Standing Ovation
Trani città della pietra: una storia e tanto lustro
STANDING OVATION – Le recensioni di Giovanni Ronco
domenica 18 giugno 2017
8.41
Il nuovo libro di Francesco Pagano, edito da Rotas, "Trani Città della pietra", 193 pagg, è una panoramica d'onore. Quello d'una città come Trani e di un elemento di base della sua economia: quella pietra viva e lucente, che anche il celebre francesista tranese Giovanni Macchia aveva decantato nell'incontro tra luce del sole e candore abbacinante d'un elemento di grande eleganza e raffinatezza, che ritroviamo in tanti angoli della città stessa. Una pietra che negli anni si è identificata con una storia, una tradizione, un percorso di fatica, di sacrificio, ma anche di lustro e ricchezza di una città come la nostra che, proprio in concomitanza con gli anni del cosiddetto "boom" economico, ha conosciuto il periodo di maggior splendore e slancio.
Il testo, realizzato in collaborazione con le sezioni di Confindustria della Bat e dei Marmi, costituisce un percorso esauriente di questo binomio fra Trani e la sua pietra, sin dalle origini, per arrivare ai giorni nostri, con i profili delle aziende di ieri e di oggi, le famiglie tranesi che hanno investito nel settore, il racconto di aneddoti riguardanti sia la classe operaia che quella imprenditoriale impiegata nel settore (anche il padre dell'autore era un operaio salariato grazie a questo ramo della nostra economia che per anni ha donato benessere e serenità al contesto sociale della nostra città).
Il libro ci spiega come la bravura degli operai, degli artigiani e degli imprenditori tranesi sia stata in grado di lanciare la "pietra bianca" in Italia e nel mondo, facendoci capire quali siano state le caratteristiche e l'utilizzo vincenti di un elemento che è sempre stato sinonimo di occupazione, intraprendenza imprenditoriale (carattere che a Trani è ormai quasi in estinzione, se non per qualche coraggioso eroe nel campo enogastronomico) e lavoro di squadra e passione, altri elementi poco presenti nel tessuto economico attuale della città. Particolarmente interessante è la "galleria" dedicata alle varie famiglie tranesi che negli anni hanno scommesso sul settore lapideo, "vincendo" in molti casi, specie negli anni d'oro.
Poi la crisi, non solo l'ultima, quella più recente, ma anche quella pregressa e più specifica, instauratasi nel settore a cavallo tra l'inizio e la metà degli anni 90, ha messo in difficoltà alcune di quelle attività, che però in molti casi hanno saputo riprendersi con spirito di sacrificio e coraggio, magari investendo anche al di fuori dell'alveo tranese e puntando sull'affinamento tecnologico. Ma a quel punto la Storia era già scritta, quella d'un settore che ha fatto conoscere il nome della nostra Città in tutto il mondo. Pagano non si risparmia nella narrazione anche più specifica e tecnica riguardante l'estrazione e la lavorazione della pietra, fino alla tappa finale della segheria, luogo simbolo, tutt'oggi, dell'impegno e della voglia di fare di questa categoria di lavoratori. Ma si diceva degli anni della crisi: giustamente l'autore dedica un ampio spazio alla ricostruzione e all'analisi delle cause di quel momento, dando voce ai vari attori impegnati su questo difficile quanto affascinate proscenio economico: cittadini, sindacati, imprenditori, politica, tutti intorno al letto dell'ammalato per cercare cause e soluzioni, cominciando ad esempio dagli input per le innovazioni tecnologiche e imbastendo un dialogo sempre più costante e serrato tra ambito produttivo ed amministrativo – istituzionale.
Si giunge, come detto, fino ai giorni nostri, dando nuovamente la parola agli addetti ai lavori. Come in un lungo e affascinate dossier sull'argomento, nel quale non manca un inedito archivio fotografico, ricco di situazioni e personaggi emblematici, Pagano unisce il lavoro di documentazione vero e proprio, a quello del ricordo personale; in uno stile analogo a quello dell'inchiesta giornalistica, ci pone dinanzi alle varie voci e alle svariate sfaccettature di un "mondo" da preservare e rilanciare, per il bene ed il benessere dei tranesi. Ed al lettore è data la possibilità di farsi la sua chiara ed obiettiva idea.
Il testo, realizzato in collaborazione con le sezioni di Confindustria della Bat e dei Marmi, costituisce un percorso esauriente di questo binomio fra Trani e la sua pietra, sin dalle origini, per arrivare ai giorni nostri, con i profili delle aziende di ieri e di oggi, le famiglie tranesi che hanno investito nel settore, il racconto di aneddoti riguardanti sia la classe operaia che quella imprenditoriale impiegata nel settore (anche il padre dell'autore era un operaio salariato grazie a questo ramo della nostra economia che per anni ha donato benessere e serenità al contesto sociale della nostra città).
Il libro ci spiega come la bravura degli operai, degli artigiani e degli imprenditori tranesi sia stata in grado di lanciare la "pietra bianca" in Italia e nel mondo, facendoci capire quali siano state le caratteristiche e l'utilizzo vincenti di un elemento che è sempre stato sinonimo di occupazione, intraprendenza imprenditoriale (carattere che a Trani è ormai quasi in estinzione, se non per qualche coraggioso eroe nel campo enogastronomico) e lavoro di squadra e passione, altri elementi poco presenti nel tessuto economico attuale della città. Particolarmente interessante è la "galleria" dedicata alle varie famiglie tranesi che negli anni hanno scommesso sul settore lapideo, "vincendo" in molti casi, specie negli anni d'oro.
Poi la crisi, non solo l'ultima, quella più recente, ma anche quella pregressa e più specifica, instauratasi nel settore a cavallo tra l'inizio e la metà degli anni 90, ha messo in difficoltà alcune di quelle attività, che però in molti casi hanno saputo riprendersi con spirito di sacrificio e coraggio, magari investendo anche al di fuori dell'alveo tranese e puntando sull'affinamento tecnologico. Ma a quel punto la Storia era già scritta, quella d'un settore che ha fatto conoscere il nome della nostra Città in tutto il mondo. Pagano non si risparmia nella narrazione anche più specifica e tecnica riguardante l'estrazione e la lavorazione della pietra, fino alla tappa finale della segheria, luogo simbolo, tutt'oggi, dell'impegno e della voglia di fare di questa categoria di lavoratori. Ma si diceva degli anni della crisi: giustamente l'autore dedica un ampio spazio alla ricostruzione e all'analisi delle cause di quel momento, dando voce ai vari attori impegnati su questo difficile quanto affascinate proscenio economico: cittadini, sindacati, imprenditori, politica, tutti intorno al letto dell'ammalato per cercare cause e soluzioni, cominciando ad esempio dagli input per le innovazioni tecnologiche e imbastendo un dialogo sempre più costante e serrato tra ambito produttivo ed amministrativo – istituzionale.
Si giunge, come detto, fino ai giorni nostri, dando nuovamente la parola agli addetti ai lavori. Come in un lungo e affascinate dossier sull'argomento, nel quale non manca un inedito archivio fotografico, ricco di situazioni e personaggi emblematici, Pagano unisce il lavoro di documentazione vero e proprio, a quello del ricordo personale; in uno stile analogo a quello dell'inchiesta giornalistica, ci pone dinanzi alle varie voci e alle svariate sfaccettature di un "mondo" da preservare e rilanciare, per il bene ed il benessere dei tranesi. Ed al lettore è data la possibilità di farsi la sua chiara ed obiettiva idea.