Calcio
«Fari allo stadio? Prima va riempito»
Abruzzese fra campagna elettorale e futuro
Trani - lunedì 2 aprile 2012
10.30
Raccogliendo l'appello-invito del presidente Paolo Abruzzese, allo stadio si sono visti alcuni candidati sindaco in vista delle prossime amministrative.
Abruzzese spiega il senso dell'iniziativa: «Siamo ormai in piena campagna elettorale - ha detto il presidente - e noto che da parte di molti candidati c'è l'espressa volontà di risolvere la questione dei fari allo stadio. A mio avviso l'illuminazione dell'impianto non deve rappresentare una priorità fine a sé stessa ma la naturale conseguenza del sostegno al progetto di una società che valorizzi la struttura e ne permetta la fruizione all'intera cittadinanza, vivendola come una vera e propria cittadella sportiva».
«Posso essere, come molti affermano, un presidente scomodo e poco avvezzo ai compromessi - dice Abruzzese - e posso avere mille difetti ma la realtà è che a Trani il calcio si tiene in vita solo grazie al sottoscritto. Sono certamente da apprezzare tutti i tentativi fatti nel recente passato da altri presidenti, ma nel momento in cui i risultati non sono arrivati o le promesse non sono state mantenute, è stato più semplice smontare la baracca e salutare. Restare in sella è difficilissimo, anzi è proprio da pazzi soprattutto senza supporto alcuno di carattere morale od economico. Rivendico questo merito».
Abruzzese spiega il senso dell'iniziativa: «Siamo ormai in piena campagna elettorale - ha detto il presidente - e noto che da parte di molti candidati c'è l'espressa volontà di risolvere la questione dei fari allo stadio. A mio avviso l'illuminazione dell'impianto non deve rappresentare una priorità fine a sé stessa ma la naturale conseguenza del sostegno al progetto di una società che valorizzi la struttura e ne permetta la fruizione all'intera cittadinanza, vivendola come una vera e propria cittadella sportiva».
«Posso essere, come molti affermano, un presidente scomodo e poco avvezzo ai compromessi - dice Abruzzese - e posso avere mille difetti ma la realtà è che a Trani il calcio si tiene in vita solo grazie al sottoscritto. Sono certamente da apprezzare tutti i tentativi fatti nel recente passato da altri presidenti, ma nel momento in cui i risultati non sono arrivati o le promesse non sono state mantenute, è stato più semplice smontare la baracca e salutare. Restare in sella è difficilissimo, anzi è proprio da pazzi soprattutto senza supporto alcuno di carattere morale od economico. Rivendico questo merito».