Standing Ovation
Trani e lo Jus Civile nel Medioevo
Faconda legge in filigrana la Storia d’una Tradizopne
domenica 29 gennaio 2017
0.24
La collana di Studi Tranesi edita dalla Landriscina Editrice con la collaborazione dei Lions Club Trani "Ordinamenta Maris", nel volume 4 ha stavolta pensato, grazie al certosino lavoro del noto giurista tranese Antonio Faconda, di regalare al pubblico dei lettori una pubblicazione più specifica, diremmo tecnica, con un linguaggio prettamente storico giuridico, ma con un ricco corredo di note a margine, volte a decodificare il testo ed a renderlo fruibile e comunque attraente. Stiamo parlando di un'opera breve e snella in cui il professor Faconda, docente dell'Università degli studi di Bari, ha trattato argomenti della storia del diritto nell'età medievale, con un approfondimento sulla variegazione dei diritti particolari che si diffusero nel XII secolo, in riferimento alle civitates in Puglia ed un focus sul particolarismo giuridico nella civica di Trani. Punti di riferimento della dotta ricerca sono state le Carte del Prologo di un jus civile tranese.
La prospettiva su cui ha lavorato l'autore si è basata su quel "ponte" ormai irrinunciabile nell'approccio allo studio di questo genere di materia, il diritto appunto, tra contesto storiografico e prassi documentale. Un percorso teso ad una decodificazione che attraverso le maglie del diritto, porti ad un quadro di riferimento riguardo alla vita di una comunità, nel periodo preso in considerazione. Storia dei cittadini e consuetudini giuridiche, secondo l'efficace metodo di ricerca dell'autore, si legano in uno stretto rapporto che sfocia in un'analisi settoriale del territorio. Prima il Meridione d'Italia coi suoi problemi politici e le contraddizioni ataviche, la presenza – assenza di Bisanzio, passando per la caduta dell'Impero d'Occidente e la costituzione del Regnum Siciliae, con fasi alterne di decadenza e rilancio: questo il primo focus dell'opera che continua a snodarsi su quel labile crinale che è la vita sociale e quella giuridica.
Faconda, che ha rielaborato questa pubblicazione da un suo intervento avvenuto nel 2013, sugli Ordinamenta Maris – Consuetudini e statuti giuridici del Mediterraneo dal Medioevo all'Età moderna, è abile a fondere entrambe le componenti, con altri riferimenti alle presenze di popoli stranieri nel nostro territorio, vedi Longobardi, osservando l'evoluzione della civitas meridionale, che trova in Trani uno dei suoi modelli ideali, all'interno della Terra di Bari. Lo sviluppo economico – sociale delle nostre realtà trova il suo quadro di riferimento proprio nell'evoluzione di quel diritto oggetto di studio e analisi nel processo di miglioramento e civilizzazione di questo territorio capace, man mano di rendersi sempre più autonomo rispetto alle presenze straniere che si alternarono sullo scacchiere socio – politico. Questa escalation di dati e analisi, in punta di storia e diritto, trova il suo apice, come detto nel racconto tecnico ma non arido, del particolarismo giuridico tranese, ricco di consuetudini proprie, vasta gamma di documenti, in un sistema burocratico sempre più maturo ed organico riferito alle aree tematiche della casa, dell'ereditarietà, dei rapporti finanziari, di primi diritti concessi (modernità e progresso tipici della nostra Trani) alla donna che poteva contrarre obbligazioni o disporre l'alienazione dei suoi beni in caso di assenza dei propri parenti più vicini e che in generale godeva, nell'ambito prettamente tranese, d'un margine di libertà ed autonomia inusuale per i tempi.
Al di là del "guizzo" storico relativo all'apoteosi degli Ordinamenta Maris, zenit di intelligenza ed indipendenza, nonché d'intraprendenza della nostra comunità, qui vediamo Trani, il diritto ed il loro progresso parallelo, con una base culturale che già sappiamo essere forte, unitamente ad uno slancio commerciale ed imprenditoriale, che portarono dunque la nostra comunità a godere d'un piccolo "primato" e privilegio sociale che il lavoro di Antonio Faconda restituisce e declina in modo nitido ed obiettivo.
La prospettiva su cui ha lavorato l'autore si è basata su quel "ponte" ormai irrinunciabile nell'approccio allo studio di questo genere di materia, il diritto appunto, tra contesto storiografico e prassi documentale. Un percorso teso ad una decodificazione che attraverso le maglie del diritto, porti ad un quadro di riferimento riguardo alla vita di una comunità, nel periodo preso in considerazione. Storia dei cittadini e consuetudini giuridiche, secondo l'efficace metodo di ricerca dell'autore, si legano in uno stretto rapporto che sfocia in un'analisi settoriale del territorio. Prima il Meridione d'Italia coi suoi problemi politici e le contraddizioni ataviche, la presenza – assenza di Bisanzio, passando per la caduta dell'Impero d'Occidente e la costituzione del Regnum Siciliae, con fasi alterne di decadenza e rilancio: questo il primo focus dell'opera che continua a snodarsi su quel labile crinale che è la vita sociale e quella giuridica.
Faconda, che ha rielaborato questa pubblicazione da un suo intervento avvenuto nel 2013, sugli Ordinamenta Maris – Consuetudini e statuti giuridici del Mediterraneo dal Medioevo all'Età moderna, è abile a fondere entrambe le componenti, con altri riferimenti alle presenze di popoli stranieri nel nostro territorio, vedi Longobardi, osservando l'evoluzione della civitas meridionale, che trova in Trani uno dei suoi modelli ideali, all'interno della Terra di Bari. Lo sviluppo economico – sociale delle nostre realtà trova il suo quadro di riferimento proprio nell'evoluzione di quel diritto oggetto di studio e analisi nel processo di miglioramento e civilizzazione di questo territorio capace, man mano di rendersi sempre più autonomo rispetto alle presenze straniere che si alternarono sullo scacchiere socio – politico. Questa escalation di dati e analisi, in punta di storia e diritto, trova il suo apice, come detto nel racconto tecnico ma non arido, del particolarismo giuridico tranese, ricco di consuetudini proprie, vasta gamma di documenti, in un sistema burocratico sempre più maturo ed organico riferito alle aree tematiche della casa, dell'ereditarietà, dei rapporti finanziari, di primi diritti concessi (modernità e progresso tipici della nostra Trani) alla donna che poteva contrarre obbligazioni o disporre l'alienazione dei suoi beni in caso di assenza dei propri parenti più vicini e che in generale godeva, nell'ambito prettamente tranese, d'un margine di libertà ed autonomia inusuale per i tempi.
Al di là del "guizzo" storico relativo all'apoteosi degli Ordinamenta Maris, zenit di intelligenza ed indipendenza, nonché d'intraprendenza della nostra comunità, qui vediamo Trani, il diritto ed il loro progresso parallelo, con una base culturale che già sappiamo essere forte, unitamente ad uno slancio commerciale ed imprenditoriale, che portarono dunque la nostra comunità a godere d'un piccolo "primato" e privilegio sociale che il lavoro di Antonio Faconda restituisce e declina in modo nitido ed obiettivo.