Standing Ovation
Raccontando i "casi della vita"
Il ritorno in libreria di Laura Zecchillo, psicologa e scrittrice con radici tranesi
domenica 16 ottobre 2016
Scendere nelle pieghe di un'umanità vera, reale, cruda ma amorevole; trovarsi faccia a faccia con "profili" di persone diverse da noi, ma in fondo accomunabili a noi. Torna la prosa avvolgente di Laura Zecchillo a deliziarci nel suo nuovo lavoro editoriale "I casi della vita – Psicoracconti per Quarto", edito da ABC Milano – Società Cooperativa, 157 pagg, 13 euro.
Stavolta si tratta di una raccolta di racconti, circa cinquanta che prendono spunto dalle storie di vari personaggi protagonisti della vita quotidiana di Quarto Oggiaro, hinterland milanese caratterizzato da un forte senso civico, impegno sociale, solidarietà. Infatti a Quarto opera un'associazione "Quarto Oggiaro Vivibile" che si occupa di volontariato e interagisce con il lavoro di scuole e parrocchie per l'aiuto dei più deboli, ma più in generale promuovendo iniziative culturali e sportive per migliorare la qualità della vita di tutti i resdienti E' proprio in questo humus che l'autrice attinge per delineare con leggerezza stilistica ma con forte intensità umana i profili e le storie di personaggi portatori di valori e vita vissuta, esistenze non sempre facili e gratificazioni morali derivanti da punti di riferimento saldi, appartenenti anche all'esperienza della stessa Zecchillo: la famiglia, la religione, la poesia, la solidarietà. Anche lo svantaggio come l'handicap o il disadattamento sociale, nelle storie raccontate, divengono occasione di riscatto e di ricerca di ciò che è bene e buono per chi deve essere integrato e per chi è protagonista di quei percorsi di riscatto e recupero.
Non mancano mai, come nei precedenti scritti dell'autrice, i bagliori dei ricordi d'infanzia, anche se stavolta trasfigurati e letti in filigrana attraverso la vita dei personaggi narrati e declinati nella loro vita quotidiana, nei loro affanni e nelle loro gioie, i litigi, con le luci e le ombre di esistenze che potrebbero essere quelle di ciascuno di noi. Basti citare a tal proposito il racconto sul pensionato tutto d'un pezzo, che, dedicata una vita all'integrità, al dovere e al lavoro, andando a letto presto (citazione anche per Proust) e svegliandosi presto, non concedendosi né vizi, né mondanità ed ora, improvvisamente, ritrovatosi come "svuotato" da quella lettera che stringe in mano. Quella che gli comunica il pensionamento. Anche stavolta Laura Zecchillo sfrutta il suo lavoro di psicologa esperta per riversare nella scrittura la sottile declinazione psicologica, la sfumatura delle vite psichiche che ognuno di noi racchiude in se stesso. Un libro che arricchisce l'anima e irrora la nostra tendenza a stare con gli altri, in comunità, facendo una comunità.
Stavolta si tratta di una raccolta di racconti, circa cinquanta che prendono spunto dalle storie di vari personaggi protagonisti della vita quotidiana di Quarto Oggiaro, hinterland milanese caratterizzato da un forte senso civico, impegno sociale, solidarietà. Infatti a Quarto opera un'associazione "Quarto Oggiaro Vivibile" che si occupa di volontariato e interagisce con il lavoro di scuole e parrocchie per l'aiuto dei più deboli, ma più in generale promuovendo iniziative culturali e sportive per migliorare la qualità della vita di tutti i resdienti E' proprio in questo humus che l'autrice attinge per delineare con leggerezza stilistica ma con forte intensità umana i profili e le storie di personaggi portatori di valori e vita vissuta, esistenze non sempre facili e gratificazioni morali derivanti da punti di riferimento saldi, appartenenti anche all'esperienza della stessa Zecchillo: la famiglia, la religione, la poesia, la solidarietà. Anche lo svantaggio come l'handicap o il disadattamento sociale, nelle storie raccontate, divengono occasione di riscatto e di ricerca di ciò che è bene e buono per chi deve essere integrato e per chi è protagonista di quei percorsi di riscatto e recupero.
Non mancano mai, come nei precedenti scritti dell'autrice, i bagliori dei ricordi d'infanzia, anche se stavolta trasfigurati e letti in filigrana attraverso la vita dei personaggi narrati e declinati nella loro vita quotidiana, nei loro affanni e nelle loro gioie, i litigi, con le luci e le ombre di esistenze che potrebbero essere quelle di ciascuno di noi. Basti citare a tal proposito il racconto sul pensionato tutto d'un pezzo, che, dedicata una vita all'integrità, al dovere e al lavoro, andando a letto presto (citazione anche per Proust) e svegliandosi presto, non concedendosi né vizi, né mondanità ed ora, improvvisamente, ritrovatosi come "svuotato" da quella lettera che stringe in mano. Quella che gli comunica il pensionamento. Anche stavolta Laura Zecchillo sfrutta il suo lavoro di psicologa esperta per riversare nella scrittura la sottile declinazione psicologica, la sfumatura delle vite psichiche che ognuno di noi racchiude in se stesso. Un libro che arricchisce l'anima e irrora la nostra tendenza a stare con gli altri, in comunità, facendo una comunità.