Volley
Aquila Azzurra: Tranesi sconfitte anche sul campo dell'ultima in classifica Pozzuoli
Il presidente Chieppa: «Non ci siamo con la testa».
Trani - lunedì 5 febbraio 2007
Non riesce proprio a sfatare il tabù trasferta la Giodicart Aquila Azzurra Trani, sconfitta al tie-break 3-2 (14, -16, -24, 22, 12) anche sul campo del fanalino di coda Pozzuoli. Il punto conquistato che permette di muovere la classifica non attenua, anzi forse accresce il disagio per uno stop imprevisto, anche se tutto sommato meritato.
Sicuramente non hanno giocato a favore dell'Aquila Azzurra le assenze delle infortunate di lungo corso De Pinto e D'Agostino e l'indisponibilità per questa partita di un'Azzollini che in seconda linea sarebbe stata di grandissima utilità. Altrettanto innegabile è che il pessimo impianto di gioco in cui s'è disputata la gara (una palestra angusta e scarsamente illuminata) ha molto agevolato le padrone di casa e messo in difficoltà giocatrici più dotate tecnicamente. E tuttavia quello che realmente ha spostato l'asse della partita verso Pozzuoli è stato l'approccio alla gara da parte delle tranesi: «Purtroppo la squadra è scesa in campo – dice il presidente Sebastiano Chieppa - senza il necessario rispetto dell'avversario. Nonostante ci fossimo raccomandati in tutti i modi con le ragazze durante la settimana, hanno preso la partita sotto gamba pensando fosse troppo facile. Eppure venivamo da tre sconfitte nelle ultime quattro partite, anche se con le squadre più forti e persino giocando bene. Ma sapevamo pure che se avessimo lasciato entrare in partita e giocare questa squadra avremmo sofferto tantissimo, e così, purtroppo, è stato. Il primo set perso il quella maniera è stato sicuramente il nostro momento più basso di questa stagione: non c'eravamo proprio con la testa e questo, dalle nostre atlete ed in questo momento del campionato, lo riteniamo inaccettabile». Solo nel secondo set la Giodicart ha spinto bene e con continuità sull'acceleratore dando l'impressione di potere tornare a comandare la partita come da pronostico. Ma subito dopo, insieme con le luci, sono riapparse le ombre fra cose buone ed altre meno buone fatte di battute troppo facili, ricezioni imprecise, attacchi troppo timorosi e scelte tattiche spesso sbagliate. Il terzo set è stato appannaggio della Giodicart solo grazie ad un moto di orgoglio nel finale, quando le locali, sul 23-20, sembravano avere ormai la frazione in pugno. Ma la partita, pure con il Trani in vantaggio, ormai si era messa sui binari del massimo equilibrio con le locali spinte dall'orgoglio e le ospiti sempre più incapaci di sviluppare il proprio gioco come da copione. Con il prolungarsi della gara, nelle gambe, mani e testa di Ricci e compagne affiorava anche la fatica che invece le puteolane, galvanizzate, non accusavano. Si spiega così la storia di quarto e quinto set, giocati sul filo dei nervi e di fattori non sempre tecnici che, alla fine, hanno fatto la differenza. La Giodicart perde così, dopo Sapri, Scafati e Salerno, un'altra partita pesante contro una squadra in lotta per la salvezza. «E non dobbiamo dimenticare anche le sconfitte al tie-break di Valenzano e San Giorgio del Sannio – ricorda Chieppa -, oltre al punto lasciato in casa nostra al Massafra. Ormai è chiaro che dobbiamo solo puntare a salvarci e per riuscirci dovremo soffrire. Alle ragazze, però, chiediamo solo di affrontare questa situazione con un'altra mentalità, perché altrimenti non so quanto si possa andare lontano».
Sicuramente non hanno giocato a favore dell'Aquila Azzurra le assenze delle infortunate di lungo corso De Pinto e D'Agostino e l'indisponibilità per questa partita di un'Azzollini che in seconda linea sarebbe stata di grandissima utilità. Altrettanto innegabile è che il pessimo impianto di gioco in cui s'è disputata la gara (una palestra angusta e scarsamente illuminata) ha molto agevolato le padrone di casa e messo in difficoltà giocatrici più dotate tecnicamente. E tuttavia quello che realmente ha spostato l'asse della partita verso Pozzuoli è stato l'approccio alla gara da parte delle tranesi: «Purtroppo la squadra è scesa in campo – dice il presidente Sebastiano Chieppa - senza il necessario rispetto dell'avversario. Nonostante ci fossimo raccomandati in tutti i modi con le ragazze durante la settimana, hanno preso la partita sotto gamba pensando fosse troppo facile. Eppure venivamo da tre sconfitte nelle ultime quattro partite, anche se con le squadre più forti e persino giocando bene. Ma sapevamo pure che se avessimo lasciato entrare in partita e giocare questa squadra avremmo sofferto tantissimo, e così, purtroppo, è stato. Il primo set perso il quella maniera è stato sicuramente il nostro momento più basso di questa stagione: non c'eravamo proprio con la testa e questo, dalle nostre atlete ed in questo momento del campionato, lo riteniamo inaccettabile». Solo nel secondo set la Giodicart ha spinto bene e con continuità sull'acceleratore dando l'impressione di potere tornare a comandare la partita come da pronostico. Ma subito dopo, insieme con le luci, sono riapparse le ombre fra cose buone ed altre meno buone fatte di battute troppo facili, ricezioni imprecise, attacchi troppo timorosi e scelte tattiche spesso sbagliate. Il terzo set è stato appannaggio della Giodicart solo grazie ad un moto di orgoglio nel finale, quando le locali, sul 23-20, sembravano avere ormai la frazione in pugno. Ma la partita, pure con il Trani in vantaggio, ormai si era messa sui binari del massimo equilibrio con le locali spinte dall'orgoglio e le ospiti sempre più incapaci di sviluppare il proprio gioco come da copione. Con il prolungarsi della gara, nelle gambe, mani e testa di Ricci e compagne affiorava anche la fatica che invece le puteolane, galvanizzate, non accusavano. Si spiega così la storia di quarto e quinto set, giocati sul filo dei nervi e di fattori non sempre tecnici che, alla fine, hanno fatto la differenza. La Giodicart perde così, dopo Sapri, Scafati e Salerno, un'altra partita pesante contro una squadra in lotta per la salvezza. «E non dobbiamo dimenticare anche le sconfitte al tie-break di Valenzano e San Giorgio del Sannio – ricorda Chieppa -, oltre al punto lasciato in casa nostra al Massafra. Ormai è chiaro che dobbiamo solo puntare a salvarci e per riuscirci dovremo soffrire. Alle ragazze, però, chiediamo solo di affrontare questa situazione con un'altra mentalità, perché altrimenti non so quanto si possa andare lontano».