Volley
Aquila Azzurra, un altro tie-break ma questa volta vince.
Non è stata una partita facile per le tranesi, e neanche particolarmente bella
Trani - lunedì 12 novembre 2007
Un altro tie-break, ma questa volta la storia è stata diversa che sette giorni prima a Potenza. La Primadonna collection questa volta vince 3-2 (24, -20, -23, 12, 11), mettendo in qualche modo un freno anche ad un'altra pericolosa avversaria diretta quale il Salerno. Il rammarico per non avere colto la vittoria piena è minimo, anche e soprattutto alla luce dell'avvenuta rimonta: da 1-2 a 3-2.
Non è stata una partita facile per le tranesi, e neanche particolarmente bella dal punto di vista dello spettacolo. Ma è stato un match molto intenso sotto l'aspetto agonistico e soprattutto emotivo, ricco di pathos dall'inizio ala fine e condito anche da alcuni errori arbitrali, da una parte e dall'altra, che hanno molto scontentato il Salerno per alcuni episodi sfavorevoli, soprattutto nel tie-break, ma anche il Trani per un metro di giudizio di giudizio tecnico che ha lasciato troppo spesso giocare la palleggiatrice ospite, Montemurro, anche in presenza di sospette infrazioni di doppio palleggio.
Inizio partita tutto di marca Trani: un 8-2 che lascerebbe presagire una serata magica. Ma ben presto i valori in campo si equivalgono e, anzi, l'Aquila azzurra patisce più del previsto l'assenza di Isa Azzollini e soffre proprio in quel ruolo sia in prima, sia in seconda linea. Le tranesi, però, contengono bene Cataldo e si mantengono a galla con le centrali, Krambeck (18) e Balducci (16). Il Salerno trova buone uscite in De Almeyda (11) e Scialacomo (12), ottiene un set-ball sul 23-24, ma lo sciupa e permette alle padrone di casa di rimontare fino al 26-24 dell'1-0.
Nel secondo set c'è in campo Doriana Bisceglia per Laura De Pinto (6), ma le difficoltà dalla banda proseguono. Peggiora anche la ricezione e così Ricci (5), è costretta a chiamare in causa fin troppo spesso una Giusi Caterina generosa ma qualche volta anche imprecisa. Salerno va ai tempi tecnici avanti 7-8 e 12-16 e progressivamente aumenta il margine fino al 20-25 dell'1-1, dopo tre set-ball annullati.
Nella terza frazione la Primadonna pare ancora più in affanno in ricezione, finendo per attaccare quasi sempre in maniera scontata. Affiora anche un po' di stanchezza, il muro si disunisce e Cataldo (14) in questo modo fa male. Sul 10-16 il set pare già perso dalle tranesi, ma il doloroso infortunio alla caviglia occorso alla sfortunata Borrelli (4) getta momentaneamente nello sconforto le campane, che subiscono la rimonta tranese fino al 23-23. Ma è solo un'illusione, perché le ospiti rimettono la testa avanti e chiudono il set 23-25 in loro favore.
Nel quarto parziale il Trani ha il merito di non farsi prendere dallo sconforto per l'occasione persa, ma di aggredire subito le avversarie per ristabilire la parità. La partenza è veemente (8-5), il seguito ancora di più (16-9) ed il set finisce quasi con una passeggiata: 25-12. Da segnalare in questa frazione la crescita di Laura De Pinto e Roberta Valente (9), grazie alle quali la manovra di casa torna ad essere corale e quindi meno prevedibile.
La storia del tie-break è di massimo equilibrio fino al cambio di campo (7-8), poi Salerno allunga 8-11 ma Trani prima rientra con le scatenate Balducci e Caterina (11-11), poi fa il break decisivo con un contestatissimo attacco di Krambeck, che gli arbitri vedono deviato dal muro, ed un successivo punto tecnico per ammonizione della palleggiatrice ospite Montemurro per proteste. A quel punto Cataldo e compagne non hanno più spazio e tempo per rientrare: 15-11 e 3-2 finale.
La Primadonna con questa vittoria è seconda a pari merito con il Valenzano ed a tre punti dalla capolista Panafarm Napoli. Se avesse vinto 3-0 o 3-1 si sarebbe trovata da sola all'inseguimento delle partenopee, ma coach Chieppa non ne fa un dramma. «La partita era difficile, lo sapevamo, e credo che questa volta non abbiamo perso un punto, a differenza di Potenza dove invece avremmo potuto fare di più. L'assenza di Azzollini ci ha creato problemi in seconda linea, ma la squadra ha fatto il suo e tutte si sono prese le loro brave responsabilità. Il Salerno è molto forte e non credo che contro una squadra di questo valore una vittoria al tie-break sia da disprezzare. Del resto, il campionato è ancora lungo, oltre che molto equilibrato».
