Calcio
Fortis Trani-Bisceglie: Tarantini batte Spina
In gradinata la carica dei 1500 spettatori: colori e sfottò. Tribuna gremitissima
Trani - domenica 15 novembre 2009
Trani-Bisceglie è stata soprattutto la festa di tifo biancazzurro. Fumogenata all'inizio, vessilli al vento, cori ed entusiasmo come da tempo non si vedeva. In 1500 hanno sospinto il Trani verso il successo.
Il derby si è giocato senza la tifoseria ospite, stoppata dal Prefetto. Lo stadio, all'esterno, è stato presidiato dalla polizia durante tutto l'incontro. Una volante era persino parcheggiata sul ciglio della statale 16 per evitare spiacevoli fuori programma. Non è successo nulla, meglio così. L'assenza dei tifosi del Bisceglie è stata salutata con alcuni striscioni di scherno da parte degli ultras tranesi, in nome di una rivalità divampata dopo un derby decisivo per la promozione (poi sfumata del Trani) in C1.
Affollatissima la tribuna (le foto sono di Luciano Zitoli): c'era il sindaco di Trani, Giuseppe Tarantini, assente il collega biscegliese Spina. A tifare per i colori nerazzurri don Giovanni Di Benedetto, sacerdote portafortuna del Bisceglie che, però, non ha potuto fare il miracolo. Il derby va al Trani con la decima rete di Pisani su assist di Piscopo, uomo in più della squadra di Pettinicchio. Da due suoi guizzi sono scaturite entrambe le ammonizioni che hanno portato all'espulsione di Quercia alla fine del primo tempo. Oltre all'assist da tre punti, Piscopo ha anche colto una spettacolare traversa di sinistro, il piede che tante noie gli ha dato nel recente passato. Preistoria.
Gongola il presidente, Ninni Flora, che aveva chiamato il terzo acuto consecutivo dei suoi giocatori: «Felicissimo per come è andata – dice il presidente – anche se dovevamo chiudere il discorso dopo l'1-0 per non soffrire nel finale. La gioia è doppia perché, oltre alle vittorie, abbiamo ritrovato uomini importanti come Piscopo. Tutte le squadre hanno attaccanti e centrocampisti buoni ma, esterni così, sono merce rara. Mercato? Seguiamo alcuni calciatori ma, se le cose vanno avanti così, sarei ben lieto di chiudere la stagione con questi giocatori».
L'allenatore, Giacomo Pettinicchio, dedica il successo ai tifosi: «Ho visto un grande Trani ed un grande pubblico, davvero esemplare. Abbiamo creato tantissimo, concedendo solo due occasioni al Bisceglie. E' una vittoria strameritata». La classifica è da incorniciare: Nardò 26, poi tre squadre a 24 fra cui il Trani. Pettinicchio continua a far spallucce: «Dobbiamo pensare solo a noi stessi. Siamo sulla strada buona, ma non dobbiamo cullarci di questa mini serie positiva. Ho sempre detto di avere tra le mani una squadra di primissimo livello, ma non venitemi a parlare di vetta della classifica. E' un discorso che, ora, non m'interessa». Ad accendere l'aria ci pensa però Flora: «Sono venuto a Trani per vincere, adesso stiamo dimostrando di esserne all'altezza. I competitors non mancano ma questo Trani può giocarsela alla grande. Anzi: il Trani deve giocarsela».
Il derby si è giocato senza la tifoseria ospite, stoppata dal Prefetto. Lo stadio, all'esterno, è stato presidiato dalla polizia durante tutto l'incontro. Una volante era persino parcheggiata sul ciglio della statale 16 per evitare spiacevoli fuori programma. Non è successo nulla, meglio così. L'assenza dei tifosi del Bisceglie è stata salutata con alcuni striscioni di scherno da parte degli ultras tranesi, in nome di una rivalità divampata dopo un derby decisivo per la promozione (poi sfumata del Trani) in C1.
Affollatissima la tribuna (le foto sono di Luciano Zitoli): c'era il sindaco di Trani, Giuseppe Tarantini, assente il collega biscegliese Spina. A tifare per i colori nerazzurri don Giovanni Di Benedetto, sacerdote portafortuna del Bisceglie che, però, non ha potuto fare il miracolo. Il derby va al Trani con la decima rete di Pisani su assist di Piscopo, uomo in più della squadra di Pettinicchio. Da due suoi guizzi sono scaturite entrambe le ammonizioni che hanno portato all'espulsione di Quercia alla fine del primo tempo. Oltre all'assist da tre punti, Piscopo ha anche colto una spettacolare traversa di sinistro, il piede che tante noie gli ha dato nel recente passato. Preistoria.
Gongola il presidente, Ninni Flora, che aveva chiamato il terzo acuto consecutivo dei suoi giocatori: «Felicissimo per come è andata – dice il presidente – anche se dovevamo chiudere il discorso dopo l'1-0 per non soffrire nel finale. La gioia è doppia perché, oltre alle vittorie, abbiamo ritrovato uomini importanti come Piscopo. Tutte le squadre hanno attaccanti e centrocampisti buoni ma, esterni così, sono merce rara. Mercato? Seguiamo alcuni calciatori ma, se le cose vanno avanti così, sarei ben lieto di chiudere la stagione con questi giocatori».
L'allenatore, Giacomo Pettinicchio, dedica il successo ai tifosi: «Ho visto un grande Trani ed un grande pubblico, davvero esemplare. Abbiamo creato tantissimo, concedendo solo due occasioni al Bisceglie. E' una vittoria strameritata». La classifica è da incorniciare: Nardò 26, poi tre squadre a 24 fra cui il Trani. Pettinicchio continua a far spallucce: «Dobbiamo pensare solo a noi stessi. Siamo sulla strada buona, ma non dobbiamo cullarci di questa mini serie positiva. Ho sempre detto di avere tra le mani una squadra di primissimo livello, ma non venitemi a parlare di vetta della classifica. E' un discorso che, ora, non m'interessa». Ad accendere l'aria ci pensa però Flora: «Sono venuto a Trani per vincere, adesso stiamo dimostrando di esserne all'altezza. I competitors non mancano ma questo Trani può giocarsela alla grande. Anzi: il Trani deve giocarsela».