Storie di città
Francesco Adessi ora ci riporta al 1980
Rosa Barca e le nostre storie di città
venerdì 18 marzo 2011
Il titolo del suo ultimissimo singolo è «1980». E' già in circolazione da martedì sui migliori canali web. Il 15 aprile toccherà al suo omonimo album con otto tracce tra cui «Oltre», testo che ha partecipato alle selezioni di Sanremoweb. Centocinquanta i live all'attivo in tre anni e mezzo. Questi sono solo alcuni dei numeri che segnano il percorso artistico di Francesco Adessi.
Cantautore, arrangiatore e produttore artistico, Adessi incontra la chitarra giovanissimo. Comincia a suonare a diciannove anni, ma in casa la musica è da sempre una di famiglia. «Mi sono avvicinato alla musica sin da piccolissimo - spiega - grazie alla cultura musicale che mi è stata infondata dai miei genitori. Mio padre è cultore delle melodie rock, con la passione sfrenata per i cantautori, mentre mia madre è una fan sfegatata dei classici».
Francesco Adessi ha la fortuna di entrare prestissimo in uno studio di registrazione e di aver iniziato a suonare da subito in un gruppo country grazie al quale ha girato tutta l'Italia. Originario di Ruvo, ma adottato dalla nostra città dal 1997, Adessi racconta il suo percorso artistico, l'evoluzione e la rivoluzione che ha subito e che può essere circoscritta fondamentalmente agli ultimi quattro anni: «Sebbene ci siano stati negli anni precedenti due dischi autoprodotti, solo oggi ho raggiunto integralmente la mia maturità artistica. Devo certamente moltissimo alle persone che lavorano con me, alla mia band, alla fiducia che ha nutrito nei miei confronti a trecentosessanta gradi in questi ultimi quattro anni. In tre anni e due mesi insieme, infatti, abbiamo realizzato un bagaglio di centocinquanta live, aprendo concerti di numerosissimi artisti di fama nazionale tra cui quello di Stefano Bollani a Parma, In questi ultimi quattro anni la mia crescita è stata soprattutto di carattere qualitativo. Volevo produrre un disco di migliore qualità, prestando cura alla qualità audio del prodotto musicale e tutto questo è stato possibile soltanto grazie alle persone che lavorano al mio fianco».
Con 1980 Adessi vuole ritornare al passato, lasciando spazio ai temi più disparati, attraverso le esperienze comuni dei suoi coetanei. «Questo singolo mette in luce la condizione di disagio in cui vivono i miei coetanei, i trentenni che sono nati negli anni Ottanta, gli anni in cui la musica sembrava avesse raggiunto il massimo splendore, gli anni dei dischi che hanno più venduto nella storia. 1980 è una riflessione su noi figli di quella stagione, cresciuti a pane e Telemontecarlo 2, con i Nirvana che cominciavano a fare capolino in tv quando Mtv non si vedeva tanto bene».
La Puglia, secondo quanto affermano gli esperti, è diventata il motore musicale italiano. Vengono subito alla mente tutti i talenti che la nostra regione ha sfornato e sforna orgogliosamente tuttora, tra cui artisti della portata di Caparezza e i Negramaro. Ma non è così per tutti. «Solo nella nostra provincia – conferma Adessi - ci sono quattro progetti musicali, ma, seppure interessanti, vanno avanti con fatica. Non credo che si pecchi di talento e qualità, anzi. Io mi ritengo fortunato, e molto, perché ho fatto della vita artistica non solo una passione, ma il mio lavoro».
Il suo curriculum è ricco di importanti traguardi professionali raggiunti. «Ho avuto l'onore di scrivere il testo per Valerio Scanu (Per te), che mi ha consentito di farmi spazio nell'ambiente autoriale e compongo testi anche per numerose band locali. Ho realizzato anche la canzone dei titoli di coda e una parte della colonna sonora come musica, testo e arrangiamento del film d'animazione Il topolino Marty 2, distribuito dalla Twenty century fox. Sono anche presidente di una associazione musicale (Rumori pop) cui prendono parte quattro band del nord barese in stretta e continua collaborazione tra di loro». Tanti altri i progetti in pentola per Adessi. Per scaramanzia, è vietato parlarne. «Non posso anticiparvi nulla. A maggio saprete».
