Storie di città
San Giuseppe, 50 anni e non sentirli affatto
Rosa Barca e le nostre storie di città
mercoledì 24 novembre 2010
«Si può fare». Lo cantava Angelo Branduardi ed ecco che le sue parole divengono il ritornello di una impegnata azione pastorale che si fa strada da cinquant'anni, firmata San Giuseppe. La parrocchia celebra il cinquantesimo anniversario della nascita di una chiesa che da sempre ha puntato sulla formazione educativa dei più giovani. Si comincia dai piccoli per diventare grandi. E questo Don Enzo De Ceglie, attuale parroco di San Giuseppe, lo sa. «Da cinquant'anni – dice - la nostra parrocchia ha avuto un occhio di riguardo per i ragazzi grazie ai parroci che mi hanno preceduto e che hanno sempre mantenuto una linea particolarmente sensibile alle dinamiche giovanili. Oggi dico grazie ad un gruppo di animatori di cui la nostra comunità va fiero, uno staff che si mette da sempre in gioco con la realizzazione di laboratori ed attività per i più piccoli».
La parrocchia ha proposto un ventaglio di attività in tutti questi anni con innumerevoli opportunità formative ed educative. La musica, il cinema, la scrittura e l'esperienza teatrale sono diventati strumenti di aggregazione finalizzati ovviamente all'evangelizzazione. «Possiamo definirla un'impresa, talvolta faticosa. Abbiamo avuto numerosi momenti di difficoltà ma in tutti questi anni non ci siamo arresi, restando sempre attenti a non venire meno a quelle attenzioni ordinarie dell'azione pastorale quali, ad esempio, la visita agli ammalati e l'azione caritativa. All'interno dei locali della parrocchia abbiamo una mensa cittadina cui fanno riferimento tutte le comunità della città».
San Giuseppe è attenta a 360 gradi ai disagi ed alle calamità sociali di vario genere che abbracciano, purtroppo sempre di più, la nostra società. «I nostri ragazzi – spiega il parroco stanno realizzando al fianco dell'Oasi 2 un cortometraggio sul tema della dipendenza dal gioco. In una prospettiva di sempre maggiore sensibilizzazione, cerchiamo di collaborare molto con loro e con le altre agenzie presenti sul territorio, nella piena convinzione che il lavoro sinergico possa portare a un giovamento reciproco».
Nel corso della celebrazione per i 50 anni di San Giuseppe, l'arcivescovo Picchierri procederà anche all'erezione canonica della nuova parrocchia di San Magno che sorgerà a breve distanza da San Giuseppe: «La coincidenza degli eventi – sottolinea don Enzo - si muove nel segno della volontà di garantire una continuità tra la matura e adulta chiesa di San Giuseppe e la chiesa di San Magno che nascerà in zona stadio». I cinquant'anni della parrocchia non sono che un nuovo punto di partenza per la comunità che da sabato prossimo scenderà in campo con una petizione con cui chiederà di individuare nell'area Lapietra uno spazio che possa essere utilizzato per attività ludiche e sportive per i giovani. «Questo è il nostro sogno nel cassetto a fronte dell'esproprio nel 2007 del nostro campetto in via Falcone». Ad ogni compleanno che si rispetti non mancano, da spegnere, le candeline sulla torta ed un desiderio da vedere realizzato. Chissà che ci sia anche questo regalo da scartare nei mesi che verranno.
La parrocchia ha proposto un ventaglio di attività in tutti questi anni con innumerevoli opportunità formative ed educative. La musica, il cinema, la scrittura e l'esperienza teatrale sono diventati strumenti di aggregazione finalizzati ovviamente all'evangelizzazione. «Possiamo definirla un'impresa, talvolta faticosa. Abbiamo avuto numerosi momenti di difficoltà ma in tutti questi anni non ci siamo arresi, restando sempre attenti a non venire meno a quelle attenzioni ordinarie dell'azione pastorale quali, ad esempio, la visita agli ammalati e l'azione caritativa. All'interno dei locali della parrocchia abbiamo una mensa cittadina cui fanno riferimento tutte le comunità della città».
San Giuseppe è attenta a 360 gradi ai disagi ed alle calamità sociali di vario genere che abbracciano, purtroppo sempre di più, la nostra società. «I nostri ragazzi – spiega il parroco stanno realizzando al fianco dell'Oasi 2 un cortometraggio sul tema della dipendenza dal gioco. In una prospettiva di sempre maggiore sensibilizzazione, cerchiamo di collaborare molto con loro e con le altre agenzie presenti sul territorio, nella piena convinzione che il lavoro sinergico possa portare a un giovamento reciproco».
Nel corso della celebrazione per i 50 anni di San Giuseppe, l'arcivescovo Picchierri procederà anche all'erezione canonica della nuova parrocchia di San Magno che sorgerà a breve distanza da San Giuseppe: «La coincidenza degli eventi – sottolinea don Enzo - si muove nel segno della volontà di garantire una continuità tra la matura e adulta chiesa di San Giuseppe e la chiesa di San Magno che nascerà in zona stadio». I cinquant'anni della parrocchia non sono che un nuovo punto di partenza per la comunità che da sabato prossimo scenderà in campo con una petizione con cui chiederà di individuare nell'area Lapietra uno spazio che possa essere utilizzato per attività ludiche e sportive per i giovani. «Questo è il nostro sogno nel cassetto a fronte dell'esproprio nel 2007 del nostro campetto in via Falcone». Ad ogni compleanno che si rispetti non mancano, da spegnere, le candeline sulla torta ed un desiderio da vedere realizzato. Chissà che ci sia anche questo regalo da scartare nei mesi che verranno.