Storie di città
A 75 anni corro per esorcizzare i dottori
La storia di Pasquale Palumbo, fresco vincitore della maratonina di Salerno
mercoledì 9 maggio 2012
Pasquale Palumbo compirà 75 anni lunedì prossimo. Nella sua vita è sempre stato abituato a correre. Di mestiere per tanti anni ha fatto l'austista, da 25 invece si diletta nella corsa. Ha iniziato quasi per scherzo, coinvolto dagli amici del quartiere di via Corato. Qualche percorso di campagna, niente di più. Eppure, da quel momento è scoccata la scintilla ed il grande amore per l'atletica. Oltre 300 gare, 3 maratone all'attivo, la scorsa settimana la vittoria più bella, il primo posto alla maratonina di Salerno, gara podistica di 21 chilometri e 97 metri, terminata da Palumbo con l'incredibile tempo di 1 ora, 50 minuti e 43 secondi. Per Palumbo, il successo rappresenta il coronamento di una carriera podistica di grande valore. L'amministrazione si è affrettata a premiarlo. Un premio alla carriera, si è detto, ma anche ad uno stile di vita.
Nonostante l'età, Pasquale Palumbo va a correre quasi tutti i giorni. Di mattina presto, laddove aveva cominciato, nelle campagne di Trani. Fisico asciutto (55 chili), ma nessuna dieta particolare: «Faccio 3 pasti al giorno abbondanti, non fumo ed ogni tanto mi concedo un bicchiere di vino. Nessun regime alimentare suggerito o indotto. I medici? Preferisco tenerli lontani. A tutti consiglio di correre, fa bene al corpo ed alla testa e tiene lontano i dottori».
Di smettere di fare attività sportiva, Palumbo non ne vuol sapere proprio. «Mi piacerebbe continuare a far gare fino ad 80 anni se il fisico me lo permetterà. Io sto benissimo, ho ancora lo spirito di quando ho cominciato». Un altro sogno, Palumbo non sa se riuscirà a realizzarlo: «Disputare una gara fuori dall'Italia, magari una maratona internazionale. Non ho mai avuto questa possibilità, sarebbe davvero una bella esperienza».
Nonostante l'età, Pasquale Palumbo va a correre quasi tutti i giorni. Di mattina presto, laddove aveva cominciato, nelle campagne di Trani. Fisico asciutto (55 chili), ma nessuna dieta particolare: «Faccio 3 pasti al giorno abbondanti, non fumo ed ogni tanto mi concedo un bicchiere di vino. Nessun regime alimentare suggerito o indotto. I medici? Preferisco tenerli lontani. A tutti consiglio di correre, fa bene al corpo ed alla testa e tiene lontano i dottori».
Di smettere di fare attività sportiva, Palumbo non ne vuol sapere proprio. «Mi piacerebbe continuare a far gare fino ad 80 anni se il fisico me lo permetterà. Io sto benissimo, ho ancora lo spirito di quando ho cominciato». Un altro sogno, Palumbo non sa se riuscirà a realizzarlo: «Disputare una gara fuori dall'Italia, magari una maratona internazionale. Non ho mai avuto questa possibilità, sarebbe davvero una bella esperienza».