Volley
Aquila Azzurra, la migliore della stagione
È bastata un’ora esatta di gioco per chiudere la pratica
Trani - lunedì 12 febbraio 2007
La migliore Giodicart della stagione «asfalta» 3-0 (11, 11, 17) il pur quotato Pick Up Potenza e riprende decisamente quota in classifica e nel morale. È bastata un'ora esatta di gioco per chiudere la pratica tanto che, quando molti tifosi sono giunti al PalaAssi ancora ignari del fatto che la partita si giocasse alle 17, anziché alle 18, hanno scoperto che la gara, anziché non essere ancora iniziata, era già finita.
Merito della rabbia e quindi della voglia di riscatto accumulate da Ricci e compagne dopo la sconfitta di Pozzuoli sul campo dell'ultima in classifica, ma anche di una serata eccellente di tutta la squadra sia per condizione, sia per temperamento, sia per lettura tattica della partita. Sicuramente il Potenza, privo per infortunio dell'attaccante più forte, Barbara Felicetti, ci ha messo molto del suo entrando n campo molle sulle gambe e balbettante anche in molti fondamentali, ma un Trani capace di segnare ben 24 punti dal centro (Krambeck 14 punti e cinque muri, Balducci 10 ed un muro) quest'anno non s'era mai visto. Se a questo si aggiungono la serata di grazia delle laterali Liviana Milillo (12) e Betta di Venosa (6), l'ottima prestazione, anche difensiva, di Serena Milillo (6) e l'apporto altissimo, come sempre, di Ricci e Del Rosso, si comprende allora come davvero non ci sia stata partita.
I commenti a fine gara sono improntati alla soddisfazione per l'ottima partita da un lato ed i rimpianti per non avere saputo prima d'ora giocare con quest'intensità dall'altro. «Intanto le ragazze sono state brave anche dal 15 in poi di ogni set – osserva coach Toni Chieppa –, mentre finora soffrivamo sempre nella seconda metà delle frazioni. Poi hanno battuto tatticamente molto bene e ricevuto con altrettanta buona media. Così facendo abbiamo limitato le fonti di gioco delle nostre avversarie e le abbiamo costrette ad attaccare spesso in maniera scontata. Certo, mancava Felicetti, ma anche noi siamo senza De Pinto, e nei nostri equilibri il nostro capitano vale quanto Felicetti per loro. Sono contento per la vittoria, ma anche amareggiato per non avere visto la squadra giocare così prima. Adesso tutte le partite che restano dobbiamo affrontarle allo stesso modo, come fossero ciascuna una finale: solo così potremmo arrivare senza affanni ad una salvezza che, ora come ora, non è per nulla facile perché tutte le squadre di bassa classifica hanno fatto punti».
Ed anche il presidente, Sebastiano Chieppa, vive una sensazione a metà strada fra il contento e l'arrabbiato: «Penso che tornerò a parlare alle ragazze perché, dopo avere visto come hanno giocato questa partita, è legittimo chiedersi perché non l'abbiano fatto prima. Anche se non serve piangere sul latte versato, purtroppo abbiamo buttato al vento tantissimi punti. Ma a prescindere di dove saremmo oggi con qualche vittoria in più, credo che alla luce di quello che s'è visto oggi la nostra squadra valga un quarto posto, almeno potenzialmente. Nella pratica, però, dobbiamo pensare solo a salvarci anche perché il calendario, a sua volta, da qui in avanti non ci aiuta».
Merito della rabbia e quindi della voglia di riscatto accumulate da Ricci e compagne dopo la sconfitta di Pozzuoli sul campo dell'ultima in classifica, ma anche di una serata eccellente di tutta la squadra sia per condizione, sia per temperamento, sia per lettura tattica della partita. Sicuramente il Potenza, privo per infortunio dell'attaccante più forte, Barbara Felicetti, ci ha messo molto del suo entrando n campo molle sulle gambe e balbettante anche in molti fondamentali, ma un Trani capace di segnare ben 24 punti dal centro (Krambeck 14 punti e cinque muri, Balducci 10 ed un muro) quest'anno non s'era mai visto. Se a questo si aggiungono la serata di grazia delle laterali Liviana Milillo (12) e Betta di Venosa (6), l'ottima prestazione, anche difensiva, di Serena Milillo (6) e l'apporto altissimo, come sempre, di Ricci e Del Rosso, si comprende allora come davvero non ci sia stata partita.
I commenti a fine gara sono improntati alla soddisfazione per l'ottima partita da un lato ed i rimpianti per non avere saputo prima d'ora giocare con quest'intensità dall'altro. «Intanto le ragazze sono state brave anche dal 15 in poi di ogni set – osserva coach Toni Chieppa –, mentre finora soffrivamo sempre nella seconda metà delle frazioni. Poi hanno battuto tatticamente molto bene e ricevuto con altrettanta buona media. Così facendo abbiamo limitato le fonti di gioco delle nostre avversarie e le abbiamo costrette ad attaccare spesso in maniera scontata. Certo, mancava Felicetti, ma anche noi siamo senza De Pinto, e nei nostri equilibri il nostro capitano vale quanto Felicetti per loro. Sono contento per la vittoria, ma anche amareggiato per non avere visto la squadra giocare così prima. Adesso tutte le partite che restano dobbiamo affrontarle allo stesso modo, come fossero ciascuna una finale: solo così potremmo arrivare senza affanni ad una salvezza che, ora come ora, non è per nulla facile perché tutte le squadre di bassa classifica hanno fatto punti».
Ed anche il presidente, Sebastiano Chieppa, vive una sensazione a metà strada fra il contento e l'arrabbiato: «Penso che tornerò a parlare alle ragazze perché, dopo avere visto come hanno giocato questa partita, è legittimo chiedersi perché non l'abbiano fatto prima. Anche se non serve piangere sul latte versato, purtroppo abbiamo buttato al vento tantissimi punti. Ma a prescindere di dove saremmo oggi con qualche vittoria in più, credo che alla luce di quello che s'è visto oggi la nostra squadra valga un quarto posto, almeno potenzialmente. Nella pratica, però, dobbiamo pensare solo a salvarci anche perché il calendario, a sua volta, da qui in avanti non ci aiuta».