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Basket, dagli obiettivi stagionali ai sogni nel cassetto, l’intervista a Salvatore Caressa, coach della Fortitudo
La nostra intervista a Salvatore Caressa, coach della Fortitudo Trani, protagonista e capolista del campionato di ‘divisione regionale 1 maschile Puglia’
Trani - giovedì 25 gennaio 2024
18.53
Un inizio di stagione quasi perfetto per i ragazzi di coach Caressa che occupano meritatamente la prima posizione con un bottino di 11 vittorie e 2 sconfitte, di cui una arrivata recentemente sul campo difficile dell'Angel Manfredonia. La nostra intervista parte proprio da qui, una partita fondamentale per la classifica in cui è inevitabilmente mancato qualcosa ai ragazzi di Caressa che ha commentato così la sconfitta: "Abbiamo probabilmente avuto presunzione nell'affrontare questo incontro, arrivato dopo un'altra splendida vittoria contro la Cus Bari; eravamo forse troppo consapevoli della nostra forza e questo ci ha tratto in inganno e alle prime difficoltà non siamo stati in grado di affrontarle. Però va dato molto onore al Manfredonia che ha giocato un'ottima partita." Sul morale della squadra continua: "Sarebbe impossibile non essere su col morale, la classifica ci vede ancora davanti a tutti." Proprio sulla salda posizione in classifica, è inevitabile chiedersi se qualcuno se lo sarebbe aspettato, soprattutto avanti a squadre come Manfredonia e Cus: il coach risponde dicendo: "Al primo allenamento stagionale, dissi ai ragazzi che noi avremmo lottato per vincere il campionato, tant'è che i giocatori stessi mi guardarono come dandomi del pazzo ma io ne ero certo, avevo intravisto qualcosa di unico in questo gruppo che un allenatore riesce subito a riconoscere. Quest'anno abbiamo fisicità ma soprattutto esperienza che messe insieme, a questi livelli, possono essere decisive." Sugli obiettivi personali e societari da qui fino a fine stagione il coach si esprime così: "Mi aspetto di rimanere nei primi posti della classifica per affrontare i play-off nelle migliori condizioni possibili. Personalmente non ho obiettivi, condivido però quelli del gruppo e della società, cioè di fare il meglio possibile." Proprio sull'importanza del gruppo squadra, coach Caressa continua: "Ritengo che questa sia una squadra con gli attributi, un pregio che sarà determinante in alcune situazioni, ma anche 'schizofrenica' perché la nostra arma migliore è proprio quella di cambiare spesso le sorti delle partite." Una domanda scontata ma mai banale, riferendoci ai possibili idoli e sogni nel cassetto da portare avanti che il coach commenta così: "Non ho mai avuto idoli nella mia vita, credo che lo sport sia solo divertimento. Credo che i veri idoli siano coloro che portano avanti una famiglia o educano i propri figli: a tal proposito posso dire che il mio unico punto di riferimento è mio padre." L'intervista si conclude sull'importanza di allenare giocatori del calibro di Logoluso o Bolzoni, attualmente quinto nella classifica marcatori: "Sono due persone preziose dal punto di vista umano, l'intera squadra racchiude questa classifica. Una lode speciale va a Bruno Bolzoni che ha avuto il coraggio di cambiare vita e ce lo godiamo come un 'dono caduto dal cielo' e ce lo teniamo stretto".