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«Fino al secondo gol del Molfetta non era successo nulla fra le due tifoserie»

Fabrizio Sotero era nel settore tranese. Appello per Alessandro

«Caro direttore, le scrivo per dire la mia su quanto accaduto domenica scorsa allo stadio di Molfetta. Io ero lì nel settore dei tifosi tranesi in quanto grande appassionato dei colori biancazzurri fin da bambino. Al mio arrivo allo stadio, a dire il vero, ho avuto seri dubbi sull'ubicazione del parcheggio dedicato solo ai tifosi del Trani, nei pressi della spiaggia antistante il Paolo Poli. Una zona troppo isolata.Superata questa piccola preoccupazione mi sono recato allo stadio e, salvo qualche piccola fila dovuta al fatto che simpaticamente qualcuno non voleva pagare il biglietto, l'ingresso è stato molto tranquillo. L'atmosfera era serena, nel nostro settore c'erano anche molte donne e bambini che in tutta tranquillità osservavano uno splendido spettacolo di sport come in ogni occasione in cui ho avuto modo di seguire i tifosi tranesi. Una cornice di pubblico degna di categorie superiori.

Nessun accenno di violenza, nessun episodio di intolleranza verso i tifosi avversari, atmosfera veramente festosa e di assoluto sostegno alla Fortis. Neanche un coro contro la squadra avversaria, e quando qualcuno provava (in modo isolato) ad intonare sfottò o semplici gesti di offesa contro la tifoseria del Molfetta veniva sonoramente isolato, redarguito ed invitato a sostenere solo ed esclusivamente il Trani. Posso testimoniare che fino alla seconda rete del Molfetta c'è stata assoluta correttezza e rispetto da parte di tutte e due le tifoserie. Certo, col senno di poi, era lampante il fatto che le forze dell'ordine erano in misura molto ridotta rispetto alla grande affluenza di pubblico che c'era allo stadio. Volutamente non parlo di arbitraggio, mi sembra inopportuno alla luce di quanto accaduto.

Io sono andato via dallo stadio immediatamente dopo la seconda segnatura del Molfetta e quindi non ho potuto vivere in prima persona i tragici eventi. Ho appreso dopo attraverso il telefono che la situazione era degenerata in un modo inaspettato. Ha pagato il mio amico Alessandro le spese di un finale di follia, a lui va il mio più grande pensiero di solidarietà e vicinanza affinché si possa riprendere al più presto e tornare a sostenere la nostra squadra del cuore.

Tutto questo non doveva accadere, non è possibile che un ragazzo debba lasciare una parte di sé per il sol fatto di amare lo sport. Saranno parole retoriche ma è giusto ribadirlo, specie quando hai la responsabilità di essere un amministratore della città di Trani, il calcio dev'essere una festa di sport e mi auguro che domenica prossima sia una giornata che onori il calcio, lo sport e la nostra città. Spero che la partita si possa disputare al Comunale e che si alzi un coro unanime da parte di tutto il pubblico presente: "Forza Alessandro, Trani è con te". La ringrazio per l'attenzione».

Fabrizio Soteroconsigliere comunale Trani
  • Alessandro Di Ronzo
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