Calcio
Basket DNC, Juve Trani - Monopoli 74-71
Vittoria all'over time per la squadra di Gadaleta
Trani - martedì 27 settembre 2011
Palpitante, sofferto ma fondamentalmente meritato il primo acuto stagionale della Fratelli Lotti Juve Trani che si sbarazza, dopo un over time, nella prima giornata della DNC, di un volitivo ed ottimamente organizzato Monopoli.
Pronti via ed è Marco Dell'Aquila a siglare il primo canestro della stagione che parrebbe preludio di una serata dalle tinte bianco nere, ma non è così; gli ospiti non ci stanno a fare da sparring partner e grazie, soprattutto, al dinamismo di Calabretto e Lamanna impongono il primo break (4-13 al 4'). Coach Gadaleta spende il primo dei time out a disposizione per ricompattare i suoi che, soprattutto, nell'applicazione degli schemi difensivi appaiono ancora un cantiere aperto.
Il sermone, pur se non sortisce completamente gli effetti sperati, ha, quantomeno, la valenza di produrre una scossa che si concretizza con in due triple in rapida successione di Martino e Dell'Aquila che consentono ai tranesi di chiudere il quarto con un gap sostanzialmente irrilevante (18-21).
La seconda frazione si apre con una tripla di Lamanna che riporta avanti il team di coach Carolillo ed evidenzia un certo imbarazzo della Juve che patisce oltremodo le incursioni degli ospiti, i quali, con un gioco lineare, pulito e molto efficace riscavano un solco significativo (20-31 al 5').
Se c'è, però, un difetto che non può essere ascritto a discapito dei bianconeri è quello della determinazione e della capacità di buttare il cuore oltre l'ostacolo e, così, seppur sulla spinta di giocate individuali (leggasi una tripla di Di Nanni ed un paio di coast to coast di Bertolini ) riacciuffano il match (31-34 all'intervallo lungo).
La terza frazione si apre con una tripla di capitan Delli Carri, fino a quel momento incredibilmente estraniato dalla manovre d'attacco dei padroni di casa, che acciuffa il pari (38-38 al 2'50") imitato, subito dopo da Dell'Aquila che insacca la bomba del momentaneo sorpasso. Il Pala Assi si accende e si trasforma in un catino ribollente di entusiasmo: il colpo d'occhio è da brividi, gli spalti sono gremiti all'inverosimile (discreta anche la rappresentanza di tifosi ospiti) e il pubblico, trascinato dai cori incessanti del gruppo organizzato dei Drughi, diventa, senza falso eufemismo, il sesto uomo in campo.
La Juve Trani, tuttavia, si spegne proprio sul più bello non sfruttando l'inerzia della gara che, in maniera evidente era passata a proprio favore; gli schemi d'attacco ritornano ad essere frettolosi ed imprecisi ed a Monopoli non sembra vero di riprendersi il match: 0-9 in circa tre minuti con conseguente controsorpasso (43-47 al 9' e 46-51 a fine quarto).
L'inizio dell'ultima frazione è ancora targata Monopoli che, con due prodezze di Palmitessa e Lamanna, si porta sul +10 (46-56 al 3'). Trani appare smarrita, si sbaglia troppo sotto canestro e si perdono palloni in quantità industriale, ma, come detto, ha il merito di metterci l'anima e, trascinata dalla precisione dalla lunga distanza di Cammillucci e DI Nanni riaprono il match (62-65 al 9').
Gli ultimi istanti del tempo regolamentare son vietati ai deboli di cuore: ad una manciata di secondi dalla sirena Dell'Aquila subisce fallo ma realizza solo il primo dei due tiri liberi a disposizione, Martellucci cattura il rimbalzo conseguente al secondo tiro sbagliato e riconsegna palla ancora a Dell'Aquila che, in penetrazione, segna il tiro del pareggio (65-65).
La maggiore esperienza dei padroni di casa rispetto ai monopolitani, tra le squadre più green del girone, permette a Delli Carri e compagni di gestire con sufficiente disinvoltura la prima parte dell'over time (70-67 al 4'). Il finale, però, è ancora thrilling con Monopoli che gestisce male la palla per vincere a 13" dalla sirena con palla persa e conseguente fallo su Di Nanni che realizza 2/2 dalla lunetta (74-71 finale) regalando la prima gioia al team del presidente Corallo.
