Una vita fa
Senza soldi, con lo stadio pieno
Il miracolo del Trani anni ottanta
mercoledì 4 gennaio 2012
Si sono dati appuntamento a Trani, nella palestra di Carmine Verrigni, per la tradizionale e nostalgica rimpatriata. Filippo Narciso, Matteo Di Gennaro, Francesco de Francesco, Fedele Bizzoca, Cosimo Binetti, Savino Lionetti, Pinuccio Di Meo, Michele Renda, Enzo Di Tondo, Savino Mannatrizio, Bruno Francischiello, il direttore sportivo Gino Berardi, il massaggiatore Gianni Basso, i cronisti Franco Caffarella, Felice Valenziano e Franco Caputo, lo storico capo ultras Franco Zecchillo, il fotografo Luciano Zitoli e il super tifoso Leo Scoccimarro. Insieme hanno ricordato i campionati giocati a Trani con la maglia della Polisportiva.
Tre stagioni di Interregionale (1983-84, 1984-85 e 1985-86), giocate con pochissimi soldi a disposizione prima dell'arrivo di Paolo Abruzzese che riuscì, nel giro di un biennio, a risollevare la squadra ed a regalare la serie C2 alla città.
A distanza di quasi trent'anni i ricordi sono sempre nitidi, legati in particolare al nome di Angelo Paticchio, ex portiere del Trani tra il 1968 ed il 1973, deceduto negli anni scorsi. Paticchio fu chiamato ad allenare il Trani nella stagione più drammatica (1984-85). Da tecnico del Trani riuscì nell'impresa di portare alla salvezza una squadra che arrivò a fine stagione solo grazie alle questue dei tifosi e dopo innumerevoli turbolenze societarie. Quel campionato cominciò con un pesantissimo 0-9 a Chieti. Il Trani si presentò in campo con la juniores perché i titolari non avevano raggiunto l'accordo con la società. La salvezza arrivò solo nel finale di stagione: 10 punti su 12 disponibili nelle ultime giornate, con vittoria decisiva al Comunale per 1-0 nello scontro diretto con il San Salvo (gol di De Francesco davanti a 2000 spettatori).
Quell'impresa convinse Paolo Abruzzese a prendere il timone della società da solo dopo aver contribuito insieme ad altri a preservare la Polisportiva dal fallimento. Era l'estate del 1986. Di li a poco sarebbe nato il Trani di Conte che raggiunse, nel 1988, la C2.
Tre stagioni di Interregionale (1983-84, 1984-85 e 1985-86), giocate con pochissimi soldi a disposizione prima dell'arrivo di Paolo Abruzzese che riuscì, nel giro di un biennio, a risollevare la squadra ed a regalare la serie C2 alla città.
A distanza di quasi trent'anni i ricordi sono sempre nitidi, legati in particolare al nome di Angelo Paticchio, ex portiere del Trani tra il 1968 ed il 1973, deceduto negli anni scorsi. Paticchio fu chiamato ad allenare il Trani nella stagione più drammatica (1984-85). Da tecnico del Trani riuscì nell'impresa di portare alla salvezza una squadra che arrivò a fine stagione solo grazie alle questue dei tifosi e dopo innumerevoli turbolenze societarie. Quel campionato cominciò con un pesantissimo 0-9 a Chieti. Il Trani si presentò in campo con la juniores perché i titolari non avevano raggiunto l'accordo con la società. La salvezza arrivò solo nel finale di stagione: 10 punti su 12 disponibili nelle ultime giornate, con vittoria decisiva al Comunale per 1-0 nello scontro diretto con il San Salvo (gol di De Francesco davanti a 2000 spettatori).
Quell'impresa convinse Paolo Abruzzese a prendere il timone della società da solo dopo aver contribuito insieme ad altri a preservare la Polisportiva dal fallimento. Era l'estate del 1986. Di li a poco sarebbe nato il Trani di Conte che raggiunse, nel 1988, la C2.