Cantautore, arrangiatore e produttore artistico, Adessi incontra la chitarra giovanissimo. Comincia a suonare a diciannove anni, ma in casa la musica è da sempre una di famiglia. «Mi sono avvicinato alla musica sin da piccolissimo - spiega - grazie alla cultura musicale che mi è stata infondata dai miei genitori. Mio padre è cultore delle melodie rock, con la passione sfrenata per i cantautori, mentre mia madre è una fan sfegatata dei classici».
Francesco Adessi ha la fortuna di entrare prestissimo in uno studio di registrazione e di aver iniziato a suonare da subito in un gruppo country grazie al quale ha girato tutta l'Italia. Originario di Ruvo, ma adottato dalla nostra città dal 1997, Adessi racconta il suo percorso artistico, l'evoluzione e la rivoluzione che ha subito e che può essere circoscritta fondamentalmente agli ultimi quattro anni: «Sebbene ci siano stati negli anni precedenti due dischi autoprodotti, solo oggi ho raggiunto integralmente la mia maturità artistica. Devo certamente moltissimo alle persone che lavorano con me, alla mia band, alla fiducia che ha nutrito nei miei confronti a trecentosessanta gradi in questi ultimi quattro anni. In tre anni e due mesi insieme, infatti, abbiamo realizzato un bagaglio di centocinquanta live, aprendo concerti di numerosissimi artisti di fama nazionale tra cui quello di Stefano Bollani a Parma, In questi ultimi quattro anni la mia crescita è stata soprattutto di carattere qualitativo. Volevo produrre un disco di migliore qualità, prestando cura alla qualità audio del prodotto musicale e tutto questo è stato possibile soltanto grazie alle persone che lavorano al mio fianco».
Con 1980 Adessi vuole ritornare al passato, lasciando spazio ai temi più disparati, attraverso le esperienze comuni dei suoi coetanei. «Questo singolo mette in luce la condizione di disagio in cui vivono i miei coetanei, i trentenni che sono nati negli anni Ottanta, gli anni in cui la musica sembrava avesse raggiunto il massimo splendore, gli anni dei dischi che hanno più venduto nella storia. 1980 è una riflessione su noi figli di quella stagione, cresciuti a pane e Telemontecarlo 2, con i Nirvana che cominciavano a fare capolino in tv quando Mtv non si vedeva tanto bene».
La Puglia, secondo quanto affermano gli esperti, è diventata il motore musicale italiano. Vengono subito alla mente tutti i talenti che la nostra regione ha sfornato e sforna orgogliosamente tuttora, tra cui artisti della portata di Caparezza e i Negramaro. Ma non è così per tutti. «Solo nella nostra provincia – conferma Adessi - ci sono quattro progetti musicali, ma, seppure interessanti, vanno avanti con fatica. Non credo che si pecchi di talento e qualità, anzi. Io mi ritengo fortunato, e molto, perché ho fatto della vita artistica non solo una passione, ma il mio lavoro».
Il suo curriculum è ricco di importanti traguardi professionali raggiunti. «Ho avuto l'onore di scrivere il testo per Valerio Scanu (Per te), che mi ha consentito di farmi spazio nell'ambiente autoriale e compongo testi anche per numerose band locali. Ho realizzato anche la canzone dei titoli di coda e una parte della colonna sonora come musica, testo e arrangiamento del film d'animazione Il topolino Marty 2, distribuito dalla Twenty century fox. Sono anche presidente di una associazione musicale (Rumori pop) cui prendono parte quattro band del nord barese in stretta e continua collaborazione tra di loro». Tanti altri i progetti in pentola per Adessi. Per scaramanzia, è vietato parlarne. «Non posso anticiparvi nulla. A maggio saprete».