Calcio
Calcio, allarme settore giovanile
Franco Cuocci lancia un messaggio: Così non si va da nessuna parte
Trani - martedì 24 ottobre 2006
Il calcio giovanile tranese lancia un segnale di allarme. Ne parla Franco Cuocci, colui che segue pressoché quotidianamente le sorti del settore giovanile targato Fortis Trani: quattro squadre fra Giovanissimi e Allievi per un totale di circa 120 gare ufficiali da disputare nei prossimi quattro mesi, in più il costante lavoro con le sei squadre delle categorie Esordienti, Pulcini e Piccoli Amici. «Siamo in difficoltà» spiega Cuocci che non nasconde quanto far calcio a livello giovanile a Trani stia diventando un'impresa:«I conti non tornano - prosegue - e i problemi logistici non ci consentono di affrontare serenamente questa stagione. Sono tante le cose che non vanno ma nessuno sembra prenderci veramente sul serio. Ci mancano soprattutto gli interlocutori». A livello finanziario, il settore giovanile della Fortis Trani si sta praticamente autofinanziando. «Il presidente della prima squadra, Francesco Simone, ci sta dando una mano, ha acquistato tutto il materiale sportivo per i ragazzi ed ha promesso che ci verrà incontro nei limiti del possibile. Noi abbiamo trovato per conto nostro due piccoli sponsor, ma a fine anno potremmo trovarci comunque a rosso».
Franco Cuocci sottolinea anche i problemi delle strutture sportive, su cui la Gazzetta a più riprese ha puntato i riflettori. «Le condizioni del Bovio sono allucinanti e mettono in crisi tutte le società, non soltanto noi. Siamo in assoluta emergenza, non ci sono altri spazi e quella struttura comunale, piena di problemi, non riesce a soddisfare la gran mole di squadre che la utilizzano. Esasperati, stavamo addirittura pensando di sospendere tutte le attività agonistiche, anche a costo di pesanti ripercussioni a livello federale. Serve maggiore attenzione e una programmazione seria per lo sport, attenta ai reali bisogni di tutti coloro che lo vivono e lo esercitano fra mille difficoltà. È quello che ci auguriamo dalla prossima classe politica dirigente cittadina».
Biagio Fanelli junior
Franco Cuocci sottolinea anche i problemi delle strutture sportive, su cui la Gazzetta a più riprese ha puntato i riflettori. «Le condizioni del Bovio sono allucinanti e mettono in crisi tutte le società, non soltanto noi. Siamo in assoluta emergenza, non ci sono altri spazi e quella struttura comunale, piena di problemi, non riesce a soddisfare la gran mole di squadre che la utilizzano. Esasperati, stavamo addirittura pensando di sospendere tutte le attività agonistiche, anche a costo di pesanti ripercussioni a livello federale. Serve maggiore attenzione e una programmazione seria per lo sport, attenta ai reali bisogni di tutti coloro che lo vivono e lo esercitano fra mille difficoltà. È quello che ci auguriamo dalla prossima classe politica dirigente cittadina».
Biagio Fanelli junior