Calcio
Fortis, botta e risposta fra presidente e tifosi
Abruzzese: «Esibizionisti e scrocconi». Il ’29: «Ingrato»
Trani - mercoledì 2 maggio 2012
10.49
Non si placa la polemica tra il presidente della Fortis Trani, Paolo Abruzzese, ed un gruppo di tifosi sulla decisione dei gruppi organizzati della gradinata di disertare la gara interna con il Martina.
«Desidero offrire una risposta puntuale e precisa - scrive Abruzzese - a tutti gli ultras che domenica hanno deciso di disertare la gara del nostro amato Trani per poi entrare a scrocco negli ultimi dieci minuti ed esternare tutto il loro ostruzionismo nei confronti di questa società. Il loro atteggiamento lo definisco in un solo modo: esibizionismo. È solo la necessità di sentirsi al centro dell'attenzione che li porta a questi comportamenti. Se avessero umiltà e rispetto dei colori saprebbero condividere meglio le amarezze delle sconfitte e le gioie delle vittorie. Presidente vattene è il motivetto che ora va di moda. Perchè non faccio leggere i comunicati alla presentazione della squadra? Perchè offro la gradinata agli ospiti? Perchè mi rifiuto di concedere un biglietto in due? Perchè vado su tutte le furie quando ci sono le multe? Per il momento, se lo ficchino bene in testa, ci sono io, e non ho intenzione di indietreggiare di fronte a chi non vuole il bene del Trani, ma solo quello del proprio gruppo. E questa la considero l'ultima volta in cui scendo nel territorio della polemica, perchè è giusto dare invece risalto a quei tifosi che hanno a cuore il Trani, lo seguono, e nei momenti difficili hanno una parola di conforto, di sprono, di coraggio. Quegli esempi positivi ci sono, e valgono ben più di quella trentina di disertori».
A stretto giro di posta, è arrivata la replica degli ultras. A scrivere è il gruppo del Trani 1929: «Siamo stanchi di parole così gravi e lesive nei confronti del nostro gruppo. Nel gruppo di disertori e scrocconi di domenica era presente tutto il gruppo Trani 1929, che ha scelto questa forma di protesta ponderando il tutto sulla base di motivazioni reali e sentite. Il gruppo Trani 1929 ha quest'anno sottoscritto 20 abbonamenti, gli stessi che son stati elegantemente strappati all'ingresso della gradinata prima di Trani-Ischia. Uno stile che si confà alla pochezza (usiamo un termine inflazionato) di questa società. Lo stesso strappatore da strapazzo faceva entrare davanti ai nostri occhi persone senza biglietto o tessera, probabilmente amici di merenda o parenti. Questo gruppo di gente che vive a scrocco (ipse dixit), decise a settembre di totale accordo di dar fiducia a questa società pagando 80 euro di abbonamento, nonostante le vicissitudini di un passato non proprio idilliaco (e alcuni senza, rimarchiamo, aver ricevuto la maglietta biancazzurra promessa con la sottoscrizione della tessera). Il resto dei nostri ragazzi impossibilitati a fare l'abbonamento ha, con grandi sacrifici soprattutto nei week end, pagato ogni domenica il biglietto rinunciando ad una pizza il sabato sera solo per passione. Noi non conosciamo il significato dei termini accredito, ingresso di favore. Per questo ci possiamo prendere il lusso di scrivere ciò che vogliamo, di contestare quando vogliamo. Questo gruppo ha sempre sostenuto i colori biancazzurri anche in trasferta fino alla gara di Caserta dove, per una totale mancanza di rispetto da parte della squadra nei confronti di una tifoseria che si sobbarcò una trasferta lunga ed onerosa, decidemmo di non seguire più fuori dal comunale chi, oltre a non sudare la maglia, dimostrò totale indifferenza nei nostri confronti. Questo gruppo non ha sulla coscienza nessuna delle multe inflitte nella stagione alla Fortis, e sfidiamo il presidente a dimostrare il contrario. Questo gruppo è composto da ragazzi con grandi valori, con una grande dignità. La stessa che lei sta calpestando in questi giorni e che ci porta a replicare con sdegno. Non dietro ad un nickname anonimo di un forum, non con falsità, sufficienza o autoreferenzialità. Ma con trasparenza estrema, e con dati di fatto incontrovertibili. Questo gruppo quest'anno non ha mai contestato la società, né con la voce né con striscioni, se non esclusivamente domenica dopo una settimana in cui Abruzzese ha prima cercato di toglierci la nostra casa, la gradinata (senza riuscirci ovviamente), poi in preda a deliri di schizofrenia ha deciso di mettere a 10 euro un biglietto di gradinata per una partita inutile di fine stagione. Come lo possiamo chiamare questo? Un dispetto infantile? I costi e i sacrifici economici non ci hanno mai spaventato. Noi siamo quelli che abbiamo raggiunto Ischia dilapidando centinaia di euro, quelli che hanno assistito a nostre spese allo scempio di Sarno (50 euro di trasferta per un'ora di umiliazione in campo), noi siam quelli che quando c'è stato il momento di aiutare seriamente le sorti del nostro Trani non ci siamo mai tirato indietro, anzi. Ciò che realmente ci spaventa è la totale noncuranza del rispetto delle nostre persone. Se avessimo potuto, oggi le avremmo risposto mandando una foto con un collage di tutti i nostri abbonamenti, ridotti a pezzettini per un puro gusto sadico. Ma oramai è risaputo, queste forme cavernicole di trattamento dei propri fidelizzati avvengono solo a Trani. Ad maiora».