Non è stata una partita facile per le tranesi, e neanche particolarmente bella dal punto di vista dello spettacolo. Ma è stato un match molto intenso sotto l'aspetto agonistico e soprattutto emotivo, ricco di pathos dall'inizio ala fine e condito anche da alcuni errori arbitrali, da una parte e dall'altra, che hanno molto scontentato il Salerno per alcuni episodi sfavorevoli, soprattutto nel tie-break, ma anche il Trani per un metro di giudizio di giudizio tecnico che ha lasciato troppo spesso giocare la palleggiatrice ospite, Montemurro, anche in presenza di sospette infrazioni di doppio palleggio.
Inizio partita tutto di marca Trani: un 8-2 che lascerebbe presagire una serata magica. Ma ben presto i valori in campo si equivalgono e, anzi, l'Aquila azzurra patisce più del previsto l'assenza di Isa Azzollini e soffre proprio in quel ruolo sia in prima, sia in seconda linea. Le tranesi, però, contengono bene Cataldo e si mantengono a galla con le centrali, Krambeck (18) e Balducci (16). Il Salerno trova buone uscite in De Almeyda (11) e Scialacomo (12), ottiene un set-ball sul 23-24, ma lo sciupa e permette alle padrone di casa di rimontare fino al 26-24 dell'1-0.
Nel secondo set c'è in campo Doriana Bisceglia per Laura De Pinto (6), ma le difficoltà dalla banda proseguono. Peggiora anche la ricezione e così Ricci (5), è costretta a chiamare in causa fin troppo spesso una Giusi Caterina generosa ma qualche volta anche imprecisa. Salerno va ai tempi tecnici avanti 7-8 e 12-16 e progressivamente aumenta il margine fino al 20-25 dell'1-1, dopo tre set-ball annullati.
Nella terza frazione la Primadonna pare ancora più in affanno in ricezione, finendo per attaccare quasi sempre in maniera scontata. Affiora anche un po' di stanchezza, il muro si disunisce e Cataldo (14) in questo modo fa male. Sul 10-16 il set pare già perso dalle tranesi, ma il doloroso infortunio alla caviglia occorso alla sfortunata Borrelli (4) getta momentaneamente nello sconforto le campane, che subiscono la rimonta tranese fino al 23-23. Ma è solo un'illusione, perché le ospiti rimettono la testa avanti e chiudono il set 23-25 in loro favore.
Nel quarto parziale il Trani ha il merito di non farsi prendere dallo sconforto per l'occasione persa, ma di aggredire subito le avversarie per ristabilire la parità. La partenza è veemente (8-5), il seguito ancora di più (16-9) ed il set finisce quasi con una passeggiata: 25-12. Da segnalare in questa frazione la crescita di Laura De Pinto e Roberta Valente (9), grazie alle quali la manovra di casa torna ad essere corale e quindi meno prevedibile.
La storia del tie-break è di massimo equilibrio fino al cambio di campo (7-8), poi Salerno allunga 8-11 ma Trani prima rientra con le scatenate Balducci e Caterina (11-11), poi fa il break decisivo con un contestatissimo attacco di Krambeck, che gli arbitri vedono deviato dal muro, ed un successivo punto tecnico per ammonizione della palleggiatrice ospite Montemurro per proteste. A quel punto Cataldo e compagne non hanno più spazio e tempo per rientrare: 15-11 e 3-2 finale.
La Primadonna con questa vittoria è seconda a pari merito con il Valenzano ed a tre punti dalla capolista Panafarm Napoli. Se avesse vinto 3-0 o 3-1 si sarebbe trovata da sola all'inseguimento delle partenopee, ma coach Chieppa non ne fa un dramma. «La partita era difficile, lo sapevamo, e credo che questa volta non abbiamo perso un punto, a differenza di Potenza dove invece avremmo potuto fare di più. L'assenza di Azzollini ci ha creato problemi in seconda linea, ma la squadra ha fatto il suo e tutte si sono prese le loro brave responsabilità. Il Salerno è molto forte e non credo che contro una squadra di questo valore una vittoria al tie-break sia da disprezzare. Del resto, il campionato è ancora lungo, oltre che molto equilibrato».