Calcio
Coppa Italia, finisce 1-1 la gara d'andata tra Trani e Molfetta
Tranesi in vantaggio ad inizio ripresa, pareggia Sallustio al 92'
Trani - lunedì 1 settembre 2014
2.13
Esordio stagionale ufficiale della Vigor Trani in chiaroscuro: il debutto in Coppa contro il Molfetta fornisce buone indicazioni a mister Costantino ma anche aspetti da migliorare prima che il campionato abbia inizio. Le numerose occasioni create rappresentano certamente un ottimo segnale in vista del futuro ma, a conti fatti, la scarsa lucidità nei metri finali ed alcune disattenzioni difensive sono state pagate a caro prezzo, ragion per cui l'allenatore sarà chiamato a limare questi meccanismi ancora difettosi. La prestazione fornita dai biancazzurri è comunque nel complesso positiva, e conferma di ciò si è avuta a gara conclusa con gli applausi del folto pubblico presente sugli spalti.
Al Comunale è agibile solamente la gradinata e dunque anche gli organi di informazione sono costretti a subire disagi. All'esterno dell'impianto, in aperta polemica per l'impossibilità di ottenere accesso alla tribuna, si posizionano gli ultras del gruppo "Trani1929". Nemmeno il tempo di disporre gli schieramenti in campo e già si registra un'emozione: Albrizio approfitta di un errato disimpegno della retroguardia molfettese per servire l'accorrente Doumbia; la conclusione dell'ex Ascoli Satriano è respinta in angolo. All'8 replica Cesareo (che militò nella Fortis Trani una quindicina di anni fa) dal limite con sfera a lato. Musacco (altro ex della gara) è abile a smanacciare in volo un colpo di testa di Albrizio su corner di Cioffi. Ancora Cesareo si rende insidioso con una botta da fuori che sorvola la traversa. Intanto giungono sugli spalti i supporters molfettesi accolti, come previsto, da copiosi fischi e ripetuti cori invocanti giustizia per il tifoso tranese Alessandro Di Ronzo, vittima del tristemente noto incidente al "Poli" di Molfetta . Di Gennaro (in grande forma ed applauditissimo in ogni fuga di cui si rende protagonista) supera alcuni difensori ma non inquadra la porta, De Paulis tenta (senza esito) la soluzione da lontano. Sansonna di piedi sventa un temibile tiro di Vitale, incuneatosi sulla destra; dall'altro lato un tentativo di Manzari è respinto da Musacco, sull'azione successiva i biancazzurri reclamano un rigore per palese atterramento in area di Albrizio. Al 40' ancora il portiere tranese sugli scudi con la provvidenziale deviazione su conclusione di Cesareo lanciato a rete. La prima frazione di gioco termina con una sgroppata di Doumbia che, giunto nell'area avversaria, non trova il modo di calciare.
La ripresa si apre nel migliore dei modi: Sansonna si oppone ad una botta di Vitale, e così al 6' giunge la rete liberatoria di Andrea Di Gennaro che supera Musacco con una palombella che infiamma letteralmente il Comunale. Gli ospiti tentano la reazione immediata: una punizione di Lanave lambisce il palo, Sallustio tutto solo davanti all'estremo locale spara sull'esterno della rete. Doumbia in contropiede mette al centro anziché provare la conclusione con Musacco in uscita, la difesa sventa il pericolo. Nuova occasione per l'ivoriano ma destino simile. Nel frattempo la polizia fa defluire i tifosi molfettesi dalla curva Sud con ampio anticipo. Il neoentrato Fabiano, ben imbeccato da Manzari, sciupa un'altra ghiotta opportunità calciando alto. Come recita un vecchio adagio calcistico, "a gol sbagliato corrisponde gol subito: infatti, la beffa si materializza al 47'. Sull'ultimo calcio d'angolo a disposizione, svetta l'ex Sallustio che batte imparabilmente Sansonna per l'1-1 finale, punteggio che regala un piccolo vantaggio ai biancorossi in vista del match di ritorno.
Domenica prossima si replica a Molfetta: per superare il turno, il Trani dovrà vincere con qualsiasi risultato o pareggiare segnando almeno due reti.
Al Comunale è agibile solamente la gradinata e dunque anche gli organi di informazione sono costretti a subire disagi. All'esterno dell'impianto, in aperta polemica per l'impossibilità di ottenere accesso alla tribuna, si posizionano gli ultras del gruppo "Trani1929". Nemmeno il tempo di disporre gli schieramenti in campo e già si registra un'emozione: Albrizio approfitta di un errato disimpegno della retroguardia molfettese per servire l'accorrente Doumbia; la conclusione dell'ex Ascoli Satriano è respinta in angolo. All'8 replica Cesareo (che militò nella Fortis Trani una quindicina di anni fa) dal limite con sfera a lato. Musacco (altro ex della gara) è abile a smanacciare in volo un colpo di testa di Albrizio su corner di Cioffi. Ancora Cesareo si rende insidioso con una botta da fuori che sorvola la traversa. Intanto giungono sugli spalti i supporters molfettesi accolti, come previsto, da copiosi fischi e ripetuti cori invocanti giustizia per il tifoso tranese Alessandro Di Ronzo, vittima del tristemente noto incidente al "Poli" di Molfetta . Di Gennaro (in grande forma ed applauditissimo in ogni fuga di cui si rende protagonista) supera alcuni difensori ma non inquadra la porta, De Paulis tenta (senza esito) la soluzione da lontano. Sansonna di piedi sventa un temibile tiro di Vitale, incuneatosi sulla destra; dall'altro lato un tentativo di Manzari è respinto da Musacco, sull'azione successiva i biancazzurri reclamano un rigore per palese atterramento in area di Albrizio. Al 40' ancora il portiere tranese sugli scudi con la provvidenziale deviazione su conclusione di Cesareo lanciato a rete. La prima frazione di gioco termina con una sgroppata di Doumbia che, giunto nell'area avversaria, non trova il modo di calciare.
La ripresa si apre nel migliore dei modi: Sansonna si oppone ad una botta di Vitale, e così al 6' giunge la rete liberatoria di Andrea Di Gennaro che supera Musacco con una palombella che infiamma letteralmente il Comunale. Gli ospiti tentano la reazione immediata: una punizione di Lanave lambisce il palo, Sallustio tutto solo davanti all'estremo locale spara sull'esterno della rete. Doumbia in contropiede mette al centro anziché provare la conclusione con Musacco in uscita, la difesa sventa il pericolo. Nuova occasione per l'ivoriano ma destino simile. Nel frattempo la polizia fa defluire i tifosi molfettesi dalla curva Sud con ampio anticipo. Il neoentrato Fabiano, ben imbeccato da Manzari, sciupa un'altra ghiotta opportunità calciando alto. Come recita un vecchio adagio calcistico, "a gol sbagliato corrisponde gol subito: infatti, la beffa si materializza al 47'. Sull'ultimo calcio d'angolo a disposizione, svetta l'ex Sallustio che batte imparabilmente Sansonna per l'1-1 finale, punteggio che regala un piccolo vantaggio ai biancorossi in vista del match di ritorno.
Domenica prossima si replica a Molfetta: per superare il turno, il Trani dovrà vincere con qualsiasi risultato o pareggiare segnando almeno due reti.