«Desidero offrire una risposta puntuale e precisa - scrive Abruzzese - a tutti gli ultras che domenica hanno deciso di disertare la gara del nostro amato Trani per poi entrare a scrocco negli ultimi dieci minuti ed esternare tutto il loro ostruzionismo nei confronti di questa società. Il loro atteggiamento lo definisco in un solo modo: esibizionismo. È solo la necessità di sentirsi al centro dell'attenzione che li porta a questi comportamenti. Se avessero umiltà e rispetto dei colori saprebbero condividere meglio le amarezze delle sconfitte e le gioie delle vittorie. Presidente vattene è il motivetto che ora va di moda. Perchè non faccio leggere i comunicati alla presentazione della squadra? Perchè offro la gradinata agli ospiti? Perchè mi rifiuto di concedere un biglietto in due? Perchè vado su tutte le furie quando ci sono le multe? Per il momento, se lo ficchino bene in testa, ci sono io, e non ho intenzione di indietreggiare di fronte a chi non vuole il bene del Trani, ma solo quello del proprio gruppo. E questa la considero l'ultima volta in cui scendo nel territorio della polemica, perchè è giusto dare invece risalto a quei tifosi che hanno a cuore il Trani, lo seguono, e nei momenti difficili hanno una parola di conforto, di sprono, di coraggio. Quegli esempi positivi ci sono, e valgono ben più di quella trentina di disertori».
A stretto giro di posta, è arrivata la replica degli ultras. A scrivere è il gruppo del Trani 1929: «Siamo stanchi di parole così gravi e lesive nei confronti del nostro gruppo. Nel gruppo di disertori e scrocconi di domenica era presente tutto il gruppo Trani 1929, che ha scelto questa forma di protesta ponderando il tutto sulla base di motivazioni reali e sentite. Il gruppo Trani 1929 ha quest'anno sottoscritto 20 abbonamenti, gli stessi che son stati elegantemente strappati all'ingresso della gradinata prima di Trani-Ischia. Uno stile che si confà alla pochezza (usiamo un termine inflazionato) di questa società. Lo stesso strappatore da strapazzo faceva entrare davanti ai nostri occhi persone senza biglietto o tessera, probabilmente amici di merenda o parenti. Questo gruppo di gente che vive a scrocco (ipse dixit), decise a settembre di totale accordo di dar fiducia a questa società pagando 80 euro di abbonamento, nonostante le vicissitudini di un passato non proprio idilliaco (e alcuni senza, rimarchiamo, aver ricevuto la maglietta biancazzurra promessa con la sottoscrizione della tessera). Il resto dei nostri ragazzi impossibilitati a fare l'abbonamento ha, con grandi sacrifici soprattutto nei week end, pagato ogni domenica il biglietto rinunciando ad una pizza il sabato sera solo per passione. Noi non conosciamo il significato dei termini accredito, ingresso di favore. Per questo ci possiamo prendere il lusso di scrivere ciò che vogliamo, di contestare quando vogliamo. Questo gruppo ha sempre sostenuto i colori biancazzurri anche in trasferta fino alla gara di Caserta dove, per una totale mancanza di rispetto da parte della squadra nei confronti di una tifoseria che si sobbarcò una trasferta lunga ed onerosa, decidemmo di non seguire più fuori dal comunale chi, oltre a non sudare la maglia, dimostrò totale indifferenza nei nostri confronti. Questo gruppo non ha sulla coscienza nessuna delle multe inflitte nella stagione alla Fortis, e sfidiamo il presidente a dimostrare il contrario. Questo gruppo è composto da ragazzi con grandi valori, con una grande dignità. La stessa che lei sta calpestando in questi giorni e che ci porta a replicare con sdegno. Non dietro ad un nickname anonimo di un forum, non con falsità, sufficienza o autoreferenzialità. Ma con trasparenza estrema, e con dati di fatto incontrovertibili. Questo gruppo quest'anno non ha mai contestato la società, né con la voce né con striscioni, se non esclusivamente domenica dopo una settimana in cui Abruzzese ha prima cercato di toglierci la nostra casa, la gradinata (senza riuscirci ovviamente), poi in preda a deliri di schizofrenia ha deciso di mettere a 10 euro un biglietto di gradinata per una partita inutile di fine stagione. Come lo possiamo chiamare questo? Un dispetto infantile? I costi e i sacrifici economici non ci hanno mai spaventato. Noi siamo quelli che abbiamo raggiunto Ischia dilapidando centinaia di euro, quelli che hanno assistito a nostre spese allo scempio di Sarno (50 euro di trasferta per un'ora di umiliazione in campo), noi siam quelli che quando c'è stato il momento di aiutare seriamente le sorti del nostro Trani non ci siamo mai tirato indietro, anzi. Ciò che realmente ci spaventa è la totale noncuranza del rispetto delle nostre persone. Se avessimo potuto, oggi le avremmo risposto mandando una foto con un collage di tutti i nostri abbonamenti, ridotti a pezzettini per un puro gusto sadico. Ma oramai è risaputo, queste forme cavernicole di trattamento dei propri fidelizzati avvengono solo a Trani. Ad maiora».