Pronti via ed è Marco Dell'Aquila a siglare il primo canestro della stagione che parrebbe preludio di una serata dalle tinte bianco nere, ma non è così; gli ospiti non ci stanno a fare da sparring partner e grazie, soprattutto, al dinamismo di Calabretto e Lamanna impongono il primo break (4-13 al 4'). Coach Gadaleta spende il primo dei time out a disposizione per ricompattare i suoi che, soprattutto, nell'applicazione degli schemi difensivi appaiono ancora un cantiere aperto.
Il sermone, pur se non sortisce completamente gli effetti sperati, ha, quantomeno, la valenza di produrre una scossa che si concretizza con in due triple in rapida successione di Martino e Dell'Aquila che consentono ai tranesi di chiudere il quarto con un gap sostanzialmente irrilevante (18-21).
La seconda frazione si apre con una tripla di Lamanna che riporta avanti il team di coach Carolillo ed evidenzia un certo imbarazzo della Juve che patisce oltremodo le incursioni degli ospiti, i quali, con un gioco lineare, pulito e molto efficace riscavano un solco significativo (20-31 al 5').
Se c'è, però, un difetto che non può essere ascritto a discapito dei bianconeri è quello della determinazione e della capacità di buttare il cuore oltre l'ostacolo e, così, seppur sulla spinta di giocate individuali (leggasi una tripla di Di Nanni ed un paio di coast to coast di Bertolini ) riacciuffano il match (31-34 all'intervallo lungo).
La terza frazione si apre con una tripla di capitan Delli Carri, fino a quel momento incredibilmente estraniato dalla manovre d'attacco dei padroni di casa, che acciuffa il pari (38-38 al 2'50") imitato, subito dopo da Dell'Aquila che insacca la bomba del momentaneo sorpasso. Il Pala Assi si accende e si trasforma in un catino ribollente di entusiasmo: il colpo d'occhio è da brividi, gli spalti sono gremiti all'inverosimile (discreta anche la rappresentanza di tifosi ospiti) e il pubblico, trascinato dai cori incessanti del gruppo organizzato dei Drughi, diventa, senza falso eufemismo, il sesto uomo in campo.
La Juve Trani, tuttavia, si spegne proprio sul più bello non sfruttando l'inerzia della gara che, in maniera evidente era passata a proprio favore; gli schemi d'attacco ritornano ad essere frettolosi ed imprecisi ed a Monopoli non sembra vero di riprendersi il match: 0-9 in circa tre minuti con conseguente controsorpasso (43-47 al 9' e 46-51 a fine quarto).
L'inizio dell'ultima frazione è ancora targata Monopoli che, con due prodezze di Palmitessa e Lamanna, si porta sul +10 (46-56 al 3'). Trani appare smarrita, si sbaglia troppo sotto canestro e si perdono palloni in quantità industriale, ma, come detto, ha il merito di metterci l'anima e, trascinata dalla precisione dalla lunga distanza di Cammillucci e DI Nanni riaprono il match (62-65 al 9').
Gli ultimi istanti del tempo regolamentare son vietati ai deboli di cuore: ad una manciata di secondi dalla sirena Dell'Aquila subisce fallo ma realizza solo il primo dei due tiri liberi a disposizione, Martellucci cattura il rimbalzo conseguente al secondo tiro sbagliato e riconsegna palla ancora a Dell'Aquila che, in penetrazione, segna il tiro del pareggio (65-65).
La maggiore esperienza dei padroni di casa rispetto ai monopolitani, tra le squadre più green del girone, permette a Delli Carri e compagni di gestire con sufficiente disinvoltura la prima parte dell'over time (70-67 al 4'). Il finale, però, è ancora thrilling con Monopoli che gestisce male la palla per vincere a 13" dalla sirena con palla persa e conseguente fallo su Di Nanni che realizza 2/2 dalla lunetta (74-71 finale) regalando la prima gioia al team del presidente Corallo.