Calcio
Fortis, si torna a sperare con la vecchia guardia
Parla Fumai: «Lo zoccolo duro non molla mai»
Trani - giovedì 20 gennaio 2011
10.29
L'assist di Donato Vittorio, il gol di Massimo Fumai. La vecchia guardia del Trani non tradisce. L'ormai sottolissimo filo che unisce la vecchia gestione dalla nuova regala al Trani una vittoria attesa da mesi. «Lo zoccolo duro della squadra non molla mai». Il dopo Trani-Pisticci di Massimo Fumai è un concentrato di coccole e sorrisi. Dopo il gol, il fantasista è corso ad abbracciare il suo allenatore-mentore. La scena si è ripetuta a fine gara e negli spogliatoi. «Fumai è un giocatore troppo importante per il Trani. Col Pisticci lo ha dimostrato».
Dopo averlo riabbracciato, Pettinicchio non vuol più perderlo. La classe c'è, l'umore va ancora gestito. Le sue espulsioni fanno sempre clamore: due lo scorso anno in altrettanti momenti topici della stagione, la terza quest'anno lo ha costretto a restar fuori tre giornate. «Quando si vive un momento di difficoltà – prova a giustificarlo l'allenatore – è facile perdere la calma e lasciarsi prendere del nervosismo. Io ho bisogno di tutti quanti e sempre». Ora che è rientrato, Fumai giura di non farsi trascinare più dall'istinto. «Stare fuori per così tanto tempo è stato bruttissimo, soprattutto perché oltre alla mia assenza si sono susseguiti risultati negativi. Col Pisticci ho dato tutto quello che avevo in corpo, così come i miei compagni. Questa vittoria ha un'importanza vitale per la classifica e per il morale».
E il morale, alla ripresa degli allenamenti, è decisamente in rialzo. Fra i più sorridenti c'è Savio Losito. Il difensore è pronto al rientro dopo un mese di assenza. Poteva andare in panchina già domenica ma Pettinicchio ha preferito evitare qualsiasi tipo di rischio. «Ora sto bene», dice il difensore, frenato da una lesione al legamento della civiglia destra. Scongiurato l'intervento, Losito ha ricevuto l'ok dei medici per riprendere a correre e calciare.
Dopo averlo riabbracciato, Pettinicchio non vuol più perderlo. La classe c'è, l'umore va ancora gestito. Le sue espulsioni fanno sempre clamore: due lo scorso anno in altrettanti momenti topici della stagione, la terza quest'anno lo ha costretto a restar fuori tre giornate. «Quando si vive un momento di difficoltà – prova a giustificarlo l'allenatore – è facile perdere la calma e lasciarsi prendere del nervosismo. Io ho bisogno di tutti quanti e sempre». Ora che è rientrato, Fumai giura di non farsi trascinare più dall'istinto. «Stare fuori per così tanto tempo è stato bruttissimo, soprattutto perché oltre alla mia assenza si sono susseguiti risultati negativi. Col Pisticci ho dato tutto quello che avevo in corpo, così come i miei compagni. Questa vittoria ha un'importanza vitale per la classifica e per il morale».
E il morale, alla ripresa degli allenamenti, è decisamente in rialzo. Fra i più sorridenti c'è Savio Losito. Il difensore è pronto al rientro dopo un mese di assenza. Poteva andare in panchina già domenica ma Pettinicchio ha preferito evitare qualsiasi tipo di rischio. «Ora sto bene», dice il difensore, frenato da una lesione al legamento della civiglia destra. Scongiurato l'intervento, Losito ha ricevuto l'ok dei medici per riprendere a correre e calciare.