Standing Ovation
Piracci e la sua ultima grande testimonianza: La storia di Trani
STANDING OVATION – Le recensioni di Giovanni Ronco
domenica 19 febbraio 2017
In linea con un percorso intrapreso nelle scorse settimane, pur in alternanza con recensioni di altri eventi culturali, chiudiamo questo "circolo virtuoso" con una segnalazione di rilievo letterario e divulgativo, sempre in relazione ad opere legate alla nostre Città. Stiamo parlando della monumentale "Storia di Trani" di Raffaello Piracci, divisa in due volumi editi dall'editrice Landriscina, che ci propone una volta di più, ma in modo sempre curato ed approfondito, le fasi salienti della vicenda della Trani gioiello, ricca di storia, tradizione ed eventi lieti e tragici che ne hanno segnato il cammino nei secoli. L'opera è un vasto excursus dalle origini alla storia contemporanea che si unisce, nella nostra biblioteca virtuale e fisica, alle altre pubblicazioni di rilievo, da Viesti a Ladogana, ai tanti autori che si sono cimentati in questa difficile sfida: raccontare un a città complessa per antonomasia, per governi, storia e natura dei suoi cittadini, unitamente al ventaglio di grande prestigio nei vari campi: giuridico, religioso, istituzionale.
Il metodo di lavoro applicato alla costruzione dell'opera appare organico ed organizzato in modo tale da guidare il lettore nella comprensione del ruolo di Trani nei vari periodi storici e a seconda dell'importanza più o meno grande che la nostra Città ha avuto nella declinazione temporale, nel succedersi dei secoli. Accompagnati da pregevoli interventi di autori di grande rilevanza nazionale ed internazionale, quasi un "convito" voluto da Piracci, in omaggio alla sua città, i capitoli si snodano rivelando pagina dopo pagina ai lettori, il meglio della Trani dell'arte, della politica, della giurisprudenza. Pensiamo monumenti ad esempio, visti non in un'analisi estetica fine a se stessa, ma identificati, come nella bottega d'un degno storico dell'arte dev'essere, con personaggi e risvolti storici che li caratterizzarono e impressero, fino a noi, nella memoria dei visitatori indigeni e di tanti viaggiatori che in essi si sono imbattuti. Le dominazioni straniere e l'orgoglio d'appartenenza alla propria terra dei tanti tranesi citati nell'opera è un altro specchio di paragone che Piracci insatura sapientemente sulla bilancia del suo eloquio scorrevole e popolare ma mai grossolano o scontato.
I termini di paragone che fissa davanti agli occhi dei lettori, di volta in volta, aprono la visuale d'una Trani mai arida o a corto di avvenimenti, ma sempre vivida nell'impegno civico, nell'affermazione della cultura del diritto e della democrazia. La panoramica dei fatti e personaggi tranesi è vasta, sterminata e "s'inerpica" anche sui fenomeni storici di grande portata nazionale ed internazionale che ebbero gli inevitabili riflessi su Trani: uno su tutti, la Seconda guerra mondiale, e conseguente dopoguerra cui è dedicato un ampio capitolo nel secondo volume.
Il metodo di lavoro applicato alla costruzione dell'opera appare organico ed organizzato in modo tale da guidare il lettore nella comprensione del ruolo di Trani nei vari periodi storici e a seconda dell'importanza più o meno grande che la nostra Città ha avuto nella declinazione temporale, nel succedersi dei secoli. Accompagnati da pregevoli interventi di autori di grande rilevanza nazionale ed internazionale, quasi un "convito" voluto da Piracci, in omaggio alla sua città, i capitoli si snodano rivelando pagina dopo pagina ai lettori, il meglio della Trani dell'arte, della politica, della giurisprudenza. Pensiamo monumenti ad esempio, visti non in un'analisi estetica fine a se stessa, ma identificati, come nella bottega d'un degno storico dell'arte dev'essere, con personaggi e risvolti storici che li caratterizzarono e impressero, fino a noi, nella memoria dei visitatori indigeni e di tanti viaggiatori che in essi si sono imbattuti. Le dominazioni straniere e l'orgoglio d'appartenenza alla propria terra dei tanti tranesi citati nell'opera è un altro specchio di paragone che Piracci insatura sapientemente sulla bilancia del suo eloquio scorrevole e popolare ma mai grossolano o scontato.
I termini di paragone che fissa davanti agli occhi dei lettori, di volta in volta, aprono la visuale d'una Trani mai arida o a corto di avvenimenti, ma sempre vivida nell'impegno civico, nell'affermazione della cultura del diritto e della democrazia. La panoramica dei fatti e personaggi tranesi è vasta, sterminata e "s'inerpica" anche sui fenomeni storici di grande portata nazionale ed internazionale che ebbero gli inevitabili riflessi su Trani: uno su tutti, la Seconda guerra mondiale, e conseguente dopoguerra cui è dedicato un ampio capitolo nel secondo volume.