Standing Ovation
Presepe di Santa Teresa, Natività nella Trani d'epoca
Standing Ovation, puntata speciale – Le recensioni di Giovanni Ronco
mercoledì 4 gennaio 2017
Senza nulla togliere agli altri presepi realizzati nelle chiese tranesi e presenti nel tradizionale Itinerario, tutte piccole opere d'arte costruite con passione e cura, quest'anno credo che una parola in più vada spesa per il presepe realizzato dall'Arciconfraternita di SS. Maria Addolorata, nella chiesa di Santa Teresa. Giovanni Tritta, con la collaborazione di Alberto Pischetola, due confratelli con la passione per il presepe, sono i "maestri" che hanno dato vita a quella che riteniamo essere, quest'anno, la realizzazione più originale ed interessante. Una Natività "incastonata" tra due, anche tre, se volgiamo, "quadri", cioè scene, che si fondono perfettamente tra loro ed in modo eterogeneo, rispetto all'occhio del visitatore. Quest'ultimo, da ogni angolazione rivede sotto una luce ed un'angolazione sempre diversa, ciò che ha appena finito di scrutare poco prima o che sta per vedere, ancora con una variazione sempre inaspettata: un gioco prospettico e di visione artistica davvero eccellente.
Giovanni Tritta, come lui stesso ci ha spiegato, ha inteso rendere un omaggio alla nostra Trani, oltre a rappresentare la tradizionale Natività. Lo sfondo che fa da cornice alla Santa Famiglia è sormontato da una riproduzione fedele della chiesa di Santa Teresa in tutto il suo splendore barocco. Sulla parte sinistra invece sono presenti dei pescatori vicino al mare, che effettivamente una volta lambiva la chiesa; procedendo nuovamente verso il centro della rappresentazione, arricchita di materiali di ottima fattura oltre che da elementi vegetali rari, prendendo spunto dal presepe napoletano, Tritta ha inserito un ulteriore omaggio alla Trani d'una volta, con palazzine antiche tipiche del nostro centro storico, ed un "focus" di grande atmosfera che permette al visitatore di scrutare dentro gli interni di questi appartamenti vividi di luce, penombre, umiltà ma anche grande Fede (intravista un'immagine di San Nicolino in una camera da letto riprodotta con somma perizia). Ma non è finita: la terza immagine, la terza sezione è fortemente simbolica: le rovine di un tempio pagano, sulla destra, associate alla nascita di Gesù, trasmettono il messaggio del "passaggio" dell'umanità dal paganesimo alla cristianità, in una rievocazione sacra che sovrasta, in questa fase, i particolari e ricorda il segno tangibile lasciato dalla venuta del Figlio di Dio: una razionalità e maturità metafisica che subentrano all' "infantilismo" dell'uomo pagano, accecato dalla menzogna e dall'inganno, dall'ignoranza e quindi dalla mancanza di libertà.
Un presepe che ci ha davvero sorpreso per profondità di contenuti e preziosità e cura dei particolari (sono presenti anche statue molto antiche appartenenti al "patrimonio" culturale e storico di un' Arciconfraternita come quella di SS. Maria Addolorata, che a sua volta ha contribuito, per la nota devozione dei tranesi e per la grande tradizione che incarna nell'immaginario e nella vita effettiva della nostra comunità, a scrivere la storia religiosa della nostra Città) che consigliamo a tutti gli appassionati e visitatori in genere. Una riproduzione di grande effetto che colpisce per eleganza e lettura iconografica che seduce in particolare il tranese che ritrova angoli ed elementi della sua infanzia, della sua storia. Da non perdere.
Giovanni Tritta, come lui stesso ci ha spiegato, ha inteso rendere un omaggio alla nostra Trani, oltre a rappresentare la tradizionale Natività. Lo sfondo che fa da cornice alla Santa Famiglia è sormontato da una riproduzione fedele della chiesa di Santa Teresa in tutto il suo splendore barocco. Sulla parte sinistra invece sono presenti dei pescatori vicino al mare, che effettivamente una volta lambiva la chiesa; procedendo nuovamente verso il centro della rappresentazione, arricchita di materiali di ottima fattura oltre che da elementi vegetali rari, prendendo spunto dal presepe napoletano, Tritta ha inserito un ulteriore omaggio alla Trani d'una volta, con palazzine antiche tipiche del nostro centro storico, ed un "focus" di grande atmosfera che permette al visitatore di scrutare dentro gli interni di questi appartamenti vividi di luce, penombre, umiltà ma anche grande Fede (intravista un'immagine di San Nicolino in una camera da letto riprodotta con somma perizia). Ma non è finita: la terza immagine, la terza sezione è fortemente simbolica: le rovine di un tempio pagano, sulla destra, associate alla nascita di Gesù, trasmettono il messaggio del "passaggio" dell'umanità dal paganesimo alla cristianità, in una rievocazione sacra che sovrasta, in questa fase, i particolari e ricorda il segno tangibile lasciato dalla venuta del Figlio di Dio: una razionalità e maturità metafisica che subentrano all' "infantilismo" dell'uomo pagano, accecato dalla menzogna e dall'inganno, dall'ignoranza e quindi dalla mancanza di libertà.
Un presepe che ci ha davvero sorpreso per profondità di contenuti e preziosità e cura dei particolari (sono presenti anche statue molto antiche appartenenti al "patrimonio" culturale e storico di un' Arciconfraternita come quella di SS. Maria Addolorata, che a sua volta ha contribuito, per la nota devozione dei tranesi e per la grande tradizione che incarna nell'immaginario e nella vita effettiva della nostra comunità, a scrivere la storia religiosa della nostra Città) che consigliamo a tutti gli appassionati e visitatori in genere. Una riproduzione di grande effetto che colpisce per eleganza e lettura iconografica che seduce in particolare il tranese che ritrova angoli ed elementi della sua infanzia, della sua storia. Da non perdere.