Arti Marziali
Estate tranese della Judo Trani, oltre 300 bambini sul tatami ieri sera
Moltissima affluenza, ma l'amministrazione dov'era?
Trani - venerdì 8 agosto 2014
7.29
Quando è il sano entusiasmo a muovere le idee, tutto diventa più facile, anche senza aiuti "dall'alto". È questo ciò che ha caratterizzato ieri sera la manifestazione sportiva organizzata dalla Judo Trani, giunta quest'anno all'ottava edizione, ed inserita nell'estate tranese. Fino al 13 agosto la società sportiva locale allieterà le giornate dei piccoli che vogliono avvicinarsi a questa arte marziale e degli atleti agonisti che si preparano così alle prime gare nazionali di settembre.
In Piazza Plebiscito oltre 300 bambini sono saliti, alcuni per la prima volta, sul tatami e si è riscontrata una grande affluenza di pubblico. «Vedere i bambini di due anni divertirsi e sorridere grazie allo sport è la soddisfazione più grande che potessi avere - commenta a fine manifestazione il Maestro Nicola Loprieno -. Ogni anno registriamo grande affluenza e grande partecipazione e questo non può che inorgoglirci». A premiare i bambini nel corso della serata è stato Vincenzo Di Bari, promotore dell'iniziativa "Trani, città dell'infanzia": «Con il progetto "laboratorio città dei bambini" intendiamo investire sui più piccoli perché sono una risorsa fondamentale per la società. Trani deve cambiare strada, sperando che si prenda a cuore questo nuovo progetto».
A tal proposito è doveroso aprire una parentesi, che, si spera, non venga considerata come una classica polemica fine a se stessa, ma come un vero spunto di riflessione. Si parla tanto di dare importanza alle piccole realtà locali, si dice di credere fermamente e di aiutare le società sportive del territorio a crescere, si sprecano tante belle parole per il rilancio della città, ma quando c'è da tradurre queste forti frasi in fatti tutti diventano fantasmi. Si vuole rilanciare Trani, ma molti neanche la "mossa" fanno. E (non) va bene così. Non c'è stato un solo amministratore che sia stato presente alla manifestazione sportiva, nessuno dei "piani alti" che si sia "affacciato" sul tatami per complimentarsi con gli atleti di importanza nazionale (non è questo il luogo né l'occasione di parlare delle medaglie regionali, nazionali ed europee vinte dagli atleti della Judo Trani) e per riconoscere gli sforzi compiuti dalla società nell'organizzare una manifestazione lunga e complessa. Non è questo un modo per fare polemica, lo ripetiamo, ma se si vuole crescere bisogna capire che l'estate tranese non è soltanto il talk con l'attrice o lo showman "straniero" di turno. E vi assicuriamo che l'entusiasmo e i sorrisi di bambini e atleti che in questi giorni sono saliti sul tatami valgono più di tanti, belli, splendidi, fantasmagorici dibattiti.
In Piazza Plebiscito oltre 300 bambini sono saliti, alcuni per la prima volta, sul tatami e si è riscontrata una grande affluenza di pubblico. «Vedere i bambini di due anni divertirsi e sorridere grazie allo sport è la soddisfazione più grande che potessi avere - commenta a fine manifestazione il Maestro Nicola Loprieno -. Ogni anno registriamo grande affluenza e grande partecipazione e questo non può che inorgoglirci». A premiare i bambini nel corso della serata è stato Vincenzo Di Bari, promotore dell'iniziativa "Trani, città dell'infanzia": «Con il progetto "laboratorio città dei bambini" intendiamo investire sui più piccoli perché sono una risorsa fondamentale per la società. Trani deve cambiare strada, sperando che si prenda a cuore questo nuovo progetto».
A tal proposito è doveroso aprire una parentesi, che, si spera, non venga considerata come una classica polemica fine a se stessa, ma come un vero spunto di riflessione. Si parla tanto di dare importanza alle piccole realtà locali, si dice di credere fermamente e di aiutare le società sportive del territorio a crescere, si sprecano tante belle parole per il rilancio della città, ma quando c'è da tradurre queste forti frasi in fatti tutti diventano fantasmi. Si vuole rilanciare Trani, ma molti neanche la "mossa" fanno. E (non) va bene così. Non c'è stato un solo amministratore che sia stato presente alla manifestazione sportiva, nessuno dei "piani alti" che si sia "affacciato" sul tatami per complimentarsi con gli atleti di importanza nazionale (non è questo il luogo né l'occasione di parlare delle medaglie regionali, nazionali ed europee vinte dagli atleti della Judo Trani) e per riconoscere gli sforzi compiuti dalla società nell'organizzare una manifestazione lunga e complessa. Non è questo un modo per fare polemica, lo ripetiamo, ma se si vuole crescere bisogna capire che l'estate tranese non è soltanto il talk con l'attrice o lo showman "straniero" di turno. E vi assicuriamo che l'entusiasmo e i sorrisi di bambini e atleti che in questi giorni sono saliti sul tatami valgono più di tanti, belli, splendidi, fantasmagorici dibattiti.