Volley
Aquila Azzurra: sfortunata sconfitta a Napoli
Il presidente Chieppa: «La squadra è viva e domenica nel derby con Valenzano si farà valere».
Trani - lunedì 12 marzo 2007
Costretta ancora una volta a fare i conti con infortuni ed acciacchi vari, la Giodicart Aquila Azzurra Trani ha sfoderato a Napoli una partita gagliarda, quantunque perdente. Con un po' più di fortuna, quella che troppe volte gira al largo rispetto alla squadra tranese, le ragazze di coach Toni Chieppa sarebbero arrivate almeno al tie-break, conquistando un punto che avrebbe loro permesso di mantenere il vantaggio in classifica rispetto alle campane, che invece con il 3-1 finale (13, 21, -19, 23) le hanno sopravanzate.
Ma forse era chiedere troppo all'ennesimo sestetto improvvisato di un Trani che, assente Liviana Milillo per sospetto stiramento al collaterale del ginocchio destro (mancherà sicuramente anche domenica prossima nel derby contro il Valenzano), ha dovuto presentare in campo una Rosa Ricci in condizioni di emergenza per un problema alla spalla sopraggiunto proprio nell'allenamento di rifinitura prima della trasferta napoletana. La palleggiatrice, rimessa in sesto dalle cure del medico sociale Pasquale Zecchillo e dalle quasi miracolose mani del massaggiatore Giovanni Paradiso, ha stretto i denti, è scesa in campo e ha giocato ancora una volta da par suo, pur accusando a fine gara dolori fortissimi che adesso ne mettono a serio rischio la presenza per la sfida tutta pugliese di domenica prossima.
S'è invece rivista in campo Laura De Pinto, un'altra che quando c'è da dare una mano nell'emergenza non si tira mai indietro. Il capitano, reduce da un'operazione al menisco, ha bruciato le tappe del recupero e ieri ha già potuto essere della gara, quantunque non nel sestetto titolare e con ingressi ovviamente molto prudenti. Chi, invece, è stata della partita dal primo scambio nell'ormai inedito, per lei, ruolo della schiacciatrice laterale, è stata Marianna Del Rosso, ritornata dopo cinque anni alla banda per sostituire l'infortunata Liviana Milillo. Più che buona la sua prova, considerando la desuetudine al ruolo e la scarsa intesa con le compagne in quella posizione tattica.
Ed ancora, per sostituire a sua volta Del Rosso, ecco la sua prima gara della carriera nel ruolo di libero per Isa Azzollini, anche lei ammirevole per la dedizione alla causa fra problemi di famiglia, di lavoro e fisici. Ha voluto esserci a Napoli, e da libero, pur non avendolo mai fatto prima, ha dato sicurezza ed equilibrio a tutta la squadra.
In questa situazione di evidente disagio, è pacifico che Trani abbia perso nettamente il primo set e sia poi progressivamente cresciuta negli altri, arrivando a giocarsi quasi fino in fondo il secondo, meritando nettamente il terzo e sfiorando l'impresa nel quarto. Il presidente, Sebastiano Chieppa, di negativo vede solo il risultato: «Per quelle che erano le premesse e per le condizioni oggettive in cui eravamo, quello che abbiamo fatto su un campo così difficile e contro una squadra così forte è quasi strabiliante. Dico solo che meritavamo ampiamente il quinto set e che anche con questa stessa squadra, con il Valenzano, faremo meglio perché avremo avuto intanto una settimana in più per lavorare. Certo, se la sfortuna la smettesse di perseguitarci, forse riusciremmo a fare anche un gran finale di campionato. Ma intanto siamo vivi, vogliamo esserlo fino in fondo e nel derby venderemo cara la pelle».
Ma forse era chiedere troppo all'ennesimo sestetto improvvisato di un Trani che, assente Liviana Milillo per sospetto stiramento al collaterale del ginocchio destro (mancherà sicuramente anche domenica prossima nel derby contro il Valenzano), ha dovuto presentare in campo una Rosa Ricci in condizioni di emergenza per un problema alla spalla sopraggiunto proprio nell'allenamento di rifinitura prima della trasferta napoletana. La palleggiatrice, rimessa in sesto dalle cure del medico sociale Pasquale Zecchillo e dalle quasi miracolose mani del massaggiatore Giovanni Paradiso, ha stretto i denti, è scesa in campo e ha giocato ancora una volta da par suo, pur accusando a fine gara dolori fortissimi che adesso ne mettono a serio rischio la presenza per la sfida tutta pugliese di domenica prossima.
S'è invece rivista in campo Laura De Pinto, un'altra che quando c'è da dare una mano nell'emergenza non si tira mai indietro. Il capitano, reduce da un'operazione al menisco, ha bruciato le tappe del recupero e ieri ha già potuto essere della gara, quantunque non nel sestetto titolare e con ingressi ovviamente molto prudenti. Chi, invece, è stata della partita dal primo scambio nell'ormai inedito, per lei, ruolo della schiacciatrice laterale, è stata Marianna Del Rosso, ritornata dopo cinque anni alla banda per sostituire l'infortunata Liviana Milillo. Più che buona la sua prova, considerando la desuetudine al ruolo e la scarsa intesa con le compagne in quella posizione tattica.
Ed ancora, per sostituire a sua volta Del Rosso, ecco la sua prima gara della carriera nel ruolo di libero per Isa Azzollini, anche lei ammirevole per la dedizione alla causa fra problemi di famiglia, di lavoro e fisici. Ha voluto esserci a Napoli, e da libero, pur non avendolo mai fatto prima, ha dato sicurezza ed equilibrio a tutta la squadra.
In questa situazione di evidente disagio, è pacifico che Trani abbia perso nettamente il primo set e sia poi progressivamente cresciuta negli altri, arrivando a giocarsi quasi fino in fondo il secondo, meritando nettamente il terzo e sfiorando l'impresa nel quarto. Il presidente, Sebastiano Chieppa, di negativo vede solo il risultato: «Per quelle che erano le premesse e per le condizioni oggettive in cui eravamo, quello che abbiamo fatto su un campo così difficile e contro una squadra così forte è quasi strabiliante. Dico solo che meritavamo ampiamente il quinto set e che anche con questa stessa squadra, con il Valenzano, faremo meglio perché avremo avuto intanto una settimana in più per lavorare. Certo, se la sfortuna la smettesse di perseguitarci, forse riusciremmo a fare anche un gran finale di campionato. Ma intanto siamo vivi, vogliamo esserlo fino in fondo e nel derby venderemo cara la pelle».