ti portava la dolce e ancora genuina bevanda, in bicicletta, con il sottofondo d'un campanello. E' la Trani in cui fermavano i treni di una certa importanza e nella quale era ancora possibile gustarsi un film all'aperto, d'estate, col profumo dei fiori, presso l'Arena Salver. Ma quella dell'autore non è una mera trovata nostalgica dei bei tempi andati.
L'operazione culturale di Piazzolla è veristica nel senso che da una parte denuncia anche le misere condizioni di vita di ampie fette della popolazione tranese, nonostante l'Italia stesse vivendo i gli anni del boom economico, ricordandoci dunque che vi era sempre un Sud non del tutto avviato sulla strada dello sviluppo, ed in secondo luogo dà ampia dimostrazione di estro e curiosità artistica, andando a scovare particolari realistici e anfratti nascosti di una città capace di stupire chiunque con i suoi molteplici punti di vista estetici.
Una rassegna realistica che rinfranca l'anima, questa galleria di foto di Ruggiero Piazzola, un serbatoio di notizie anche sul fronte dello sviluppo economico della città, che per altri canali e aspetti procedeva spedito: basti pensare al commercio della bauxite (che veniva accumulata prima di partire per Porto Marghera, proprio nella zona poi ribattezzata della Terra Rossa), al tesoro bianco della pietra di Trani, al lavoro di una borghesia molto più laboriosa e creativa di quella odierna, assopita tra i propri agi. Una Trani da annusare e da rivivere, in "Passeggiando per Trani (anni 1960 – 1980)", di Ruggiero Antonio Piazzolla, stampato da L'Immagine Azienda Grafica di Molfetta.