Standing Ovation
Schiaroli-Palella, è sempre primavera
Standing Ovation – le recensioni di Giovanni Ronco
lunedì 31 luglio 2017
Nell'estate tranese degli appuntamenti e delle mostre, spicca questa coppia di artisti che fino a ieri ha esposto presso la Villa Comunale. Un incrocio benvenuto e gradito per gli amanti dell'arte, specie quella figurativa ed in particolare d'impronta naturalistica, come abbiamo visto in particolare in Michele Palella, partner d'eccezione, in questo caso, per Marianna Schiaroli, di cui ci siamo già occupati in passato.
Di lei abbiamo già detto: grande sensibilità artistica, ottima riproduzione d'una luce tenue, quasi divina, spirituale, ad irradiare i suoi ritratti, specie maternità, ed appunto, figure sacre; figure femminili che si elevano e ci elevano nella loro sobria eleganza e bellezza. Un colore sfumato in una luce che si diffonde discreta, quasi sommessa, ma decisiva nel dare quell'impronta, quella personalità, quel marchio di qualità che, già da un po' di anni, caratterizza questa artista tranese. Gli anni passano ma la Nostra resta sempre in uno stato di grazia artistica, una perenne primavera.
Piacevolmente sorprendente l'arte vivida di Michele Palella. Una natura dai colori vivaci ci sorprende e ci riporta, stavolta in modo diretto, alla Primavera nel trionfo di fiori, piante e "frescura" che quasi promana dalle immagini che Palella ci propone. L'elemento naturalistico di Palella trasmette un senso di pace e gioia di vivere: la natura è amica e madre, portatrice di pensieri positivi e voglia di affrontare l'esistenza con ottimismo, dal momento che si è consapevoli d'essere accompagnati costantemente da tanta bellezza. Il connubio tra Schiaroli e Palella è ben studiato e i due artisti si sono quasi inconsapevolmente "completati" in questa esposizione che una volta di più ci ha confermato che l'arte può svolgere un compito sempre difficile: renderci migliori di come eravamo prima di accostarci ad essa.
Di lei abbiamo già detto: grande sensibilità artistica, ottima riproduzione d'una luce tenue, quasi divina, spirituale, ad irradiare i suoi ritratti, specie maternità, ed appunto, figure sacre; figure femminili che si elevano e ci elevano nella loro sobria eleganza e bellezza. Un colore sfumato in una luce che si diffonde discreta, quasi sommessa, ma decisiva nel dare quell'impronta, quella personalità, quel marchio di qualità che, già da un po' di anni, caratterizza questa artista tranese. Gli anni passano ma la Nostra resta sempre in uno stato di grazia artistica, una perenne primavera.
Piacevolmente sorprendente l'arte vivida di Michele Palella. Una natura dai colori vivaci ci sorprende e ci riporta, stavolta in modo diretto, alla Primavera nel trionfo di fiori, piante e "frescura" che quasi promana dalle immagini che Palella ci propone. L'elemento naturalistico di Palella trasmette un senso di pace e gioia di vivere: la natura è amica e madre, portatrice di pensieri positivi e voglia di affrontare l'esistenza con ottimismo, dal momento che si è consapevoli d'essere accompagnati costantemente da tanta bellezza. Il connubio tra Schiaroli e Palella è ben studiato e i due artisti si sono quasi inconsapevolmente "completati" in questa esposizione che una volta di più ci ha confermato che l'arte può svolgere un compito sempre difficile: renderci migliori di come eravamo prima di accostarci ad essa.